Separazione (Usagi pt1)

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Avevo finalmente preso il coraggio di ammettere a me stessa quanto lo amassi. Quella passione dentro di me quando gli stavo vicino non mi faceva pensare lucidamente e mi annebbiava il cervello.
Ho amato Mamoru profondamente in questi anni e una parte di me credo lo amerà sempre, ma il sentimento che provavo verso Seiya era qualcosa di diverso... Era più intenso.

Mi sentivo logorare internamente per la vigliaccata che stavo facendo al mio ragazzo; non se lo meritava! Decisi che sarei andata a parlargli e lo comunicai anche a Seiya al suo rientro nella stanza. Mi baciò, ricordandomi che mi amava, prima di salutarmi. Egoisticamente sarei rimasta tra le sue braccia a farmi cullare dalla sua dolcezza, ma sapevo che la cosa giusta da fare era raccontare la verità a Mamoru.

Restai di fronte a casa sua diversi minuti prima di suonare, pensando a come iniziare quel discorso. Ovviamente ogni frase che recitavo nella mia testa sentivo che era sbagliata. Iniziai a sudare freddo e a tremare. Avevo paura! Paura di spezzargli il cuore, paura di distruggere tutte le mie certezze, paura che mi avrebbe odiato per sempre.
Iniziai a piangere e mi accasciai a terra, stringendomi le ginocchia al petto.

Mi tornarono alla mente tutti i ricordi felici che avevamo trascorso insieme, tutte le difficoltà che avevamo superato e mi chiesi come fosse possibile che tutto quello non avesse più lo stesso valore. Sorridevo a quei ricordi, ma come se li stessi vedendo dall'esterno, come se il nostro grande amore fosse stato vissuto da un'altra e io fossi solo una spettatrice. Quando i miei sentimenti iniziarono effettivamente a cambiare? Perché dovevo finire tra le braccia di Seiya per accorgermene? Perché dovevo far soffrire Mamoru? Fare la cosa giusta era veramente difficile.

Asciugai le lacrime e mi rialzai ancora titubante. Feci un profondo respiro e suonai. Attesi qualche secondo, che sembrò eternamente lungo, prima che Mamoru mi aprisse.
"Usako, come mai sei qui? Pensavo ci fossimo dati appuntamento per domani". Fissai le mie scarpe per il timore d'incrociare i suoi grandi e dolci occhi blu.
"Io... Ecco io... Ho bisogno di dirti una cosa Mamo. Una cosa molto importante e non potevo aspettare fino a domani". Sentii la mia voce tremare e dei brividi mi gelarono la schiena.
"Usagi, mi stai facendo preoccupare. Vieni dentro e siediti che stai tremando".

Accettai il suo invito e mi accomodai, sempre tenendo uno sguardo basso. Raggiunsi il divano come per cercare un appiglio. Lui si sedette di fronte a me per lasciarmi lo spazio di cui avevo bisogno.
Mamoru è sempre stato un ragazzo riservato; non amava parlare di sé o dei suoi sentimenti, né amava le troppe effusioni. Io al contrario ero una chiacchierona e non perdevo occasione per abbracciarlo quando eravamo insieme. Lui sapeva lasciare i propri spazi alle persone, attendendo pazientemente che fossero pronti a conversare, io invece odiavo restare in attesa anche solo pochi secondi.

Feci un profondo respiro e cercai di allontanare il suono martellante del mio cuore che rimbombava nelle mie orecchie, impedendomi di pensare.
Le mie mani erano posate sulle ginocchia, le unghie si conficcarono nella carne e le nocche diventarono bianche. Presi un profondo respiro, preparandomi al peggio.
"Ho provato questo discorso nella mia testa diverse volte mentre percorrevo la strada verso casa tua. Non so da dove cominciare perché è così difficile quello che sto per dirti..."
Scoppiai a piangere nascondendomi il volto tra le dita.

Si avvicinò a me, posandomi le mani sulle spalle.
"Ehi, piccola non fare così. Qualsiasi cosa succeda l'affronteremo insieme!"

A quelle parole piansi ancora più forte. Non poteva immaginare quanto si stesse sbagliando. La vittima era lì, pronta ad aiutare la sua carnefice.

"Mamo, io ti ho tradito!". Gli schiaffai in faccia la verità senza girarci intorno. Sentii la sua presa allentarsi e le sue braccia cadere.
"Io... Io non volevo. Quando Seiya mi ha baciata..."
"Seiya?" Domandò incredulo.
"Quel Seiya che era partito diverse settimane fa? Quello che per te era solo un amico?" L'ultima domanda me la rivolse con un tono quasi ironico.

Nelle ultime settimane gli raccontai di come Seiya fosse stato al mio fianco ad aiutarmi in quei mesi in cui lui non c'era, del rapporto di amicizia che si era creato tra noi e della sua dichiarazione che rifiutai. Mamoru non era molto contento di sapere che quel rockettaro ci provasse mentre lui era morto, ma Seiya era tornato su Kinmoku, quindi non se ne preoccupò.

Si alzò e dandomi le spalle si avvicinò alla finestra, guardando fuori.
"Quando è tornato?"
"La sera del mio compleanno l'ho visto al tempio di Rei..."
"E ovviamente non hai pensato di dirmelo! La collana che portavi al collo era da parte sua, vero?"
Il tono della sua voce era diventato duro e distante, stringeva le mani a pugno talmente forte che le vidi cambiare colore.

"Inizialmente pensavo fosse un tuo regalo. Me l'ha detto quella sera che era da parte sua".
Lo sentii ridere, ma era una risata amara; una risata di scherno.
"La cosa dovrebbe consolarmi quindi? Immagino anche che la passeggiata in centro fosse in sua compagnia".
"Sì..."

"E tu saresti venuta a letto con me dopo essertela spassata con lui?" A quella domanda si girò verso di me. Vidi i suoi occhi ingrandirsi e cambiare colore, erano pozzi neri che trasmettevano tutta la rabbia che aveva in corpo.
"Ma... Ma cosa stai dicendo, Mamo? Non me la sono spassata con lui. Fino a questo pomeriggio non era mai successo nulla".

"SMETTILA DI MENTIRMI!" Urlò con voce glaciale.
Mi sentii la bile in gola. Per la prima volta in vita mia ebbi paura di lui.

Provai diversi sentimenti verso Mamoru: I primi tempi provai fastidio verso quel ragazzo che non perdeva occasione per prendermi in giro, poi provai affetto quando scoprimmo del nostro passato. Delusione, sconforto, tristezza quando mi lasciò, pensando di salvarmi dai suoi incubi ricorrenti. Calore quando scoprimmo che Chibiusa sarebbe stata nostra figlia e amore dopo ogni giorno passato con lui. Malinconia quando mi disse che sarebbe partito per l'America e sarebbe stato lontano un anno. Disperazione e dolore quando vidi il suo seme di stella nelle mani di Galaxia. Diverse sensazioni, ma mai la paura e l'angoscia; mai prima di quel preciso istante.

Prese un quotidiano e lo gettò sul divano al mio fianco.
Il titolo in grassetto
- Seiya Kou non è più in cerca del suo amore -*
Sotto delle nostre fotografie: Io e Seiya al supermercato, sdraiati mentre mi faceva il solletico e davanti a casa mia, la sera del pigiama party, mentre mi posava un bacio sulla guancia.

«Poche ore fa, l'annuncio che i Three Lights fossero tornati a Tokyo aveva portato la gioia nel cuore delle loro fan. Saranno meno felici di scoprire il perché di questo rientro: Il leader del gruppo, Seiya Kou, pare abbia smesso d'infrangere cuori per dedicarsi a una bella bionda, probabilmente conosciuta tra i banchi di scuola.
Il giovane cantante, probabilmente non sopportava di restare troppo distante dalla fidanzata. Come potete notare, l'affiatamento tra i due ragazzi fa presupporre che si frequentino già da tempo. Per ora i fratelli sembrerebbero ancora sul mercato, quindi ragazze, non disperatevi troppo!»
Restai di sasso. Avevo sentito dei rumori fuori da casa mia quella sera, ma non pensavo fosse un fotografo.
Ora capivo quella rabbia da parte di Mamoru.

"Mamo, non è vero, mi ha solo accompagnato a fare la spesa per la cena con le ragazze. Non eravamo da soli in casa!" "Adesso la spesa si fa sdraiati per terra con le mani sui tuoi fianchi? Mi credi così stupido?"
Scoppiai di nuovo a piangere.

"Mamo, te lo giuro, quando ci hanno scattato quelle foto pensavo davvero a Seiya solo come un amico. Quando oggi mi ha baciata ho capito che non era così. L'ultima cosa che volevo era ferirti. Ti prego, perdonami".

Alzai i miei occhi pieni di lacrime per cercare i suoi. Il suo sguardo mi gelò il sangue. Non era rabbia quella che provava ma disgusto.
"Te lo sei scopato?"

Restai sconcertata dal disprezzo che avevo sentito in quella domanda. Non riuscivo a rispondere.
Era la prima volta che lo vedevo in questa veste.

"Ti ho fatto una domanda, Usagi. Siete andati a letto insieme, sì o no?" Sillabò quella domanda lentamente, aumentando l'agonia del momento.

"No!"
Iniziai a tremare per gli spasmi del pianto. Sentii un suo profondo sospiro.
Si sedette sul divano, al lato sinistro per non essere né troppo lontano, ma nemmeno troppo vicino a me. Teneva lo sguardo basso e le mani alle tempie.

"Lo ami?"
Questa volta il suo tono era rassegnato. Aveva capito che non gli stavo mentendo, ma quello non cancellava ciò che avevo fatto e soprattutto quello che provavo nei confronti di Seiya. Tornai a guardarmi i piedi anch'io.

"Non volevo, Mamo, ma è successo. Vorrei non sentire questi sentimenti nei suoi confronti... Li ho rinnegati per tutto questo tempo, ma sono sbucati fuori. Io l'ho sempre tenuto distante per rispetto del nostro amore, Mamo, ma lui si è insinuato nel mio cuore senza che io potessi oppormi, senza che io me ne accorgessi. Avrei dovuto capirlo prima che ci baciassimo e parlartene. Mi dispiace davvero!"
Restammo in silenzio, senza guardarci, per diversi minuti. Stringevo la gonna del vestito talmente forte che si formarono delle brutte pieghe.

"Usagi, ti prego... Vattene!" Chiese quasi supplicandomi. Mi girai per guardarlo e la vidi cadere dai suoi occhi. Una lacrima era scappata dall'impenetrabile Mamoru che non lasciava mai intravedere i suoi sentimenti.

"Mamo, mi dispiace".
"L'hai già detto diverse volte, ma non cambia come mi sento in questo momento. Ho bisogno di stare da solo. Almeno questo me lo devi".
Aveva ragione. Non potevo certo aiutarlo a stare meglio come facevo una volta; ero io il motivo della sua sofferenza.

Mi alzai dal divano diretta verso la porta, ma prima di uscire mi girai a guardarlo un'ultima volta. Osservai tutta la stanza, pensando ai bellissimi momenti che avevamo passato assieme e me ne andai con un groppo al cuore.
Mi passarono davanti due bambini che correvano felici, ridendo. Quand'ero piccola la vita era più semplice e non avevo preoccupazioni.
Essere grandi fa schifo!

(*)La canzone dei Three Lights inizia dicendo "Search for your love"



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