Run - Yoonmin

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Sbuffò rumorosamente, spingendo le coperte ai piedi del letto. Si mise seduto, portando le mani tra i capelli, scompigliandoli.

Aveva esagerato la sera precedente, non sapeva nemmeno come fosse arrivato a casa, ma almeno era riuscito a far sparire i problemi per quella notte.

Anche se una testa bionda si era impossessata della sua mente.

Non sapeva se fosse normale pensare così tanto a qualcuno con il quale si ha parlato solo per un minuto, ma, d'altronde, a lui la normalità non era mai piaciuta.

Aprì un cassetto del mobile trasandato e prese dei vestiti a caso, per poi recarsi in quel lurido bagno -probabilmente aveva bisogno di una pulitina-.

Finito di vestirsi, uscì di casa, venendo colpito subito da un forte gelo, e camminò velocemente fino al solito posto dove si incontrava con i suoi due unici amici.

«Suga» Lo salutò con un cenno del capo Namjoon

«Ragazzi» Fece lo stesso Yoongi, rubando ad Hoseok la canna che aveva appena portato alle labbra, facendolo sbuffare «Sapete...» cominciò «Mi si è piazzato in testa un ragazzo»

«Wo, davvero? Sai almeno come si chiama?» Entrambi risero alla battuta del grigio.

«Ah ah, no.» Gli diede una leggera spinta sulla spalla

«Per la prima volta nella vita Suga si innamora e non sa nemmeno il nome del fortunato?!» Si lamentò il più piccolo.

«1. Non sono innamorato, 2. Non credo sia poi così tanto fortunato» Ghignò «Nessuno che abbia a che fare con me, lo è.»

«Okay okay, adesso basta parlare di gente che non rivedrai mai più in vita tua, mh?» Buttò lì, il ragazzo dai capelli arancioni. Le ultime parole famose.

Avete presente quando siete convinti di qualcosa, ma accade completamente il contrario? Ecco.

Anche Yoongi pensava la stessa cosa di Hoseok, mai si sarebbe immaginato di poter rivedere la stessa persona nello stesso luogo della sera precedente.

~

«Signorino, posso sapere perché è voluto venire qui?» Domandò Seokjin, venendo letteralmente trascinato da Jimin.

«Niente in particolare, devo solo vedere se...» Si zittì, cominciando a girare la testa da un punto all'altro, come se stesse cercando qualcosa

«Se...?» Lo spronò il rosa

«Sh!» Gli mise una mano sulle labbra, quando finalmente vide l'oggetto dei suoi pensieri «Reggimi il gioco, chiaro?» Non gli diede nemmeno il tempo di rispondere -o almeno di capire-, che tornò a trascinarlo, fino a trovarsi faccia a faccia con il moro.

«Ehi ehi ehi, non posso crederci. Il moccioso. Che c'è, ti sei deciso a comprare qualcosa?» Si era dimenticato di quanto fastidioso potesse essere. Ma chi si credeva per potersi rivolgere a lui in quel modo?

«No» Si limitò a dire, evitando di sputare fuori tutto gli insulti che gli ronzavano in testa

«Quindi? Cosa vuoi?» Non capiva perché quel suo tono di voce sembrasse così...perverso

«Io no, ma lui si» Jimin indicò il ragazzo affianco a lui, facendogli sgranare gli occhi