21. Conoscerci così bene
Ho la strana sensazione che il tempo rifiuti di passare da quando sappiamo che Harry è vivo. Quando si aspetta qualcosa, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, passa due volte più lentamente. Eppure, è già Natale. Mi sembra impossibile. Ho l'impressione che fosse ieri, ma sono già otto mesi che mio padre è morto, che ho ripreso il comando della sua agenzia, che ho lasciato Parigi per tornare a vivere qui.
E che ho ritrovato Justin...
Fino ad oggi, ho sempre festeggiato Natale con mio padre. Non ce ne siamo persi neanche uno, tutti e due, che sia stato a Parigi sotto la neve o Key West a venticinque gradi. Con mia madre, la mia matrigna o mia nonna. O da soli. Ma quest'anno Craig Sawyer non scuoterà il suo regalo facendo smorfie per indovinare quello che c'è dentro. I suoi occhi non brilleranno mentre mi guarderà scartare il mio. Non si eclisserà subito dopo cena per fumare una sigaretta e non mi obbligherà a ballare il tango con lui sui canti di Natale completamente inadatti.
Di colpo, decido di instaurare una nuova tradizione alla Luxury Homes Company, un po' in suo onore. Riunire tutti i collaboratori dell'agenzia per un cenone di Natale prima delle riunioni familiari, senza regali ma con molto champagne.
«Tutti quelli che lo hanno conosciuto sanno quanto Craig amasse lo spirito del Natale» dico all'assemblea alzando il mio calice. «Quindi non vi obbligherò a cantare Jingle Bells o a baciarvi sotto il vischio, ma vorrei ringraziarvi per il vostro lavoro appassionato in questi ultimi mesi. Grazie a voi, l'agenzia va bene come non mai e credo proprio che mio padre sarebbe fiero di noi.»
«Sarebbe fiero di te, Liv!» aggiunge Romeo con un immenso sorriso.
«Tutti voi mi avete aiutato a raccogliere questa sfida.» rispondo sentendo l'emozione salire. «E per questo vi devo anche ringraziare di avermi aperto le braccia ad aprile scorso. Di non avermi giudicata troppo giovane, troppo inesperta, di non avermi considerata solamente la "figlia del capo". E di avermi spalleggiata, sostenuta, consolata, a volte anche senza saperlo, quando mio padre mi mancava. Grazie a voi, la sua assenza è un po' più sopportabile. E penso che tutti insieme, siamo quasi all'altezza di Craig Sawyer.»
«A Craig!» lancia Janice con le lacrime agli occhi.
«E a Liv!» aggiunge Tara venendo a sbattere il suo calice contro il mio.
«A tutti voi! Alla Luxury Homes Company! E al premio di Natale che troverete sul vostro conto bancario entro questa sera.» annuncio sorridendo.
Le risate e le grida di gioia scoppiano in agenzia, i calici di champagne si scontrano e si svuotano. Poi Romeo fa risunare Jingle Bells sul computer dell'entrata prima di invitarmi in un tango indiavolato. Dopo qualche passo maldestro, ci accontentiamo di un lento innocente ed il mio braccio destro mi dice all'orecchio: «Questa serata è stata proprio una bella idea boss!»
«Spero che io non stia incoraggiando troppo gli avvicinamenti tra colleghi.» sorrido voltando gli occhi.
Un po' più in là, Ellen la nostra segretaria ha una cravatta intorno alla testa. Senza dubbio quella di Joey del servizio pubblicità che ha aperto troppi bottoni della sua camicia. Chad, il giovane assistente di Romeo, sta mettendo in atto tutto un tesoro di inventività per sedurre Summer facendo il giocoliere con tre antipasti mentre ancheggia con un sedere quasi inesistente e troppo rigido. È Tara che va in soccorso di Summer e la trascina in una sorta di rumba. Chad fa fatica a riprendersi.
«Come se la cava la tua assistente? Meglio del mio che sta sbavando da due ore?» si diverte Romeo.
«È perfetta. E come va con Tara?» gli chiedo con uno sguardo complice.
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Forbidden Games. ↠ Justin Bieber
FanfictionPerché amare un cretino è già una sfida di per sé, ma amare il proprio fratellastro... è quasi fuori-legge. A quindici anni ho incontrato il mio peggior nemico. Ma Justin Bieber era anche il figlio della nuova moglie di mio padre. E la cosa faceva d...