Capitolo 24

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Due settimane. Erano passate due settimane da quell'ultima sera passata con Tyler e l'ultima volta in cui lo visto.

Lui era ritornato in New Jersey ed io alla mia solita vita.

Quella mattina al risveglio ritrovandomi sola nel suo letto e in quella casa avevo raccolto tutte le mie cose e me ne ero ritornata a casa.

Ovviamente avevo sentito le urla di mia madre per non essermi presentata a scuola e come dice lei " per aver tentato di rovinare il mio futuro" .

Mio padre si era trasferito pochi giorni fa a New York definitivamente, e nonostante avessi chiarito con Bryan e fossi ritornata a scuola comportandomi come se nulla fosse, non mi sentivo più come la ragazza di prima.

Mi sentivo di sicuro diversa e forse ciò era condizionato dal fatto che ero diventata molto brava a fingere che andava bene e a mentire.

Kelly forse un po' mi capiva.. dopo quella sera non mi ha più parlato di josh si è sempre e solo concentrata su Matt come se nulla fosse successo, come se non si fosse sentita davvero se stessa e viva mentre stava con josh o lo baciava, entrambe sapevamo come quale era la verità ma se continuavamo così a fingere che tutto andava bene forse potevo iniziare a crederlo davvero, sempre se ci fossi riuscita sul serio.

"Ehi piccola.. vieni a casa mia dopo scuola, poi più tardi usciamo con Matt e Kelly." Propose Bryan distraendomi dai miei pensieri.

Annuì sorridendogli leggermente mentre lui mi stringeva tra le sue braccia e parlava con gli altri della squadra.

La ricreazione proseguì mentre con mentre distratta fingevo di ascoltare i discorsi degli altri..

****
La scuola era finalmente finita e mentre aspettavo davanti alla macchina di Bryan che lui arrivasse, il telefono mi squillò..

"Pronto?" Risposi semplicemente.

"Chris? Sono josh. " rispose josh lasciandomi stupita e incredula.

Mi guardai attorno per vedere che non arrivasse Bryan o Kelly..

"Perché mi chiami, che vuoi?" Gli risposi confusamente e maleducatamente.

"Ho bisogno di vedere Kelly. Non mi risponde al telefono e neanche ai messaggi. " disse lui con voce rauca.

Nonostante capissi le motivazioni per cui lei non gli rispondeva, in parte provavo un po' di pena per lui..

"Davvero ho bisogno di vederla è importante per me. " insistette con voce supplichevole.

Sbuffai e arrendendomi gli risposi " okey. Va bene. Dimmi quando e dove."

"Venerdì al RiverGreen verso la mezzanotte. " rispose lui deciso e soddisfatto.

"Vedrò cosa posso fare ma non ti prometto nulla. " gli risposi infastidita ed incerta.

Kelly si incazzerà di brutto quando glielo dirò...

"Va bene grazie chris.. ti devo un favore. " rispose lui stranamente gentile.

Esitai per un po' in silenzio e poi glielo chiesi.. "josh? "

"Si?" Rispose lui insicuro.

"Tyler sta bene?" Gli domandai leggermente in imbarazzo.

Lui rimase in silenzio qualche secondo forse stupito dalla mia domanda,
"Penso di si.. non l'ho più sentito da quando è partito. Lui è così, lo senti solo quando ritorna e basta. "

Alzai un sopracciglio e annuì anche se lui non poteva vedermi.

"Okey.. ciao josh." Gli dissi velocemente vedendo che Bryan stava camminando verso di me.

"Ciao chris." Rispose lui poco dopo.

Riattaccai e Bryan mi diede un bacio a stampo sulle labbra prima di sbloccare la macchina..

Aprì la portiera e vi salì dentro.
Lui chiuse la sua portiera e mise in moto il pick-up.

"Beh allora tutto bene? Come è andata con la Newman?" Mi domandò riferendosi alla professoressa di storia.

Feci una smorfia e risposi " poteva andare meglio quella è una carogna. A proposito a breve ci sarà il ballo studentesco di metà anno.. ricordati che mi hai promesso di darmi una mano per organizzarlo." Gli ricordai accennandogli un sorrisetto divertito, avevo molto a cui pensare fortunatamente i miei pensieri non riguardavano solo Tyler ma anche a ben altro.

Bryan sghignazzò e annuì mentre uscì dal parcheggio.

" si hai ragione. Infatti ti aiuterò e proporrò anche alla squadra di basket il loro aiuto va bene?" Mi domandò lui rivolgendomi un sorriso meraviglioso.

Gli sorrisi dolcemente e gli risposi automaticamente accarezzandogli una guancia mentre guidava "per fortuna che ci sei tu."

"Tutto per la mia piccola.." disse rivolgendomi uno sguardo veloce prima di ritornare con lo sguardo sulla strada trafficata.

Continuai ad accarezzargli dietro la testa i capelli mentre guidava, e mentre la musica dello stereo mandava in ascolto i maroon 5 she will be loved.

****
Pov's Tyler
"Cazzo si.. " dissi mentre stavo per venire in una delle tante puttane con cui scopavo.

Quando mi svuotai completamente mi accesi una sigaretta incamminandomi verso il bagno.

Aprì il getto della doccia aspettando che arrivasse l'acqua calda e ritornando verso la camera, presi il vestito della ragazza da terra e lanciandoglielo sul letto le dissi " vestiti ti chiamo un taxi. "

Lei mi guardò come mi guardavano quasi tutte ogni volta che lo dicevo. Con sguardo corrucciato e iniziando a vestirsi io le chiamai un taxi.

Mentre si rimetteva i suoi tacchi lei mi guardò con i suoi occhi verdi " sei il solito stronzo."

Io le sorrisi malignamente " vuoi farmi un pompino come consolazione?..."

Lei sghignazzò e cerco di fare l'indifferenze rifiutando la proposta.

Mentre andavo verso il bagno sapevo bene che tra pochi minuti sarebbe arrivato il suo taxi.
Intanto entrai nella doccia e mi lavai dal sesso selvaggio di questa notte e la serata caotica di ieri sera.

Ero ritornato da due fottute settimane e svariate volte proprio come adesso mi veniva da pensare a lei. A chris.

Mi mancava romperle i coglioni e passare del tempo con lei. Forse se mi avesse rivisto si sarebbe incazzata nuovamente per come l'avevo abbandonata sola in casa di charles e andandomene via senza dirle nulla.

Se fossi rimasto lì per altro tempo forse sarebbe successo qualcosa di più tra di noi.
Lei era così ragazzina ed ingenua, adoravo il fatto che fosse così fragile, ma odiavo tanto che con lei a volte ero premuroso o mi preoccupavo che lei stesse bene. Era qualcosa che proprio non riuscivo a capire...

Uscì dalla doccia e mi misi un'asciugamano introno alla vita.
Uscì dalla stanza ma della ragazza non vi era traccia.

Bene se ne era già andata.
Quando uscì dalla mia camera e andai in sala vidi che alla TV davano il telegiornale..

Alzai un po' il volume e mentre sentivo quello che stava accadendo nello stato, decisi di bere un po di succo d'ananas...

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