Sei tu?

6.9K 204 42
                                    

Sono passati due giorni da quando ho visto Eric l'ultima volta ma stranamente non sento assolutamente nulla, come se quelle parole mi avessere privato di ogni tipo di emozione, non ho rabbia, non ho tristezza, non riesco a piangere e se non sentissi il mio cuore battere penserei di essere una morto che cammina.

In questi giorni ho cercato di evitare un po' tutti, tra chiamate e messaggi stavo diventando matta, così ho deciso di immergermi completamente in questa nuova avventura con un marchio tutto mio insieme a Damien, sembrerà strano ma fino ad ora lui è l'unico a non farmi pensare ai problemi e alle ansie di questi giorni, sa essere discreto e lo apprezzo, quando voglio posso sfogarmi ma non passano due minuti che scoppio a ridere per le sue battute che tentano di strapparmi un sorriso, riuscendoci. Sto scoprendo una bella persona e un buon amico.

E' mattina e cerco coprirmi bene con il piumone, siamo al 15 di dicembre e fuori fa freddo, e io odio queste gelide temperature ma paradossalmente adoro l'inverno perchè posso sbizzarrirmi su giacche, maglioncini e chi più ne ha più ne metta. E' ora di alzarsi, ho appuntamento con Damien dal mio pasticcere alle 11.00 e ho ancora molte cosa da fare, vado in doccia ma continuano a tornarmi in mente le immagini di quella sera, quando dalla bocca di Eric uscirono quelle parole più taglienti di una lama, non riesco ancora a crederci ma mi ha spento e preferisco non pensarci. A portarmi alla realtà è lo squillo del mio cellulare, corro con l'accappatoio ancora indosso, è Damien,

-Damien non è ancora ora, quindi non rompere come al solito che non sono in ritardo-,

-no, in realtà volevo informarti che oggi sarò in ritardo io e di molto, ho avuto un contrattempo e volevo chiederti di rimandare il nostro appuntamento a questa sera-,

-Damien, questa sera ho promesso ai miei amici che sarei stata con loro che è un po' che non li vedo-,

-ah, allora ci riaggiorniamo-,

-Damien, stavo pensando perchè questa sera non esci con noi, siamo sempre sotto la torre, mi farebbe piacere farti conoscere i miei amici - sorrido,

-dici davvero? Si, mi fa piacere! Diciamo che essendo sempre in giro per il mondo non ho vere amicizie-,

-stai scherzando vero?!? Sei Damien Dupont, tutti farebbero carte false per conoscerti-,

-si, hai detto bene "false", si avvicinano a me solo per convenienza, ma non ho mai conosciuto persone interessate a me e non al Damien Dupont delle copertine di moda, sono contento di averti incontrata Sophie! Allora facciamo che vi raggiungo alla torre, a questa sera-,

-a questa sera- sorrido.

Ho tutto il giorno per me così decido di trascorrere le prossime ore in casa a rilassarmi e a disegnare nuovi abiti, posso stare tranquilla visto che i miei sono partiti per andare a trovare i miei nonni materni in campagna, in realtà appena hanno saputo che avevo anticipato il ritorno da New York  volevano tornare a casa per non lasciarmi sola ma io ho insistito per farli restare li.

Dopo pranzo faccio una chiamata Skype con mio fratello, Diana e poi Clarissa, cercano di starmi vicini come possono, anche loro volevano tornare ma gli ho fatto capire che non ce n'è bisogno, Christien appena ha saputo di Damien si è insospettito ma l'ho rassicurato dicendogli che è solo un amico, inoltre mi ha riferito che ha discusso pesantemete con Eric per come mi ha trattata, sono sempre la sorella.

Decido di mettermi a domire, non ho ancora assorbito bene il cambio d'ora, spengo il cellulare per non essere svegliata.

" I see ghost gun fighters, oh oh oh... i feel my body falling deep, nothing to catch me when i sleep..."

-mmm..- mi allungo per spegnere la mia radio sveglia che questa volta mi propone "I see ghost" di As animals,

-stavo dormendo così bene- mi lamento, accendo il cellulare e immediatamente tremila messaggi e notifiche di qualsiasi cosa, apro e ..

La ragazza della Tour EiffelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora