Ruba di me l'anima tormentata
e incatenala al cuore tuo
con lacci di rose adornati,
prendi la mia timida mano
con gentile ardore
e accompagnami nel paese incantevole
di brevi illusioni.
Soffoca quest'angoscia funerea
che si nutre di pensieri confusi
con piume soffici e candide,
e nascondila in luogo sperduto
in posto lontano,
dimenticato,
dove ragione non sappia entrare.
Libera le ali delle mie passioni
imprigionate in rovi severi di spine taglienti
per farle librare attorno al mio corpo;
strappa quest'erba gramigna
che infesta e nasconde desideri perduti
e sostituiscila con bulbo d'amore
per far comparire nuova emozione
su questo volto di marmo e di gesso.