I giorni passarono. Jen piangeva tutti i giorni e si rifugiava nei libri, tra un interrogatorio e l'altro. Dovette raccontare tutto quello che era successo davanti ai giudici, a Cristian e alla sua famiglia, davanti agli insegnanti, al preside e davanti ai suoi stessi genitori.
-Dopo la "rissa" davanti a scuola cosa è successo signorina Spalato?-
-Cristian ha continuato a scrivermi per tutta l'estate fingendosi pentito. E lo sembrava davvero. Poi ha iniziato a chiedermi delle mie foto. Foto intime. Ma io non ho mai ceduto.
L' obbiettivo di Cristian era umiliarmi e avere qualcosa con cui ricattarmi. Ma io non gli davo nulla di tutto questo. Così mi invitò a quella festa ed io accettai, mi fidavo di nuovo di lui.
C'era tutta la sua banda. Tutti mi porgevano dei bicchieri. Mi dicevano che era acqua aromatizzata, come l'acqua e menta, ma in realtà era piena di alcol. Bevvi diversi bicchieri e mano a mano perdevo la coscienza delle mie azioni. I miei ricordi arrivano fino a quando Cristian ordinava a tutti di mettere via i telefoni, di non filmare, poi non ricordo più nulla: c'è il video che parla-.
-Dopo la festa cosa è successo? Come si è comportato Cristian con te?-
-Per prima cosa mi ha fatto vedere il video. È stato orribile. Poi mi ha minacciata. Mi ha detto che se non avessi fatto quello che lui mi ordinava avrebbe messo in rete il video e così io ho ubbidito. Poi lui ed i suoi iniziarono a prendermi in giro e ogni tanto mi piacchiavano anche ed io non potevo dire e fare nulla.-
-Cosa ti ha chiesto?-
-Prima voleva solo che facessi gli facessi i compiti, poi mi ha mandata a comprare alcol e sigarette e in fine a ritirare o a consegnare strani pacchetti. L' ultima cosa che mi ha chiesto è stata soddisfare le richieste di un suo amico, Dan, che mi ha chiesto delle mie foto. Delle foto intime, insomma. Ma Lorenzo mi ha fermata-.
E mentre raccontava quei fatti umilianti che le causavano un dolore e una vergogna immensa si sentiva cadere a pezzi.
Perché deve capitarmi questo? Perché non posso vivere in pace?
Jen, non avrebbe mai voluto che tutto si complicasse in quel modo. I genitori di Jen finalmente iniziavano a capire cosa le fosse successo durante tutto quel tempo. Il processo durò poco perché erano chiare tutte le crudeltà che aveva messo in atto Cristian. Il cellulare del ragazzo fu sequestrato ed il video fu cancellato.
-Parlando di Lorenzo. Da quanto tempo è consapevole della situazione? Perché come sai, se sapeva di tutto questo già da tempo dobbiamo indagare anche su di lui perché non dicendo nulla è stato complice anche lui-.
-Gli raccontai tutto la mattina che venne in commissariato a sporgere denuncia-.
-Sicura?-
-Si- mentì Jen.
Per Jen quello fu un Ottobre bruttissimo. Stava sempre rintanata in camera sua senza parlare con nessuno, a piangere e a leggere.
Anche Lorenzo si era rinchiuso in se stesso. Soffriva quanto Jen, gli mancava la voce della sua migliore amica. Lorenzo la supportava negli interrogatori anche se lei non lo degnava di uno sguardo. Lui voleva solo aiutarla e invece l' aveva persa. Lorenzo però continuava a sperare che, finito il processo, Jen avrebbe ricominciato a parlargli.
A scuola, fortunatamente, nessuno era a conoscenza di quello che stava avvenendo in tribunale.
I giudici decisero che con l' inizio di Novembre, Cristian, sarebbe stato mandato in una comunità, dato che la sua situazione familiare non si era rivelata delle più semplici e per una serie di complicazioni, tra le quali il fatto che spacciava e faceva uso di droghe, fu tolto l' affidamento ai genitori.
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Piangere, Vivere, Sorridere
RandomCosa può succedere se tutti ti tormentassero? Ti uccideresti o continueresti a vivere? Abbasseresti la testa o avresti il coraggio di affrontare i bulli?