Astri impassibili alle mie pene,
rispettose comparse
nello spettacolo del firmamento.
Sempiterne lanterne di ghiaccio,
umili ancelle di pallida luna,
fari di naufraghi
e miraggio di cantori.
Impassibili spettatrici
di umane afflizioni.
Imperturbabili auditrici
dei terreni lamenti.
Da lontano vi ammiro
in silenziosa oscurità,
vagando tra i ricordi
scomposti della mia memoria.
Contemplo l'immutabile
vostra esistenza
e invidio
la sterminata vostra indifferenza.