21. La vera ricchezza
Ci ho riflettuto. L'insolente, selvaggio e manipolatore che mi serve da "fidanzato" può fare una croce su di me. E se ne pentirà amaramente.
Ore 17:00. Lascio l'agenzia molto prima del solito, salto nella mia Mini e spingo sull'acceleratore – i pedoni sono avvertiti. Con le mani aggrappate al volante, mi impedisco di ammirare il doppio braccialetto che brilla al mio polso – regalo di Natale di Mr. Bugiardo. Da quando i miei occhi si sono posati su quel documento che prova che Justin possiede una villa stimata a sette maledetti milioni di dollari non riesco più a pensare ad altro. Ho consacrato il resto della mia giornata a ruminare, pensare, stringere i denti... Per chi? Per lui! Non ho mai smesso di pensare a Justin Bieber, milionario, torturato, inaccessibile, irresistibile. Il mio primo ed ultimo amore. Il solo, l'unico. Che però non si è fatto problemi a prendermi in giro per mesi.
Musicista senza un soldo? Artista incompreso? Coinquilino forzato? Nemmeno un centesimo? Col cavolo!
MILIONARIO!
Sbatto lo sportello del mio povero bolide. Forte. Troppo forte. Passo il portone della casa di Eaton Street, corro fino agli scalini, le salgo a due a due – anche se ce ne sono solo quattro – arrivo alla porta d'entrata, rovisto nella mia borsa per trovare le chiavi. Niente da fare, riscendo, faccio il giro del giardino rischiando di scivolare sull'erba umida e mangiare una palma – perfetto ero già di buonissimo umore. È seduto sulla grossa poltrona di pelle, la sua Fender è posata suoi suoi jeans e appoggiata al suo petto nudo.
Ignorare i pizzicorii. Saltargli alla gola e fargli rimpiangere le sue bugie. Strappargli lo strumento e sfasciarlo per terra. Gettarlo nella piscina e...
Smettila di guardarlo e agisci, Sawyer!
Opto per la piscina – qualche metro più in basso – ma il suo sguardo ambra stoppa il mio slancio. Si rende conto della mia presenza ed alza gli occhi verso di me. I suoi brillano, i miei si turbano. Senza smettere di suonare, mi osserva sorridendo in quel modo che mi mette sempre K.O. I suoi denti bianchi e perfettamente allineati appaiono a poco a poco sotto le sue labbra carnose. Una visione che mi ha fatto impazzire migliaia di volte, ma non oggi. Oggi, il suo fascino non riesce a sradicare le mie voglie omicida.
«Posa la chitarra, Justin.» gli dico con una voce uscita dall'oltretomba.
Il titano socchiude gli occhi mette il suo palmo contro le corde per farle azzittire ma tiene la sua Fender contro di lui. «Novità Sawyer?» mormora con voce sospettosa.
«Secondo te?» sibilo io.
«Non mi sono mai piaciuti gli indovinelli...»
«Non ti è mai piaciuta nemmeno la sincerità.»
«È una domanda?»
«No.»
Mister Addominali depone lentamente la sua chitarra a terra, poi si alza per starmi di fronte. Lo trovo immenso di colpo. Immenso, sublime e... pericoloso.
«La baracca di Duke Avenue?» sospira improvvisamente fissando l'orizzonte. «Hai scoperto che ne sono proprietario?» Finisce per guardarmi poi fa un passo verso di me. Io indietreggio.
«Soprattutto ho scoperto che mi stai mentendo fin dall'inizio.» ribatto con voce amara. «Ti sei proprio preso gioco di me! Congratulazioni!»
Applaudo con risate ironiche. È puerile, non serve proprio a niente, ma ha il merito di innervosire il mio avversario. Justin si ferma di colpo, appoggia l'anca sulla ringhiera della terrazza e mi fissa con il suo sguardo scuro, intenso. «Non cambia niente Sawyer...» sospira.
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Forbidden Games. ↠ Justin Bieber
FanficPerché amare un cretino è già una sfida di per sé, ma amare il proprio fratellastro... è quasi fuori-legge. A quindici anni ho incontrato il mio peggior nemico. Ma Justin Bieber era anche il figlio della nuova moglie di mio padre. E la cosa faceva d...