Anthony lo conosco da quando sono piccola, i nostri genitori si frequentano da sempre, i miei lo adorano o meglio adorano la ricchezza della sua famiglia essendo una tra le più ricche di Parigi, il padre ha un'azienda di... mmm ancora non ho capito cosa, mentre la madre lavora in politica. Fortunatamente questa sera non sono a cena con noi, non che abbia qualcosa contro loro, ma oggi riesco a sopportare a mala pena mio padre e mia madre, figuriamoci 2 famiglie allo stesso tavolo.
Guardo l'ora e sono le 23.30, sono stanca cavolo! voglio andare a dormire, domani sarà un'altra giornataccia,
- grazie per la cena, ora torno a casa che domani ho una giornata pesante - dice improvvisamente Anthony, come se mi avesse letto nel pensiero, meglio così!
Finalmente posso mettere il pigiama e dirigermi verso il letto, e che sia una buonanotte!
- Sophie! svegliati sono le 8! - urla mia madre dal piano di sotto, cosaaa?!? sono in ritardo, SUPER RITARDO!
- ma mamma non potevi svegliarmi prima! - le urlo mentro cerco di fare in 10 minuti quello che solitamente faccio in 1 ora, la colazione per oggi passa, la lezione inizia alle 9 e non farò mai in tempo.
Finalmente arrivata, con qualche minuto di ritardo ma sono arrivata, Diana mi guarda in cagnesco e dopo un po' sbotta - Sophie ma cavolo ti ho chiamato 10 volte mi stavo preoccupando, credevo che il tipo di ieri ti avesse fatto qualcosa -
- oh ma dai Diana, non mi ha suonato la sveglia e in quanto a quel tipo tranquilla non lo incontrerò più, Parigi è grande- le dico con tono rassicurante. Diamine quanto è tragica, un caffè non porta mai a conseguenze tragiche!
Sono le 18 e andiamo via prima oggi, questa sera usciamo con il nostro solito gruppo di amici, prima andiamo in un locale davanti la torre e poi andiamo a farci quattro chiacchiere sotto le luci del monumento francese, le nostre serate si chiudono sempre li, sa più pettegolezzi quel pezzo di ferro che 100 giornali di gossip messi insieme.
- sono a casa! - urlo sperando in una non risposta , vado di fretta non posso spiegare come è andata la giornata e come continuerà la serata!
Vestita e truccata, faccio per prendere il giacchetto, quando...- Sophie dove vai? - dice mio padre scrutandomi dalla testa ai piedi facendo capolino da dietro il giornale che stava leggendo, - esco, qui vicino papà , davanti la Tour Eiffel - gli rispondo, a interrompere l'imminente interrogatorio è il mio cellulare, - pronto?!....si scendo- era Clarissa, ora devo proprio andare, saluto e chiudo la porta alle mie spalle, ultima occhiata allo specchio dell'ascensore e si va!
La serata procede in tranquillità , risate e come al solito ci trasferiamo sotto la torre, ci raggiunge anche Anthony.
Girando lo sguardo noto che questa sera ci sono più turisti del solito, come un mirino il mio sguardo va a finire su un gruppetto poco distante da noi, non li conosco, quindi chiedo a Jeremy, caro amico di Anthony, mi risponde che sono un gruppo nuovo che prima si trovava nel buco nero (zona chiamata così da noi per identificare il ritrovo di gruppetti non proprio raccomandabili).
Continuo a fissare quei ragazzi e riconosco tra di loro il tipo del caffè, corro da Diana e Clarissa per dirglielo, notiamo che anche lui mi ha riconosciuta, così improvvisamente inizia a camminare verso di noi e con lui 3 dei suoi amici, sembra un boss con i suoi scagnozzi, Diana mi prende il braccio, lo stringe e avvicinandosi al mio orecchio mi bisbiglia - perché stanno venendo verso noi? Vogliono dircene quattro ? Forse dovremmo dirlo ai ragazzi del gruppo così magari li tengono a bada no?!? -
- ma no Diana cosa vai a pensare, per un caffè poi? Ti pare? - le rispondo stizzita, nel frattempo il gruppo avanza fino a quando i tre si dirigono verso Morgan, un ragazzo del nostro gruppo, e improvvisamente iniziamo a ridere e scherzare, erano amici ! Il tipo del caffè invece continua a camminare , mi individua, mi lancia un sorrisetto e con la testa mi fa cenno di seguirlo, Clarissa e Diana mi ordinano di non farlo ma io per qualche strana ragione volevo andare, almeno per sentire cosa volesse, così chiedo alle mie amiche di coprirmi con Anthony per qualche minuto.
Lo raggiungo, ci troviamo dietro un edificio, brava Sophie, veramente un genio ora qui dietro non mi sentirà e vedrà nessuno se mi farà qualcosa!
Mi scruta e mi fa - tranquilla non sono quel tipo di persona, anche se mi stupisco di come ti possa fidare di uno sconosciuto - non mi da il tempo di rispondere che fa -sai la mia giacca ha ancora uno strano alone, comunque non sono venuto qui per questo, devo chiederti di farmi da spalla - io inizio a sorridere sperando stesse scherzando , - cioè? - gli dico, -cioè visto che nessuno penserebbe mai male di te, essendo tra le reginette di Parigi- dice quasi in modo schifato, -dovresti fare questo affare losco al mio posto, o non potrò mai perdonare la storia del caffè e non sarebbe un bene per te!- io sgrano gli occhi e gli urlo - ma cosa cavolo dici?!? Puoi anche tartassarmi per 30 anni ma non farò nessun affare losco per te! chiaro?!? - lui mi guarda per un attimo e scoppia a ridere, facendomi capire che si stava semplicemente prendendo il gioco di me, improvvisamente mette le sue labbra sulle mie, e staccandole mi fa - non è molto romantico qui, ma sotto la torre c'era il tuo ragazzo- io rimango paralizzata, Mi ha baciata!! .
Quando mi riprendo gli do un ceffone in pieno volto e lui con sorrisetto beffardo prende la mia testa fra le mani e mi ribacia, cerco in tutti i modi di staccarlo, ma non riesco, così con una ginocchiata sui gioiellini di famiglia riesco a togliere le sue mani dalla mia faccia, - ma come ti permetti?!? non farti più vedere in giro!!- gli urlo e me ne vado, mentre corro via lo sento lamentantare per il dolore e ridere fragorosamente allo stesso tempo, ma dico, quel ragazzo ha qualche problema o cosa?!? Comunque la cosa più importante è , COSA DICO A ANTHONY?!?
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La ragazza della Tour Eiffel
RomanceSophie è una ragazza francese di 21 anni testarda e determinata, appartenente a una ricca famiglia. Ben presto però tutte le sue sicurezze verranno messe in discussione da chi , secondo lei, bisogna tenere alla larga... Eric.