Signora con falce e nero mantello
sei stata raffigurata
padrona del mondo,
tuo umile servo,
compagna della vita
che beata ricopri
di umida terra e di solido marmo.
Singhiozzi inneggiano
al tuo passaggio
e brividi corrono
quando passi accanto
a nostre figure
di fragili creature
ignare di nascita
del destino segnato
da tua mano pittrice
e di rapido boia.
Albe e tramonti
cancelli in un soffio
con spugna intrisa
di lacrime e sangue.
Matrigna di tutto
sospiro del nulla,
canto stasera di te la paura.
Regina del vuoto,
ladra di fiati,
canto stasera di te la sventura.