Il passato ritorna

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Abbiamo fatto l'amore è stato bellissimo come sempre. Al mio risveglio però non l'ho trovato accanto a me.

Mi sono svegliata con un profumo

di fiori, vicino al mio letto trovo una rosa rossa con vicino un biglietto "Ti amo".

Dovrò abituarmi a quest'amore clandestino, credo in noi ma ho paura che gli ostacoli possano dividerci per sempre.

Decido di vestirmi velocemente e andare a correre con le mie amiche, in questo modo potrò liberare la mente da ogni pensiero per qualche ora.

-Quindi non ho capito, state di nuovo insieme o no?!?- Domanda Diana con tono affaticato dalla corsa,

-in realtà non lo so, se dipendesse da me ti risponderei di si, ma lui non so cosa voglia fare-,

-secondo me dovresti chiederglielo, così sai se devi andare avanti in questa pazzia o no-  afferma Clarissa,

-si lo so, ma oggi non voglio parlare di questo piuttosto con le vostre anime gemelle come va?  Ultimamente non abbiamo parlato molto-,

-strepitosamente bene- esclama Clarissa,

-io invece non sta andando molto- risponde abbassando lo sguardo Diana,

-come mai? Mio fratello si sta comportando male?-,

-No,  diciamo che però tutta questa situazione di Eric l'ha innervosito e la nostra relazione ne sta risentendo, non parliamo più molto, i momenti d'intimità sono praticamente scomparsi e sembra che l'unica che voglia salvare la nostra storia sia solo io-,

-ne hai parlato con lui?- Domanda Clarissa,

-ho provato a prendere il discorso ma lui continua ad evitarlo oppure risponde che sono paranoica-,

-vuoi che parli con Christien? Infondo è colpa mia se vi sta succedendo questo- Domando,

-no, non prenderti colpe che non hai Sophie! È giusto che lui si preoccupi per te ma deve riuscire a trovare un equilibrio altrimenti credo che io non avrò più voglia di stare al suo fianco per lottare per qualcosa in cui credo solo io-

-prova a parlarci di nuovo- afferma Clarissa,

-proverò ma..- si interrompe  così come il suo corpo,  è rigida sembra che gli abbiano tirato una secchiata d'acqua gelida di colpo,

-Diana, tutto bene? Cosa è successo?- Domando,

-non è possibile!- Sembra aver visto un fantasma, così ci voltiamo in direzione del suo sguardo e notiamo seduto su una panchina un ragazzo di bell'aspetto, capelli mossi, scuri e intento a leggere ogni parola del suo libro.

-Diana chi è?- Domanda Clarissa,

-Leonardo!-Esclama,

-è italiano? -Chiedo,

-si- risponde con un filo di voce,

-Diana! Parla, ci stai facendo preoccupare- la prendo ber un braccio, si riprende e finalmente parla -alla settimana della moda l'ho conosciuto e ci sono andata a letto! -.

Rimaniamo di sasso, Diana non si comporta così,

-Diana ma..- mi interrompe -non conoscevo ancora Christien e non so perché l'ho fatto ma è successo e non me ne pento, ma mi chiedo perché sia qui!-,

-Diana ultimamente ne stanno succedendo di tutti i colori e credo che evitare quel ragazzo sia la cosa migliore da fare- consiglio,

non facciamo in tempo a girare i tacchi che sentiamo dietro a noi ...-Diana!-.

Diana lentamente si volta e con fatica lo guarda negli occhi,

-ciao Leonardo- è chiaramente in imbarazzo,

-come stai? È un po' che non ci si vede!-,

-bene, ma cosa ci fai a Parigi?-,

-Ah giusto, sono venuto a trovare un mio amico , la madre che ora è morta conosceva molto bene la mia che è francese, ma da quel triste avvenimento abbiamo perso le tracce l'uno dell'altro, non l'ho  più sentito ma da quando l'ho visto su tutte le copertine dei giornali a dichiarare l'identità di suo padre ho capito che volevo rivederlo e stargli vicino- mi sento raggelare, spero non si riferisca a lui, noto lo sguardo di  Diana pieno di terrore e poi sbotta -chi è questo amico?-,

-Christien, Christien Masson!- Risponde,

Diana gli si scaglia addosso e comincia ad urlargli contro -l'hai fatto apposta! Sei venuto qui per dirglielo vero?!?- Riusciamo a dividere Diana da quel ragazzo che è visibilmente confuso,  -dirgli cosa? Ma cosa stai dicendo Diana?- Urla,

-io e Christien stiamo insieme!- Sbraita,

Leonardo sgrana gli occhi e indietreggiare lentamente -come ho potuto?!? Sono stato con la ragazza del mio più grande amico- mette la mano fra i capelli e abbassa lo sguardo,

-a quei tempi ancora non conoscevo Christien, dopo quell'intervista è nato tutto, ma non ti permetterò di rovinare tutto, chiaro?!?- Ringhia,

-Credi che sia così stupido da  dire al mio migliore amico che sono stato con la sua donna?!?- Urla evitando i suoi occhi,

Diana si volta, fa per andarsene quando Leonardo comincia a ridere nervosamente,  Diana lo guarda in cagnesco -cos'hai da ridere?-,

-E pensare che mi è bastata una sola notte per pensare che fossi la mia anima gemella, chiamala chimica,  istinto o scosse elettriche ma mentirei se decissi che da quella notta non ti ho più pensata, mi sono dannato l'anima nel pensare che mi ero fatto sfuggire l'unica donna che mi interessava davvero!- Il sorriso si smorza,  Diana non risponde ma i suoi occhi parlano ed è visibilmente stupita, così Leonardo continua e -credo di aver detto troppo e penso sia meglio che me ne ritorni in Italia, sparirò non temere non darò problemi ne a te ne a Christien, non dirò nulla di quella notte- Si volta dandoci le spalle, prende il suo libro sulla panchina e cerca di andarsene senza incontrare il suo sguardo,

Diana fa quasi per fermarlo ma ritrae la mano, non capisco cosa stia pensando e questo mi preoccupa, Clarissa non sa se portarla via o lasciarla fare.

Quando...-Leonardo aspetta! Scusami forse ho esagerato,  anche tu non ti trovi una buona posizione e ho pensato solo a me!- Urla Diana,

Leonardo si volta lentamente come se dovesse metabolizzare quelle parole,

-tranquilla, facciamo che ho preso una cantonata , sparisco dalla vostra vita e ci buttiamo tutto alle spalle- afferma con un finto sorriso,

-ti ringrazio e scusami-, così con un cenno del capo saluta e si volta quando..

-Leonardo!  cosa ci fai qui?!?- Diana scatta a quella voce, voltandosi verso Christien.

La ragazza della Tour EiffelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora