Sono passate due settimane dal mio risveglio e oggi mi dimetteranno, Eric è uscito già da una settimana ma è comunque
venuto a trovarmi ogni giorno.
Non ho memoria dell'incidente, ricordo solo il momento in cui litigando con Eric mi ha sbattuta in macchina, ma del resto nulla.
Sento bussare alla porta della mia stanza d'ospedale,
-si può?- Chiede Eric affaccianodosi dalla porta,
-certo, entra - gli dico sorridendo, facendogli con la mano il gesto di entrare ,
-oggi finalmente ti dimettono-
-si, non ce la facevo più-
-ma dai, non è stato così terribile: Clarissa e Diana hanno abbellito questa triste stanza con palloncini e fiori colorati e poi.. ci sono sempre io no?!?- Mi dice guardandomi come se cercasse conferma,
-si, fortunatamente non ricordo nulla dell'incidente così nella mia mente non avrò altri brutti ricordi- rido mentro glielo dico,
-forse non era così tutto negativo - mi dice,
-che intendi?-
-più tardi lo scoprirai o meglio, ricorderai- mi dice e con un bacio sulla guancia lascia la mia stanza.
E' strano, l'ultimo mio ricordo è la discussione con Eric, mentre ora lui è qui ,come se nulla fosse eppure a me va bene così, perché l'unica persona che voglio al mio fianco in questo momento è proprio lui, l'unico che credo di amare veramente. Che stupida, mi sono innamorata di un ragazzo che non può ricambiare i miei sentimenti, sono solo una povera illusa!. Al pensiero un sorriso maliconico scappa sulla mia bocca, così mi alzo dal letto e comincio a preparare la valigia.
-Sei pronta?- dice mio fratello entrando in stanza,
-si, ho solo altre due cose da mattere in valigia-
-muoviti!- Mi dice sconsolato nel dovermi aspettare e mentre fa per chiudere la porta..
-Christien, aspetta- gli dico,
-mio padre mi ha detto tutta la verità su chi ha ucciso Benjamin e mi ha chiesto scusa per avermi tenuta all'oscuro di tutto, come per il fatto di essere uno dei capi dei giri di droga più grandi del mondo, ha dato la colpa alla sua smania per i soldi che alla fine l'hanno portato sulla cattiva strada, la cosa che più mi spaventa però è che non può lasciare il giro, perché se lo facesse metterebbe in pericolo anche la nostra famiglia. Christien devi sapere che non sono arrabbiata con te, è stato un errore il tuo che mi ha fatto comunque aprire gli occhi su mio padre e devi sapere che ora il mio cuore è colmo di gioia per aver trovato un fratello- gli dico abbracciandolo forte, sento le sue lacrime scendere bagnandomi la guancia su cui è poggiato, - dai ora tirati su, piagnucolone- gli faccio mentre gli accarezzo teneramente i capelli,
-sono contento di averti trovata Sophie!- mi dice prima di scomparire dietro la porta.
Finalmente sono in macchina, sono venuti a prendermi i miei genitori, è strano, ma non vedo l'ora di poter mettere piede in casa.
La premura dei miei mi stordisce, è come essere stati sempre abituati al caffè amaro e trovarlo estremamente dolce una mattina al risveglio. Le difficoltà uniscono e ne sono felice.
Appena mia madre apre la porta di casa, mi vedo accogliere da una marea di gente immersa tra palloncini colorati, che mi urla - bentornata Sophie!-, scoppio a piangere, i miei amici sono fantastici, con sorpresa vedo avvicinarsi a me Anthony..-ciao Sophie, sono contento che ti sia ripresa e visto che ci sono volevo scusarmi anche per le brutte parole che ti ho detto l'ultima volta che ci siamo visti, in realtà non le penso, anzi credo che tu abbia avuto sempre ragione , noi siamo destinati ad essere amici, nulla di più- mi dice abbracciandomi, mi sento sollevata, il sapere che Anthony non mi odi mi fa sentire serena.
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La ragazza della Tour Eiffel
RomanceSophie è una ragazza francese di 21 anni testarda e determinata, appartenente a una ricca famiglia. Ben presto però tutte le sue sicurezze verranno messe in discussione da chi , secondo lei, bisogna tenere alla larga... Eric.