Primo giorno di scuola (Seiya pt1)

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Raggiunsi l'ufficio del preside con molta calma e sicurezza, certo di avere la ragione dalla mia parte.

La giovane segretaria, quando mi vide entrare, spalancò gli occhi.
Forse non sapeva che frequentavamo questo liceo.
"Ma tu sei Se-Seiya dei Three Lights!" Esclamò incredula e con le mani davanti alla bocca.

"Sì, sono proprio io. Mi dispiace disturbare il suo lavoro ma la professoressa d'inglese mi ha spedito in presidenza. Il direttore c'è?"
Utilizzai il mio solito tono garbato, quello che non avrei mai usato per quella vecchia zitella acida dell'insegnante che si era permessa di mortificare la mia Usagi davanti a tutta la classe.
Odiavo le persone arroganti che utilizzavano il proprio potere per sminuire gli altri, solo perché la loro vita era triste e vuota.

"Accomodati pure". La voce gentile della ragazza mi ridestò dai miei pensieri, ricambiai il suo sorriso di circostanza e bussai alla porta della presidenza.

"Avanti" La risposta dell'uomo non tardò ad arrivare, così mi accomodai nell'ufficio e raggiunsi quel signore paffuto, seduto alla propria scrivania che digitava qualcosa sulla tastiera del suo portatile.
Alzò gli occhi per esaminare chi era l'intruso e quando si accorse che era uno dei tre ragazzi che finanziava volontariamente il suo liceo fece un profondo sorriso.

"Oh buongiorno Signorino Kou, come mai questa visita?" Abbassò lo schermo del suo computer e mi fece segno di accomodarmi sulla poltroncina di fronte a lui, appoggiandosi infine allo schienale della sua sedia di pelle.

"La professoressa di inglese mi ha mandato da lei perché mi sono permesso di risponderle con lo stesso tono acido e aspro che aveva usato verso una mia compagna di classe, mortificandola inutilmente".
Incrociai le braccia al petto mentre il preside iniziò a grattarsi il mento con la mano destra.

"Signorino Kou, bisogna portare rispetto verso i propri insegnanti"
"Preside, io sono una persona molto rispettosa, ma non è giusto che una persona se ne approfitti solo perché pensa di essere nella posizione di farlo.
Un docente dovrebbe essere un punto di riferimento, una persona da ammirare, ma quella ve-... donna, è stata una prepotente e sicuramente lo sarà per tutto l'anno accademico."
Guardai quell'uomo sempre fisso negli occhi, senza abbassare mai lo sguardo e mostrandomi sicuro delle mie parole.

"Capisco. Provvederò a parlare personalmente con la professoressa che so non essere nuova a questo suo, chiamiamolo così, metodo di approccio con gli studenti. Lei, però, cerchi di non esagerare con le risposte, non potrò sempre chiudere un occhio come in questo caso".
Mi fece un sorriso benevolo, facendo sembrare le sue guance ancora più grandi.

"La ringrazio preside, ma non voglio essere trattato diversamente solo perché ho la possibilità economica di contribuire al miglioramento del nostro liceo o perché sono una persona famosa. Voglio essere trattato come tutti i ragazzi dell'istituto, né più né meno di loro. Non le chiedo di chiudere un occhio nei miei confronti anzi, se deve punirmi lo faccia pure, ma la prego, non permetta a persone insoddisfatte della propria vita di prendersela con gli studenti e di rovinare il buon nome di questo liceo".

La campanella suonò proprio alla fine del mio discorso, come a voler chiudere definitivamente l'argomento.
"Sei un ragazzo molto sveglio e soprattutto di buon cuore. Ora torna in classe o farai tardi per l'ultima lezione. Questa volta niente punizioni, ma guai a te se ti fai spedire ancora una volta nel mio ufficio!"

Entrambi ridemmo, dopodiché salutai l'uomo con un inchino e mi diressi di corsa verso la mia sezione.
Vidi la testa di Usagi che guardava nel corridoio in attesa di vedermi.

"Com'è andata dal preside? Ti ha sospeso? Seiya, non dovevi difendermi in quel modo, ora ti sarai..."
La zittii con un bacio sulle labbra e strinsi il suo corpo, inizialmente rigido, contro il mio.
Non si aspettava quel contatto improvviso, ma le bastarono pochi secondi per ammorbidirsi e lasciarsi andare completamente. Mi staccai per guardarla e le sorrisi.

"Non mi ha sospeso anzi, parlerà con quella befana e la metterà al suo posto". Le schioccai un altro bacio su quelle labbra rosee e morbide.
"Mettiti in testa che io ti difenderò sempre piccola mia, sempre! Ti proteggerò da quei piccoli mostriciattoli a otto zampe da cui scappi sempre urlando, ti soccorrerò da cagnolini randagi che scambierai per rapinatori senza scrupoli, prenderò le tue parti contro vecchie befane inacidite e ti farò scudo se un giorno un nemico vorrà attaccarti. Ti amo Usagi e lo farò finché batterà il mio cuore!"

Gli occhi della mia testolina buffa si fecero lucidi e sembrarono ancora più grandi e limpidi.
"Oh Seiya" mi saltò al collo e mi strinse a sé. Ricambiai quella stretta e accarezzai la sua esile schiena.
"Ti amo anche io e lo farò finché avrò aria nei polmoni!"

"Piccioncini, vedete di sedervi che l'insegnante starà arrivando!"
Le parole di Makoto ci fecero ridere, staccandoci da quell'abbraccio a cui avrei voluto non porre mai fine.
Molti studenti, soprattutto ragazze, erano rimaste a fissare quella scena con occhi sognanti.

Anche voi troverete il grande amore.

Io e Usagi prendemmo posto nell'esatto momento in cui il professore entrò nella nostra classe e si accomodò anche lui alla sua postazione
"Buongiorno ragazzi, io sono il vostro insegnante di educazione civica, Iroshi Tanaka. Prima di cominciare a introdurre quello che vi insegnerò durante quest'anno, farei il sorteggio per quanto riguarda la pulizia della classe. Scrivete su un foglio il vostro nome e cognome e mettetelo in questo cestino".
Ognuno di noi fece quello che ci venne chiesto e quando l'ultimo bigliettino fu inserito il docente iniziò a mescolare con la mano il contenuto.

"Questa settimana i bagni saranno compito del gruppo formato da..." Estrasse quattro foglietti e iniziò a scartarli.
"Gurio Umino, Hooji Fuu, Kou Taiki e Sou Ginta".
Tirai un sospiro di sollievo, anche se prima o poi sarebbe toccato anche a me la pulizia dei bagni.

"Passiamo ora ai corridoi." Il professore prese altri quattro biglietti e li lesse ad alta voce.
"Smith Simon, Kino Makoto, Mizuno Ami e Osaka Naru".
Makoto ebbe un sussulto quando sentì il suo nome abbinato al gruppo di Simon.

"Ultimo sorteggio per i quattro che si occuperanno della classe: Kou Yaten, Tsukino Usagi, Kou Seiya e infine... Aino Minako!"
La bionda saltò sulla sedia mentre io scoppiai a ridere, beccandomi un'occhiataccia da mio fratello.

"Gli altri si occuperanno delle aree comuni.
Ora, chi sa dirmi il significato delle parole borsa, azioni e obbligazioni".

Sarebbe stato un anno movimentato!

*Spazio Autrice*

Il cu...CASO ha voluto che Yaten e Minako fossero nello stesso gruppo di pulizie. Non c'è nessun fan-service alle spalle, solo il destino... (pinocchio)

Per chi non lo sapesse, in Giappone, al termine dell'orario scolastico, le pulizia delle aule, dei corridoi e degli ambienti comuni sono affidate agli studenti ed i professori stessi.
In questo modo si sensibilizzano le persone a tenere pulito il proprio ambiente di lavoro e studio.
Tutti gli studenti, a turno, devono occuparsi delle pulizie della propria sezione, mentre per gli ambienti come i corridoi o le palestre ci sono turni speciali che vedono coinvolte intere classi.  

Vi aspetto venerdì, preparatevi perché i nostri quattro amici (Usa, Seiya, Mina e Yaten) si imbatteranno in una leggenda locale, che riguarda proprio il bagno del terzo piano.
Baci, Sara


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