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Mi sentivo così elettrizzata, emozionata, amata da non riuscire a dormire.
Ho passato tutta la notte a rigirarmi nel letto con un sorriso costante che mi intrappolava il viso.

È mattina e durante la colazione decido di fare uno sopresa ad Eric, voglio inventarmi qualcosa di magnifico per poterlo far sentire almeno la metà di quello che mi fa provare lui, ho già in mente qualcosa ma ho bisogno della complicità di Christien.

Christien!  Cavolo mi sono completamente dimenticata del disastro di ieri sera, sono un disastro come sorella! Decido di chiamarlo e dopo vari inutili tentativi finalmente risponde alle mie chiamate con un messaggio :"Ora non posso parlare,  ci sentiamo più tardi e comunque tranquilla sto bene!  Sto cercando di smaltire la rabbia a modo mio! A dopo sorellina."

E' una bella giornata, nonostante il freddo rigido del mese di gennaio, così con delle scarpe da ginnastica e una calda tuta nera decido di andare a correre sperando di smaltire questo turbine di emozioni così forte da farmi sentire ubriaca.

Durante la corsa metto le cuffiette e alzo il volume sulle note di "Best day of my life" di American Authors, mi isolo dal  resto del mondo e le note della canzone mi danno carica e allegria.

Non sento le persone vicino a me, il rumore delle macchine, sento solo me stessa, corro tra i passanti intenti a leggere un giornale o a bere una tazzina di caffè, turisti a fotografare la Tour  Eiffel.

Vedo solo le bocche delle persone muoversi velocemente mentre nelle mie cuffiette suona il ritornello: "This gonna be the best day of my life". 

I gestori dei negozi intenti a sorridere ai loro clienti, il sole a scaladare l'asfalto freddo, tutto questo al ritmo che sento nella mia testa. Questa mattina Parigi ai miei occhi balla a tempo di musica, al mio tempo.

Mentre corro tra una via e l'altra, cominciano a scendere dalla fronte le prime gocce di sudore, così mi riposo qualche minuto su una panchina per prendere un po' d'aria, tolgo le cuffiette prendo il cellulare e mando un messaggio a Diana : "Ciao Di, spero di non trovarti ancora a letto perchè tra 5 minuti sono da te per venirti ad augurare il buongiorno! E' una giornata magnifica, il sole splende e Parigi è più viva che mai!". 

Non ho dovuto attendere molto per la sua felice risposta :"E questa energia da dove viene?!? Sono rinchuisa in casa da giorni e mi parli di luce?!? Non so più cosa sia!".

Dopo aver fatto una leggera smorfia alla lettura del suo ottimismo, vado a comprale qualche dolce per rallegrare la sua triste giornata, non potrà resistere ne sono certa.

Una volta arrivata, mi apre la porta nel peggiore dei modi , potrei paragonare la sua faccia a quella della sposa cadavere, occhiaie a non finire, capelli arruffati, per non parlare del suo pigiama nero che stava a raffigurare il suo umore.

-Di! Ti trovo in splendida forma- mento spudoratamente,

-so in che condizioni sono- risponde facendomi cenno di entrare,

-Di! Deve solo smaltire la  rabbia e poi chiarirete ne sono certa!-,

-davvero? Io no, dopo questo messaggio- risponde avvicinandomi il suo cellulare facendomi leggere il messaggio di Christien "Smettila di chiamarmi, non voglio ne sentirti ne vederti mai più, se non lo avessi capito E' FINITA!".

-ok, magari ha bisogno di ancora un po' di tempo- cerco di consolarla,

-non lo so Sophie, ho paura che questa sia davvero la fine-,

La ragazza della Tour EiffelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora