A differenza di come previsto, Jimin non disse una parola all'autista. Non parlarono per tutto il tragitto e, arrivati a casa, il più piccolo si chiuse nella sua stanza.
«Sono leggermente preoccupato...» Mormorò Jin, al telefono con il grigio.
«Non ha mai fatto così?»
«No, di solito mi urla contro, non si tiene mai tutto dentro.» Incrociò le gambe sul letto e prese a massaggiarsi i piedi «Ha voluto addirittura che gli portassi la cena in camera!»
«Non capisco il motivo di questa reazione. Secondo te gli piace?»
«Yoongi? Si. Non l'ho mai visto così»
«Bene, allora parlerò a quel coglione. Ti lascio andare a dormire. Domani ci vediamo?»
«Se riesco... A domani, Namjoon»
Chiusa la chiamata, il minore abbassò la saracinesca del negozio e camminò fino all'amico, il quale aveva appena finito di vendere ad un ragazzo.
«La smetterai mai di spacciare?» Il minore fece portare l'attenzione dello hyung su di se.
«Fatti i cazzi tuoi» Sbuffò il moro.
«Cercano un commesso, al Choi's shop, perché non vieni? Prima o poi potresti essere arrestato.» Yoongi sospirò leggermente.
Prendeva veramente molto soldi facendo quella vita, ma non poteva continuare così.
«Ci penserò» Disse, allora
«Che?! Davvero?!» Glielo aveva proposto tante volte, ma era sempre stato un no secco.
«Mh» Fece semplicemente.
«Un'ultima cosa, Yoongi»
«Che altro vuoi?»
«Jimin» L'espressione del più basso si fece seria, più concentrata «Dovresti trattarlo meglio»
Non rispose. Si limitò ad abbassare lo sguardo e a riflettere.
Lo sapeva, se avesse voluto conquistarlo, avrebbe dovuto comportarsi meglio.
~
«Signorino?» Diede tre colpi alla porta della stanza ancora chiusa.
Erano le 9, il piccolo Park non si svegliava mai da solo a quell'ora e Seokjin gli faceva come da sveglia.
Avrebbe avuto una lezione l'ora successiva, ma il problema era: come fare per svegliarlo?
Inaspettatamente, la serratura si aprì e il ragazzo dai capelli rosa, finalmente, poté entrare.
«Oh, è già pronto? Mi stupisce» Okay, ora Jimin aveva veramente superato la soglia della stranezza. Alla non risposta del minore, Jin sospirò «Jimin, possiamo parlare da amici?»
Il biondo si sedette sul letto, invitando l'altro a fare lo stesso «Cosa c'è?»
«Ti piace Yoongi, lo vedo.» Le guance del maknae tornarono rosse e aprì la bocca, pronto a gridargli contro, ma venne interrotto «Non ti ho mai visto così. In tutti questi anni, quando eri arrabbiato, avevi una reazione violenta. Ma questa volta, ti sei chiuso in te stesso. Mi dispiace Jimin, non avrei voluto provocarti...imbarazzo. Ecco perché l'hai fatto. Perché hai provato vergogna, non è così? Ti hanno umiliato davanti alla persona che probabilmente, anche se non lo ammetti a te stesso, ami, perciò ti sei nascosto da tutti.»
Ci fu un minuto di silenzio, dove entrambi riflettevano sulle parole del più grande.
Come aveva fatto quel semplice autista a comprenderlo in quel modo? Beh, ovvio. Non era solo quello. Non era soltanto un dipendente, ma il suo migliore amico. O meglio, l'unico amico che avesse mai avuto.
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Run - Yoonmin
FanfictionDove Yoongi fa parte della malavita e Jimin è figlio di un conte_ -Yoongismylittleshit | 2017