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Yoongi e Namjoon avevano gli occhi puntati sui due ragazzi che si muovevano sinuosi davanti a loro.

Il grigio doveva annetterlo, il piccolo Park era più leggiadro del suo autista, naturalmente.

«Sei migliorato» Ammise un ansimante Jimin.

«Cosa, lo obblighi a ballare con te?» Ghignò il moro, scaturendo una risata sarcastica da parte dell'interessato.

«Non iniziare» Borbottò l'amico, dandogli un colpo.

«Che ho detto?» Sbuffò Yoongi, alzando gli occhi al cielo.

«No, non mi obbliga,» Intervenne il maggiore, in soccorso al maknae «semplicemente, ballare è l'unico modo per tirarlo su di morale, quindi faccio finta di essere interessato e gli faccio compagn-»

«Ehi!» Il biondo lo spinse leggermente, facendolo scoppiare a ridere «Okay, se è così non è più necessario che t'insegni, quella è la porta.»

Sentendo la voce offesa del suo padroncino, il rosa lo strinse con le braccia, continuando a ridacchiare leggermente «Sto scherzando, mi fa piacere ballare con te, un po' di movimento non fa male»

«Tsk» Portò le mani sulle sue spalle e se lo staccò di dosso «Vai a prendere qualcosa da mangiare, non vorrai lasciarli morti di fame» Prese un asciugamano da sopra lo stereo ed iniziò a tamponarsi la fronte e il collo, asciugandosi il sudore.

«Oh, no, non è nec-» Namjoon venne interrotto dal moro con uno spintone sul braccio.

«Si, è necessario, vai, vai.»

«Non ricevo ordini da te, vado solo perché me l'ha chiesto ChimChim» Detto questo, Jin uscì, lasciando il biondo a bocca schiusa e rosso in viso.

Lo hyung si girò verso di lui ghignante, facendogli diventare le guance ancora più rosse, se possibile. «ChimChim, eh?»

«No. Non ti azzardare a chiamarmi così.»

«ChimChiiim» Okay, adesso gli avrebbe fatto il verso per sempre.

«No, Yoongi! Aaah, Seokjiin!» Il biondo uscì dalla stanza, alla ricerca del dipendente. Questa volta lo avrebbe ucciso davvero.

Jimin si fermò poco prima di entrare in cucina, a pensare alla situazione creatasi. Il ragazzo che gli piaceva era in casa sua, realmente voleva litigare?

Emise un sospiro, poi si girò, per tornare indietro.

«Le serve qualcosa?» Jin si pose accanto a lui

«No» Il biondo lo guardò appena, accennando un sorriso.

«Wa!» Yoongi si alzò, vedendo il ben di Dio che c'era sul vassoio tra le mani del rosa.

Il maknae lo guardava. Pensava che fosse la creatura più bella del pianeta, persino mentre mangiava come un maiale era perfetto!

All'inizio aveva pensato che uno come lui non potesse mai arrivare alla sua bellezza, e si sentiva realmente cretino.

«Vuoi un autografo, non so?» Era meraviglioso, sì, ma aprendo quella sua dannatissima bocca, molto spesso rovinava l'atmosfera.

Angolo autrice
Scusate veramente quest'enorme ritardo, ma sono stata partita e non ho avuto il tempo di pubblicare.
Inoltre, questo capitolo l'ho scritto e riscritto miliardi di volte, non avendo ispirazione -si nota-.
Mi dispiace ancora, spero che apprezziate.

Run - YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora