Faccio forza contro il petto di Alex e lo allontano da me, portando l’attenzione sul mio amico e domandando:
“E tu che ne sai che lui si chiama Alex?”
“Beh, siamo usciti per conoscere Alex, il coinquilino di Med. Quindi non ci vuole una scienza per capire che quello che sta con Med è il coinquilino di Med.”
Io resto imbambolata per qualche centesimo di secondo mentre ciò che Leo ha appena dichiarato viene assorbito dal mio cervello e lo shock si manifesta sul mio viso con la mia mandibola che precipita verso il basso.
Che cazzo vuol dire che siamo usciti per conoscere Alex?! Io non ho autorizzato nulla del genere.
“Io sono Leo, piacere di conoscerti e mi dispiace tanto per quello che ti è capitato...”
Alex stringe la mano del mio amico sorridendo e, dando voce alla domanda che mi frulla in testa, chiede:
“Che cosa mi è capitato?”
“Ti sei ritrovato Med come coinquilina. Deve essere un’esperienza terribile...” risponde il mio amico ridacchiando e il mio gomito si muove secondo la propria volontà, finendo dritto contro il suo stomaco.
“Sono una persona tenace: non è facile, ma me la sto cavando.”
“Ehi!” mi intrometto io, mostrandomi offesa dalle loro parole e Leo mi strizza una guancia compiaciuto.
“Posso sapere chi ha organizzato questa serata?” chiedo curiosa e innervosita allo stesso tempo e, con mio stupore, è il biondo con cui divido casa che mi risponde.
“Bet e Jules. Mi hanno chiesto se avevo da fare stasera e se mi andava di conoscere il resto dei tuoi amici...”
“E, naturalmente, tu non avevi altri impegni, vero?”
“Che fortuna, eh?”
“Un culo così l’ho avuto poche volte nella mia vita, guarda...”
Sento Leo sghignazzare accanto a me e rivolgo la mia stizza verso di lui:
“E tu non potevi condividere con me questo particolare quando sei venuto a prendermi?”
“In realtà pensavo lo sapessi.”
Io lo guardo dubbiosa e lui mi fa una linguaccia prima di tornare a rivolgersi a Alex e chiedere se ha già conosciuto gli altri.
“Sì, sono arrivato da un po’ e ho già sentito un sacco di aneddoti divertenti sul vostro passato” poi sposta gli occhi su di me “Le storie su di te erano particolarmente divertenti, Scintilla...”
Io lo guardo terrorizzata da cosa i miei amici potranno mai avergli raccontato - e meditando di strangolare Bet e Jules - e Leo domanda confuso:
“Perché la chiami Scintilla?”
“È una testa calda! Si infiamma per niente e anche la prima volta che mi ha rivolto la parola si è infervorata per niente. Così, all’istante.”
“Hai una memoria selettiva? O ti sei dimenticato le cose che ti sei permesso di dirmi?” ribatto guardandolo con stupore e sentendo Leo che mi afferra per un braccio e mi tira, suggerendomi di recuperare il mio drink e di raggiungere gli altri.
“Ah, allora ha senso. Pensavo fosse, tipo, un riferimento alla sua inesistente sensualità...”
“Ma vaffanculo!”
“In fondo una scintilla tra noi è scoccata, Med.” aggiunge spocchioso Alex seguendoci, mentre mi ritrovo a sollevare una mano e a mandarlo a farsi benedire a gesti.
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L'imbarazzante piacere del TuttoTondo
RomanceMed ha 24 anni e porta avanti una relazione di sesso con un soggetto di discutibile fascino, è 2 anni fuori corso ad una facoltà che non ha intenzione di terminare, è sovrappeso ed è un po' stronza. O forse è solo socialmente inadeguata. All'apice d...