Che cosa manca improvvisamente?
Dimmi, cosa si spegne?
Repentino è giunto il buio nella mente
non so più scriver righe degne
di chiamarsi presuntuosamente poesia
e partorite numerose da generosa fantasia.
Dimmi tu, poeta lettore e giudicante,
a quale prigionia è condannata l'immaginazione?
A quale rimedio ricorrere per tornare sognante,
e cessare l'inutile abbandono alla frustrazione?
Perchè questo nulla silenzioso
di parole in continuo fluire desideroso?
Mi sforzo di rovistare tra le memorie sbiadite
di scrutare nei semplici attimi di vita
che son sempre stati fonti a me gradite
di sofferenti macchie d'inchiostro sulle dita.
Eppure ancor nulla si muove dentro a questo petto
se non righe, che come abito dismesso, fann difetto.