8. Di fronte alla dura realtà

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" Dottor Tomlinson, dottore! Presto in sala operatoria...un ragazzo vittima di un investimento..."

Louis si alzò di scatto dalla scrivania a cui era seduto e si precipitò fuori dalla porta del suo studio.

" Come mai c'è bisogno di me?" chiese perplesso all'infermiera che era venuta a chiamarlo.

" Il ragazzo ha subito uno schiacciamento del torace, non respira autonomamente e temiamo che il cuore abbia avuto un qualche trauma..." rispose la ragazza sbrigativamente.

Louis annuì e cominciò a sudare freddo.

Non aveva più operato dal giorno in cui quel paziente era morto sotto i ferri...

Aveva delegato parecchi interventi ad altri, ma ora era venuto il momento di combattere i suoi demoni e riprendere in mano la sua vita.

Molto probabilmente non c'erano altri cardiochirurghi  disponibili, per questo si erano rivolti a lui.

Inoltre un ragazzo rischiava la vita e, proprio per questo, lui doveva reagire.

Raggiunse in fretta la sala operatoria, si cambiò ed entrò.

Intorno al tavolo operatorio stavano già lavorando altri medici, segno che la vittima dell'incidente aveva subito danni anche in altre parti del corpo.

Louis si avvicinò e, stava per chiedere ad un collega quale fosse la situazione, quando si bloccò senza fiato.

Sul tavolo operatorio c'era Harry....

Il medico osservò sotto shock il ragazzo e cominciò a vacillare, come se dovesse svenire.

Un infermiere se ne accorse e lo sorresse.

" Si sente male, dottore?"

Louis scosse la testa e si ritrovò a dire:

" No...solo che lo conosco...è...è un mio amico..."

" Louis, se non te la senti, chiamiamo la dottoressa Scripe, è reperibile..." intervenne uno degli altri medici presenti, intorno al paziente.

" No...io ce la faccio " balbettò Louis in qualche modo.

Prese un respiro profondo e si avvicinò al corpo di Harry.

La sua pressione sanguigna era bassissima, mentre i battiti del cuore sembravano impazziti...

Non sapeva cosa fosse successo, così l'unica cosa che poté fare fu incidere l'addome del ragazzo e osservare internamente.

Non appena aprì, capì cosa era capitato...

L'urto con la macchina che l'aveva investito aveva provocato lo schiacciamento di alcune costole che premevano ora sui polmoni e sull'aorta.

Non c'era molto che Louis potesse fare, ma, aiutato dai colleghi, riuscì a ridare elasticità all'arteria e a far riprendere normalmente il flusso del sangue.

Harry rimaneva comunque in gravi condizioni, ma tutto ciò che era possibile fare, era stato fatto.

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