♥IL COLORE VIOLA♥|| BBRAE

CAPITOLO 33

Diversi minuti dopo...
"Stupido Robin vestito come un semoforo!".
Cyborg alzò la mano per bussare alla porta, ma si fermò.
Non era del tutto sicuro se dovesse domandarlo proprio a Raven visto ciò che era successo ultimamente.
Facendosi forza, bussò.
Un attimo dopo, la porta si aprì e trovò un'allegra mezzo demone.
"Ciao Cyborg. Che si dice amico?"
Lui esitò: non era il saluto che si aspettava.
"Ehm...ho interrotto la meditazione?"chiese con attenzione.
Raven scosse la testa "No no tranquillo".
"Oh...beh...posso entrare?
C'è qualcosa che voglio chiederti, ma non qui fuori" guardò da un capo all'altro del corridoio nervosamente.
Con sua grande sorpresa aprì la porta e lo fece entrare.
La porta dolcemente si chiuse dietro di lui e si guardò intorno nella stanza.
Buio e fresca, proprio come piaceva a lei.
Raven fece un piccolo sorriso e lo guardò "Allora, che cosa si vuole chiedere a me?".
Decise finalmente di chiederle quel favore "Beh, uh, mi chiedevo se potessi portare fuori BB dalla torre venerdì".
Il suo sopracciglio si alzò "Io? E perché?".
"Beh, ho chiesto a Rob prima, ma
Raven si schiarì la gola e lo riportò in tema.
"Giusto, beh...un po' di tempo fa, ho detto a BB che avrei costruito una macchina per lui se avrebbe preso la patente.
Devo testarla su strada.
Ho bisogno di lui fuori casa in modo che non scopra il mio regalo".
"Va bene".
"Oh, dai Rae, ho davvero bisogno che tu faccia questo per me è per il suo compleanno e io-"
"Cyborg".
Si fermò confuso e la guardò.
Lei annuì "Lo farò".
Fece un passo indietro per la sorpresa "Davvero?!"
"Sì".
"Allora..." disse lentamente "Mi stai dicendo che vorresti volentieri uscire e trascorrere una giornata con Beast Boy, in città, di fronte alla gente?".
Si irrigidì, poi annuì "Certo.
È per assicurarsi che il suo regalo di compleanno sia finito però mi devi una scatola di tè per questo".
Cyborg rise e si diresse verso la porta "Certo, Raven...grazie."
Mentre usciva, Cyborg avrebbe potuto giurare di sentirla dire "no...grazie a te".
Probabilmente stava solo immaginando.
La mattina successiva, Cyborg stava godendo la sua colazione carnosa e una bella tazza di cola mentre si sedeva dall'altra parte del tavolo da Robin, che stava sorseggiando il suo caffè mentre leggeva il giornale in mano per trovare qualcosa di interessante.
Dopo un attimo, aggrottò la fronte "Cyborg, il signor Abernathy è deceduto l'altro giorno."
Il viso di Cyborg è caduto. "Il signor Abernathy? Il gestore del mercato della carne?".
"Sì. Ha avuto un infarto ed è
orto all'età di 58 anni" Robin sospirò e ripiegò il giornale..Si mise di lato e guardò il suo amico triste "Hai il permesso per andare al suo funerale".
Un piccolo sorriso si formò sul volto di Cyborg "Grazie Rob. Era un uomo buono".
"Mmhmm" Robin bevve un sorso del suo caffè "Allora, hai chiesto a  Raven per aiutarti?".
Cy sorrise "Sì. Ha detto che l'avrebbe fatto. Non ho nemmeno dovuto pregarla".
Robin sollevò un sopracciglio "Davvero? Questo è..."
"Strano, lo so" Cyborg annuì e indicò il suo amico "E la parte veramente strana è che-"
La porta della stanza comune, si aprì per rivelare un mutaforma assonnato.
Fece un cenno ai suoi amici, che risposero al saluto.
Intontito si diresse verso la cucina e si mise a farsi una ciotola di cereali.
Mentre il mutaforma masticava rumorosamente sul suo cibo, Robin lo guardò.
"Hai l'aria stanca, Beast Boy. Fino a quanto sei stato ad allenarti?".
Il mutaforma scosse la testa "un po' tardi già..."
"Ancora per impressionare quella ragazza, eh BB?" Cyborg ridacchiò.
Beast Boy lo ignorò e si guardò intorno.
Starfire era seduta sul divano, leggere un libro del Dr. Seuss a Martin e Emelia.
La fronte si corrugò "Non c'è Raven questa mattina?".
"Mamma ha detto che doveva cercare qualcosa" disse Emelia dal divano.
Girò la testa di scatto verso di lei.
Lui era troppo lontano perché lei sentisse la sua domanda.
Aprì la bocca per chiederle come lei lo avevsse sentito quando la porta si aprì e Raven entrò.
Il suo sguardo si stabilì su di lui.
BB deglutì.
Aw merda, che cosa ho fatto adesso? Pensò freneticamente. Uno scherzo? Non di recente. La stuzzico? Non per un paio di giorni. Il-
"Beast Boy".
La sua voce tagliò i suoi pensieri e lui si ritrasse "S-sì?".
"C'è una fiera del libro in città Venerdì. Vuoi venire con me?".
Tutta la stanza reagì in stato di shock.
Starfire scattò intorno così velocemente che quasi si dava il colpo di frusta.
La tazza di caffè di Robin si fermò alle labbra, qualche scottatura di gocce fuoriuscite dalla tazza.
La mascella di Cyborg scese e la pancetta che stava mangiando cadde per terra.
Beast Boy, nel suo shock, semplicemente lasciò cadere il cucchiaio e schizzò latte tutto sé stesso.
Lei alzò un sopracciglio "Cosa c'è? Ho bisogno che qualcuno porti i miei libri"
Bestia ragazzo aprì e chiuse la bocca più volte prima di riuscire a trovare la sua voce.
"Uh ... sì, certo Rae".
Raven annuì "Bene. Mentre siamo lì voglio..."
Fece una pausa e guardò i bambini.
Senza preavviso, si copriva il divano in una cupola di magia nera, in modo che non sentissero quello che dicevano.
"Voglio conprare alcune cose ad Emelia mentre siamo fuori e voglio la tua opinione su esse" disse guardava la cupola.
"Ooookaaayyyy." Beast Boy guardò poi la cupola "Perché hai ..."
"Perché si suppone essere una sorpresa per lei."
"Va bene...così perch-".
Raven alzò gli occhi al cielo "Tale padre tale figlia".
Gli ci volle un momento "Ah, capisco".
"Bene. Lasceremo presto Venerdì mattina. Stai pronto".
Annuì verso di lei e la guardò lasciare la sala in silenzio
Quando la porta si chiuse dietro di lei, la cupola si dissipò.
Beast Boy tornò a guardare i suoi cereali pensieroso come Robin pulire il caffè caldo e Cyborg raccolse la sua pancetta.
Robin alzò lo sguardo dal suo caffè rimanente "Sai, Beast Boy, sembrava un sacco come Raven chiedesse-"
"Amico, non nemmeno fare quella battuta.
Non c'è alcun modo in un milione di anni che sua così fortunato".
Nella sua stanza, Raven si mise contro la porta e scivolò verso il pavimento.
Le sue mani erano sulla bocca e gli occhi spalancati.
Gli ho appena chiesto un appuntamento?!
Dalle profondità della sua mente, udì una risatina.
Siiiii!!!
Dannazione era colpa di Felicità!