Jen e Lorenzo tornarono a Torino da fidanzati. Ricominciarono subito ad uscire insieme a ridere e a scherzare.
La fine della scuola si avvicinava sempre di più. Tutti a scuola quando li vedevano uscire o arrivare mano nella manosi guardavano e sorridevano. Alcune ragazze sorridevano e facevano l' occhiolino a Jen, qualche ragazzo faceva lo stesso con Lorenzo mentre gli scarti che commentavano, ridacchiavano e prendevano in giro rimanevano negli angolini bui del cortile.
Arrivarono anche gli inviti per la festa di fine anno.
-Ciao ragazzi! Avete un minuto?-
-Certo Angela!-
-Io e i miei colleghi vi vogliamo lasciare l' invito per la festa di fine anno. È in stile americano e costa otto euro a persona.-
-Grazie ragazzi!-
-Senti un po'- disse rivolta a Lorenzo e leggendo il volantino- Dj set e musica dal vivo. Buffet, cibi tipici americani, aperitivi, pizza, bibite, cocktail e molto altro.-
-Wow! Abbiamo votato bene quest' anno allora!- rispose Lorenzo buttando un occhio sul volantino colorato.
-Già... questi rappresentanti degli studenti hanno fatto tante cose positive-
-Con le cose positive intendi il ballo e le macchinette per la merenda nei corridoi, vero? -
-Anche-
-Domani ce ne andiamo un po' in centro e al Valentino? -
-Va bene-
-Allora a domani Jen- rispose Lorenzo dandole un bacio sulla guancia.
-A domani Lory-
20
Jen e Lorenzo vedevano il mondo con occhi nuovi ed erano felicissimi insieme. Passeggiarono mano nella mano per tutto il tempo. Il parco del Valentino era stupendo con i prati verdi e gli alberi rigogliosi. Nel parco non c'era molta gente se non qualche vecchietto, alcuni gruppetti di ragazzi e qualche famigliola che faceva una passeggiata nel primo pomeriggio.
-Ti sta bene questa maglietta... le maniche sono belle- la maglia di Jen era bianca a fiori. Le maniche erano intrecciate sulle spalle lasciandole vedere nella loro bellezza.
-Grazie...anche la tua camicia non è male- rispose Jen arrossendo.
Stesero il telo che si erano portati all'ombra di un grande albero e Jen tirò fuori dallo zaino della frutta.
-Ci sono ciliegie, melone, anguria e pesca-.
-Hai pensato proprio a tutto!-
-Eh si- rispose Jen prendendo una ciliegia.
-Io ho portato l'acqua-
-Che pensiero gentile- rispose Jen sorridendo –Passami la bottiglia-
-Non finirla tutta però! -
-Si signor "ho tanta sete", tranquillo- Jen bevve un po' e poi passò la bottiglietta a Lorenzo che era ansioso di dissetarsi a sua volta.
In poco tempo la scodella di frutta si svuotò (questo melone è troppo buono!) e i due si distesero a guardare il cielo che si intravedeva a piccoli tratti tra le foglie dell'albero.
-Hai intenzione di andarci alla festa di fine anno? - chiese Lorenzo
-Non lo so... sembra una figata ma non ho tanta voglia di andarci-
-Cambieresti idea se ti chiedessi di venirci con me?
Jen si tirò su a sedere.
-Con te? -
-Sì, hai capito bene- rispose Lorenzo alzandosi a sua volta- Vuoi venire con me alla festa di fine anno? - domandò sorridendo.
-Oh... mah, non saprei- rispose Jen in tono sarcastico- se proprio non c'è di meglio- ora Jen sembrava seria e Lorenzo la guardò in modo interrogativo
-Ma certo che si, scemo! Con chi ci dovrei andare altrimenti? - rise Jen abbracciando Lorenzo -Non c'è nessuno meglio di te! -
-Mi fai prendere certi colpi! - rispose lui cercando di farle il solletico sulla pancia –Da quando hai tutti questi addominali? -
-Da Gennaio, più o meno- rispose Jen staccandosi da Lorenzo - E comunque non lo soffro il solletico sulla pancia ma sulle costole. Tu invece dappertutto... passiamo alla controffensiva! -
Jen si catapultò su Lorenzo buttandolo per terra, le sue mani si muovevano veloci e lui, che il solletico lo soffriva tanto, rideva come un pazzo cercando di togliersi Jen di dosso facendola ridere a sua volta.
I due si rotolarono dalle risate e si contorcevano. I bambini li guardavano incuriositi, i vecchietti sorridevano o li guardavano in tralice mentre i gli altri ragazzi lanciavano sguardi pieni di invidia e commentavano aspramente ma a Jen e a Lorenzo non importava nulla.
Durante la settimana che seguì Jen fece la manicure, si comprò un abito nuovo e andò dal parrucchiere. E il Giovedì, che era anche l'ultimo giorno di scuola, passò velocemente. Jen e Lorenzo sapevano già di avere la bocciatura assicurata ma se quell' anno ne avevano passate di tutti i colori, soprattutto Jen, non era colpa loro. Però dispiaceva vedere gli altri andare avanti mentre loro sarebbero rimasti in prima.
Tutti si abbracciavano, alcuni erano tristi altri festeggiavano, qualcuno lanciava fogli di carta in aria mentre altri raccoglievano le loro cose.
-Jen, allora ci vieni domani sera? Ti prego! -
-Si Alexandra, ci verrò. -
Alexandra la abbracciò stritolandola.
-Oh che bello Jen, sono super contenta! -
-Diciamo che ho cambiato idea all' ultimo-
-Chi ti ha fatto cambiare idea? - chiese Alexandra staccandosi e guardandola con sguardo incredulo -Testarda come sei mi sembra strano...Avanti, spara! -
-Lo vedrai domani sera chi è stato a convincermi
-Domani sera allora ti passo a prendere alle sette? -
-Va bene. Sette in punto. -
styl6p
STAI LEGGENDO
Piangere, Vivere, Sorridere
RandomCosa può succedere se tutti ti tormentassero? Ti uccideresti o continueresti a vivere? Abbasseresti la testa o avresti il coraggio di affrontare i bulli?