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Uscii dalla camera da letto e chiusi piano la porta.
Camila stava dormendo, così la lasciai tranquilla.
Mi mancava il suo tocco, avevo bisogno di sentirla gridare il mio nome ancora una volta, volevo che stesse bene.
Feci il giro del cottage controllando che fossero chiuse tutte le porte, poi presi il telefono cellulare e tornai in camera da letto.
Camila era seduta sul letto e quando mi vide sorrise, bellissima. Mi sedetti accanto a lei e le scompigliai i capelli, e lei si aggrappò al mio tocco chiudendo gli occhi.
Mi chinai su di lei, baciandola sulle labbra, e mi sentii in pace con me stessa.
In quel momento però squillò il telefono.
Di lì a poco avrei scoperto il vero significato del dolore.

Controllai il display e vidi un numero sconosciuto.
Il cellulare continuava a suonare pretendendo una risposta. Guardai Camilla in cerca di aiuto ma lei era confusa quanto me.
Pensai di non rispondere, di lasciarlo squillare, di spegnerlo, ma sapevo che non potevo farlo.
Schiacciai il tasto di risposta con la mano pesante come un macigno, e lentamente mi portai il cellulare all'orecchio.
<< Pronto?>>
<< Mi riconosci?>>
Sì lo riconoscevo, lo sentivo respirare, capivo tutto quello che avrei dovuto capire fin dall'inizio. Capii chi era.
<<Sei ancora lì?>>
<< Sì >>
<< Bene. Hai 10 secondi per dirmi se hai tu la puttana>> disse Michael a voce bassa.
Io guardai Camila che guardò me senza capire, così misi il viva voce.
<< Coraggio bambolina, pensaci e rispondimi come si deve>>
Cercai di rimanere calma ma sentivo il suo respiro nel silenzio così cercai di regolarizzare il battito del mio cuore.
<< Ti ho detto di rispondere. Ce l'hai tu la puttana?>>
<< Sì>> dissi io.
<< Bene, ridammi la puttana e sparisci, tutto qui nessuna vendetta ,nessun pagamento>>
<< Che vuoi dire?>>
<< Che cazzo credi che voglia dire? Ti sei presa quello che mio, e lo rivoglio, e tu me lo ridarai>> disse deciso.
<< E se mi rifiuto?>> mi sentii dire.
<< Se ti rifiuti lo fratello finisce male>> disse Michael cattivo e freddo come la morte.
Dentro di me esplose un senso d'odio e di ribellione senza parole. Riuscì ad allontanare il disprezzo per me stessa e mi concentrai sulla telefonata.
<< Sei ancora lì dolcezza?>>
<< Sì, sono qui>>
<< Bene ascoltami molto bene. Come ti ho detto ridammi la puttana e finiamola qui, altrimenti puoi dire addio a tuo fratello. Questo è il patto, niente ripensamenti, niente casini>>
<< Va bene>> dissi soltanto, rischiando di piangere.
<< Bene, dammi l'indirizzo del posto dove ti trovi>> disse lui. Feci quello che mi aveva detto e quando mi chiese se il sentiero fa i boschi fosse praticabile in auto gli dissi di sì.
<< Bene sarò lì tra due ore>> e detto questo riattaccò lasciandomi nel silenzio più totale.

<< Dobbiamo fare quello che dice>> disse Camila.
Io scossi forte la testa perché non volevo saperne niente. Non sapevo se aveva preso davvero mio fratello, non sapevo come avesse fatto ad avere il mio indirizzo di casa. L'unica cosa che mi venne in mente è che potesse aver chiesto informazioni alle ragazze della casa. Non sapevo che cosa fare.
<< Dobbiamo fare quello che dice amore mio>> disse Camila abbracciandomi forte.
Piansi tutte le mie lacrime stretta fra le sue braccia.
Non volevo lasciarla ma non avevo altra scelta.
Lui aveva mio fratello.

Commentate? ❤️❤️😔
Vi voglio bene

21 aprile 2017

CamilaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora