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«Suga!» Namjoon afferrò Yoongi per le spalle, per poi far scivolare le mani sulle cosce, annaspando.

«Hai fatto la maratona?» Ghignò, vedendo l'amico senza fiato.

«Guarda» Lo ignorò, mettendogli un foglio davanti agli occhi.

«Aah, non riesco a leggere!» Il moro prese il pezzo di carta, iniziando a leggere sottovoce «Ballo in maschera nella residenza Park. Sono invitati i più importanti uomini di Busan- Ma è fantastico!» Esclamò «Hai un piano?»

«Calma, ragazzo. Adesso ti prendi una pausa e ci pensiamo.» Il grigio prese l'altro per il polso e lo trascinò in un bar vicino.

~

«Tu cosa indosserai?» Jimin si guardava allo specchio, mentre Jin finiva di aggiustargli gli ultimi dettagli.

Si, era il suo autista, ma anche migliore amico e l'unico dipendente di cui si fidava ciecamente.

Certo, il rosa alcune volte non lo sopportava, -anzi, lo odiava- però gli voleva molto bene.

«Io?» Domandò Jin.

«Certo, voglio che ci sia anche tu, con chi dovrei sfogarmi altrimenti?» Il biondo si girò verso di lui.

«Okay,» Sospirò il più alto «viziato»

«Cosa?! Ricordati che sono ancora il tuo padrone!» Si portò le mani sui fianchi e strinse gli occhi

«Scusatemi, vostra eccellenza.» Jin fece un inchino e l'altro rise, nonostante avesse provato a trattenersi. «Comunque, dubito di avere qualcosa da indossare. Temo di dover rifiutare»

«Ooh, andiamo, ti presto qualcosa di mio padre!» Quando Jimin si metteva qualcosa in testa, era quasi impossibile fargli cambiare idea.

«Eh va bene» Sospirò, consapevole che protestare sarebbe stato uno spreco di fiato.

~

Due uomini, con il compito di controllare il biglietto e cancellare dalla lista il nome di chi entrava, stavano davanti al cancello.

Quasi tutti indossavano vestiti d'epoca, mentre Yoongi e Namjoon erano una bambola assassina e un vampiro. Anche se avessero voluto immischiarsi nella folla, non avrebbero potuto.

«Ma che gusto orribile le persone!» Sbuffò il più basso, scompigliandosi i capelli

«Suga, dobbiamo scavalcare. È impossibile passare per di là» I due lasciarono la fila e andarono dove non sarebbero stati visti da occhi indiscreti.

Il grigio non dovette faticare molto per ritrovarsi dall'altra parte del cancello, mentre l'altro... Ad ogni modo, qualche minuto dopo arrivarono finalmente davanti l'ingresso, dove erano piazzati altri due uomini.

«Sai come si chiama questa?» Domandò il moro, esasperato

«Sfiga?»

«Esatto!» Entrambi avevano voglia di mettersi a piagnucolare come delle femminucce.

E lo avrebbero fatto, se uno di quell'uomo in frac non avesse interrotto i loro pensieri con una sola parola che gli fece venire voglia di scomparire «Biglietto?»

Run - YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora