"Non posso crederci che mi hai convinta ad andare in questo stupido posto.. perchè mi trovo qui?" Mi domandò Kelly dubbiosa e scocciata guardando davanti a se il locale.
Proprio quando decisi di dirle il motivo, davanti a noi si parò la figura muscolosa ma stranamente elegante di josh.
Corrugai la fronte quando lo vidi conciato come uno apposto, con la camicia i pantaloni e le scarpe eleganti, e non trasandato come sempre..
A Kelly di sicuro non sfuggì la scena, perché la sua mascella a momenti rischiava di appoggiarsi sul suolo.
Poco dopo lui si fermò davanti a noi e avvicinandosi a Kelly dandole un bacio sulla guancia dolcemente, mentre lei si riprendeva dal suo chissà quale trans lui mi fece un cenno e mi disse chiaramente mandandomi via, senza mezze misure ma gentilmente "grazie chris.. ora ci penso io."
Annuì e accarezzando la spalla di Kelly che mi guardava corrucciata e abbastanza infuriata con me, la lasciai al suo corteggiatore.
Speravo andasse tutto bene e che non mi dovessi pentire di ciò.Tornai verso la mia macchina e vi salì dentro.
Misi in moto e decisi di andare da Bryan, anche se gli avevo detto che avevo un impegno con Kelly, decisi di andare da lui e inventarmi qualche scusa per coprire ugualmente Kelly.
Ultimamente andava tutto bene tra me e Bryan. In apparenza sembravano perfetti l'uno per l'altro e forse era davvero così e io ci tenevo davvero a lui, ma sentivo anche che quel Tyler in qualche modo mi aveva abbastanza sconvolta emotivamente e sentimentalmente..
Scacciai il pensiero e guidando per le strade notturne di Miami, presi la solita scorciatoia e andai verso casa di Bryan.
Non gli diedi nessun preavviso ma sapevo che per lui non sarebbe stato un problema.
Parcheggiai e suonai al campanello.
La governante Jeffereson, che ormai mi conosceva da quando ero in tenera età, mi accolse e mi fece entrare volentieri nella villa di Bryan."Salve signorina. Come sta?" Mi domandò sinceramente interessata.
"Tutto bene Diana. Sto cercando Bryan. " le domandai velocemente ma gentilmente sorridendole.
Lei sorrise ma subito dopo si rabbuiò a disagio.
"Il signorino in questo momento è occupato.. se vuole le dirò che è passata." Rispose lei chiaramente in imbarazzo.
Corrugai la fronte " no tranquilla, posso disturbarlo tranquillamente.. lo saluto velocemente. È in camera sua giusto?" Le risposi semplicemente andando verso le scale e salendole sicura.
"No aspetti signorina.." insistette inseguendomi, perché si ostinava a non volermi fare incontrare Bryan?
Era strano che si comportasse così.
Salì l'ultimo gradino e andai verso la stanza di Bryan. L'apri sorridendo e aspettandomi qualche amico di Bryan o cose così.
Ma erravo di brutto.Mi misi una mano davanti alla bocca scioccata, non potevo crederci..
Lui si accorse di me e mi guardò negli occhi spaventato e scioccato.
"Cazzo.. chris. Aspetta.. " disse lui, mentre indietreggiavo e mi scontrai per sbaglio con la governante rammaricata.Scossi la testa mentre le lacrime mi inondavano il viso.
Corsi giù delle scale e uscì da quella fottuta casa.
Salì in moto e me ne andai da lì.
Guidai mentre piangevo con la vista appannata e i battiti del cuore che accelerarono come la mia macchina.
Cazzo.. non era possibile che potesse capitarmi questa cazzo di sfiga. Perché tutto mi andava a rotoli perché ultimamente dovevo solo soffrire?
Quando feci per asciugarmi le lacrime e le guance non mi accorsi che sbandai, uscendo dalla strada fortunatamente derapai su una specie di piazzola di sosta..
Il cuore batteva ancora più forte e con i fari della macchina puntati al campo davanti a me e nel buio notturno, iniziai a colpire il volante con rabbia.
Aspettai qualche minuto e quando ebbi riacquistato le facoltà mentali presi il telefono è chiamai l'unica persona volessi veramente sentire.
Uno..
due..
tre squilli..Non mi avrebbe risposto.. perché avrebbe mai dovuto farlo?
"Pronto?" Rispose una voce roca..
"Tyler?" Domandai con voce flebile e così fragile che poco dopo mi schiarì la voce.
Ci fu un attimo di silenzio e poco dopo la sua voce si sentì "chris.. tutto bene?" Domandò incredulo.
Tirai su con il naso e guardai davanti a me nel vuoto.
"No va tutto di merda.. te invece?" Gli chiesi cercando di saperne qualcosa di più. Mi era mancato sentire la sua voce.
"Si, diciamo che me la cavo.. " rispose chiaramente presto di sprovvista ma con sempre tono deciso e profondo.
"Okey.. meglio allora.." risposi distrattamente solo per occupare il silenzio.
" perché mi hai chiamato?" Chiese dopo interminabili ma pochi secondi. Aveva un tono esitante ma allo stesso tempo molto curioso.
"Avevo voglia di sentirti.. e volevo.. " iniziai a dire, cercando di non risultare patetica.
"Quando ritorni a Miami?" Dissi senza altri giri di parole.
Lui sospirò e disse chiaramente infastidito "non lo so.. ma non devi pensarci. Hai Bryan e hai la tua vita a cui pensare. Non pensare a me o a quando ritornerò o se ritornerò."
Corrugai la fronte e risposi velocemente "le cose sono cambiate e continuano a cambiare. Quindi non ci sono speranze che possiamo vederci?" Continuai a dire così tirando su con il naso e asciugandomi le lacrime che continuavano a scendere.
"Chris stai piangendo? Ma che ti è successo?" Mi domandò con voce seria e fredda. Era quel tono di voce suo che mi incuteva un po' di paura.
"Storia lunga.. comunque va bene. Scusami e fai come se non ti avessi chiamato va bene?" Gli dissi cercando di reprimere la vergogna e altre lacrime.
"No aspetta.." disse lui con voce incrinata da non so quale emozione.
Senza pensarci gli riattaccai e gettando il telefono sul sedile scossi la testa e rannicchiandomi sul sedile in cui ero seduta continuai a piangere, cercando di liberarmi dall'amaro in bocca e il senso di voler vomitare.****
Aprì gli occhi e nonostante il mal di testa fortunatamente oggi non avevo scuola.. guardai la sveglia e decisi di restare ancora a letto per qualche ora, ma l'unica cosa che feci era fissare il soffitto ripensando a tutto.Ripensavo a quelle immagini impresse nella mia testa della rabbia che dentro me cresceva sempre di più dentro di me, per tutto quello che stava succedendo intorno a me e a me.
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Burning Love
RomanceChristine Williams ha diciassette anni e vive a Miami, è una ragazza spensierata e con una vita invidiata e tranquilla. Nata in una famiglia benestante e molto importante, lei si ritrova ad un tratto con ostacoli difficili ed importanti, cosa farà d...