Un uccellino cinguetta
stizzito da pioggia sottile
par domandare al cielo cinerino
di cessare il pianto primaverile.
Passa un vecchietto dal volto torvo, ma sereno
passeggia nascosto dal suo ombrello vissuto;
ha sguardo pacifico chinato all'asfalto
di chi ha compreso e con la vita combattuto.
Tintinna lontano uno scacciaspiriti:
è una melodia incostante che risuona gentile,
richiama alla mente immagini familiari
di culla di bimbo e sonaglio infantile.
Il cielo annerito comincia a gridare
un lampo all'orizzonte disegna luminescenti mani
che abbracciano l'aria spezzata dal tuono
gettando i germogli del sole di un nuovo domani.