14. A casa di Louis

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Il mattino dopo Harry fu dimesso dall'ospedale e Louis lo portò a casa propria.

Il medico abitava in una elegante villetta vicino ad un parco e, intorno all'abitazione, si stendeva un ampio giardino ben curato.

Louis aprì il cancello con il telecomando ed entrò con la macchina, andando a parcheggiare in garage.

I due giovani entrarono poi in casa e Harry ammirò la semplice eleganza dell'ambiente in cui si trovava.

Il medico lo osservò piacevolmente colpito, ma poi storse la bocca.

" I jeans che ti ho preso sono troppo larghi, ti cascano sui fianchi e poi..poi...beh ci voleva una taglia in meno "

Louis gli stava per dire che non gli segnavano bene il fondoschiena, ma si trattenne per l'imbarazzo.

" Senti " aggiunse poco dopo " toglili, vado a cambiarli, tanto ho ancora lo scontrino. Quando torno faccio anche un po' di spesa, va bene?"

Harry annuì, cominciando a togliersi i pantaloni.

Louis preferì defilarsi e si precipitò in camera sua a prendere un paio di pantaloni della tuta che gli erano decisamente larghi.

Harry li indossò e ringraziò Louis con un sorriso.

" Fa come fossi a casa tua " aggiunse il medico prima di uscire " guarda pure la casa e il giardino...solo non avvicinarti al recinto dei cani.
Sono tre doberman e sono addestrati per la guardia. Conoscono solo me e ti attaccherebbero.
Li lascio liberi di notte perché ho già subito due furti negli anni precedenti "

" Non preoccuparti " rispose Harry " starò attento "

Louis, stupendosi da solo per la propria audacia, gli sfiorò le labbra con un bacio e uscì dalla porta.

Harry cominciò allora ad aggirarsi per la casa, soffermandosi ad osservare soprattutto le fotografie...Louis da piccolo, Louis con delle ragazze che suppose fossero le sue sorelle, Louis il giorno della laurea....

Girò di stanza in stanza, ammirando con piacere tutto ciò che lo circondava e poi uscì fuori.

Il giardino di Louis era davvero ben curato, si vedeva che il suo proprietario se ne occupava con passione.

Annusò il profumo delle rose e delle gardenie e osservò un bellissimo albero di albicocche già carico di frutti.

All'improvviso sentì risuonare un latrare forsennato e si diresse, senza esitazione, verso la fonte di quel rumore.

I responsabili di quel chiasso erano tre grossi doberman, che abbaiavano furiosamente saltando sulla rete del loro grande recinto.

Harry li osservò, si avvicinò e, nonostante le raccomandazioni di Louis, aprì il cancellino.

In un istante i tre cani gli furono addosso.

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