Il telefono fischiò dal letto: era un messaggio di Lorenzo.
"Sei pronta?"
Jen digitò velocemente sulla tastiera la parola "quasi".
Si guardò allo specchio: il suo vestito era nero sulla gonna che le arrivava alle ginocchia e man mano che si alzava lo sguardo la parte nera si scomponeva in mille farfalle che svolazzavano sul tessuto bianco del corpetto aderente. Il vestito lasciava vedere le spalle di Jen: un po' large e muscolose.
Le sue converse basse e il vestito alle ginocchia aiutavano a smorzare il suo quasi metro e settanta.
Attraversò l'ingresso e passò davanti alla cucina scorgendo sua madre intenta a cucinare. Appoggiò la mano sulla maniglia della porta per uscire ma tornò indietro: aveva parlato molto poco con sua madre e voleva avere un bel rapporto con lei. Aveva capito quanto era importante la confidenza con lei.
-Mamma, come sto con il vestito? -
-Sei bellissima amore. Con chi vai? Con qualche amica? –
-Vado con Lorenzo-
Anna rimase stupita e Jen se ne accorse.
-Abbiamo fatto pace, ero talmente in crisi che me l'ero presa con lui-
-Meno male. Dai, vai che fai tardi-
-Va bene- Jen fece per uscire ma si fermò –Ah, dimenticavo, io e Lorenzo siamo fidanzati, ciao, ti voglio bene-
E così dicendo si precipitò giù dalle scale.
Alle sette spaccate Jen aprì il portone del palazzo e si trovò davanti Lorenzo: era bello come sempre, aveva una camicia bianca a manica corta che metteva in risalto il suo bel fisico e dei pantaloni neri con le super star abbinate alla perfezione.
-Wow Jen... sei stupenda! -
-Anche tu sei fantastico... adoro le tue camicie! –
Lorenzo infilò il telefono e il portafogli nella borsa di Jen poi la prese per mano e si incamminarono verso la scuola.
-Che effetto farà agli altri vederci insieme? –
-Jen davvero mi chiedi questo? -
-Sì Lory: ho paura che possano riprendere a prenderci in giro e a darci fastidio, ho paura che io possa sembrare...-
Jen non poté finire la frase che Lory la baciò prendendole il viso tra le mani.
-Non dire nulla Jen, devi stare tranquilla, ci sono io e anche se quelle teste di segatura dei "vippini" danno fastidio noi reagiamo, va bene? –
-Va bene, grazie-
Lorenzo le passò il braccio intorno alle spalle e continuarono a camminare.
Arrivati davanti a scuola trovarono l'ingresso decorato con dei palloncini colorati. All' esterno c' erano alcuni gruppetti di ragazzi e qualche coppia del quarto o quinto anno a giudicare dai vestiti.
Jen e Lorenzo decisero di entrare. L' entrata era dal lato delle palestre dove era stata allestita la sala da ballo: le due palestre enormi della scuola erano infatti divise solo da un tendone che era stato tirato su creando un ampio salone.
Alcune classi vicine erano state riservate al buffet abbondante mentre un'altra era adibita alle foto.
Alexandra accoglieva gli ospiti insieme a Giulia e quando vide Jen arrivare con Lorenzo fece una faccia prima stupita e poi di approvazione.
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Piangere, Vivere, Sorridere
RandomCosa può succedere se tutti ti tormentassero? Ti uccideresti o continueresti a vivere? Abbasseresti la testa o avresti il coraggio di affrontare i bulli?