*Se vi va, leggete questo capitolo ascoltando la canzone che ho inserito come copertina.*
"Non sono brava a esprimere le mie emozioni o a dimostrare affetto. So risolvere un'equazione in pochi minuti, ma parlar d'amore è tutt'altro che semplice. Le tue parole sono state un vero e proprio colpo al cuore, non mi aspettavo che potessi provare i miei stessi sentimenti. Ti amo anche io, Taiki, e lo farò per sempre."
Si alzò in punta di piedi e mi baciò, appoggiando le sue morbide labbra sulle mie con dolcezza. Le nostre lingue si incontrarono per volteggiare insieme, mentre le mie mani si poggiarono sui suoi fianchi per stringerla più saldamente.
Quel gesto divenne, in breve tempo, più passionale, ricco di bramosia da parte di entrambi.
Mi staccai da lei per prendere fiato e poterla guardare ancora una volta, immergendomi in quelle iridi blu che in quel momento sembrarono più scure, ricordandomi la profondità dell'oceano in tempesta.La presi per mano e la portai vicino al mio letto, accomodandomi per primo e invitandola a sedersi sulle mie gambe per proseguire l'incontro delle nostre bocche.
Ami si morse il labbro inferiore, indecisa sul da farsi; stavo correndo troppo?"Non dob-" mi interruppe posandomi un nuovo bacio delicato, appoggiandosi prima con una mano sulla mia spalla e dopo poco sedendosi a cavalcioni, un po' in difficoltà.
Sentivo il calore della sua pelle attraverso il tessuto dei pantaloni e i brividi che le mie carezze le procurarono. Quella situazione era nuova anche per me e sentii la reazione del mio corpo al contatto con il suo.
Anche lei se ne accorse, perché sussultò per un istante e la sua stretta sulle mie spalle si fece più salda. Non potevo comandare quella parte di me, purtroppo, e sperai che non avesse compromesso il mio rapporto con Ami."Taiki, devo dirti una cosa" annunciò, mordendosi nuovamente il labbro e senza ridurre la presa dai deltoidi.
"Se non vuoi, tesoro, non dobbiamo continuare. Non erano quelle le mie intenzioni." Mi posò l'indice sulla bocca, come avevo fatto io qualche minuto prima, per farmi zittire; ne approfittai per baciarglielo, facendola sorridere."Non ho mai fatto l'amore con nessuno e vorrei fossi tu il primo, sempre se la mia inesperienza per te non sia un problema."
Vidi le sue gote colorirsi di una leggera sfumatura di rosso, rendendola ancora più bella, se fosse possibile.
"Sono onorato che tu voglia donare proprio a me la tua purezza. Anche per me sarebbe la prima volta e non vorrei nessun'altra se non te, ma non dev'essere per forza in questo istante, nessuno ci rincorre."Le sorrisi, scostandole una ciocca di capelli e mettendogliela dietro all'orecchio.
Avevo organizzato questa serata a casa mia per porgerle in dono l'anello e professarle il mio amore, non di certo per rubarle il suo candore. Avrei aspettato anche tutta la vita, pur di poterla passare al suo fianco.
Ami si avvicinò alle mie labbra, le guardò per alcuni secondi, dopodiché appoggiò sopra le sue.
Ci assaggiammo con lentezza, dolcemente; ci beammo di quell'intimità per minuti interminabili.Le sue dita si posarono sui bottoni della mia camicia e lentamente iniziò a sbottonare quello del colletto. Le tremavano le mani, non so se per l'agitazione o la paura; forse per entrambe.
Aperto il primo scese sul secondo, sempre con cautela. Decisi di osare e accarezzarle le cosce, provocandole dei nuovi brividi.Mi spogliò di quell'indumento, vezzeggiando il mio petto con le sue piccola e calde dita; fu il mio turno di rabbrividire.
Il mio cuore batteva a un ritmo irregolare; non avevo mai provato una sensazione simile. Il mio petto si alzava e si abbassava cercando di seguirne la corsa.Decise di interrompere quel nostro gustarci a vicenda per posare dei madidi baci sul mio torace, provocando un'accelerata di quella che ormai era una maratona per il mio muscolo cardiaco.
Quel calore mi annebbiò i sensi, non sopportavo più l'idea di avere un, seppur minimo, distacco da lei.Le alzai il mento, gettandomi nuovamente sulle sue labbra; questa volta con più impeto, più desiderio.
Mi lasciai cadere sul letto e la portai con me, spingendola ad adagiarsi maggiormente sul mio corpo.Disfai i nodi del suo vestito e glielo tolsi, tirandolo da sotto. Sentivo i suoi seni liberi poggiarsi al mio petto.
Li accarezzai lateralmente, seguendo con le dita la loro forma tondeggiante.
Un gemito di piacere uscì dalla bocca di Ami, che si staccò per riprendere fiato, ritornando seduta sul mio inguine.Mi persi a contemplare i suoi pompelmi maturi, anelando di assaporarne il sapore. Ammirai la sua pelle diafana, così perfetta da sembrare disegnata, trattenendo il fiato. La presi dai fianchi e la feci stendere al mio fianco, per guardarla da vicino e perdermi nei suoi occhi; due pozzi neri di desiderio. Le accarezzai i capelli, il viso, scendendo dapprima sul collo, poi sui seni che sfiorai delicatamente. Approdai con le labbra su quel bottoncino succulente e iniziai a succhiarglielo, provocandole un altro ansito.
Le dita di lei si strinsero sui miei capelli, strattonandoli avidamente a ritmo dei suoi sussulti, mentre la schiena si inarcò.
Non sapevo se stavo agendo alla perfezione, mi lasciai trascinare dall'istinto, ma ad Ami sembrava piacere.Le mie mani continuarono la loro ascesa, passando per la pancia e fermandomi sulle gambe.
Il suo corpo sembrava stesse per andare a fuoco, probabilmente insieme al mio.
"Non fermarti" sussurrò in un sospiro. Tornai a baciarla, dando così una piccola tregua al suo capezzolo turgido.Presi coraggio e misi la mano dentro le mutandine, sulla sua intimità. Iniziai a stuzzicarle il clitoride, facendola contorcere e mugugnare. La sua stretta sui miei capelli si fece più salda.
La penetrai con un dito per abituarla gradualmente ad accogliermi. Le sue pareti strette lo avvolsero, mentre i miei movimenti le provocarono dei nuovi sussulti.Mi alzai da sopra di lei e le tolsi le mutandine, spogliandomi poi a mia volta dei pantaloni e dei boxer.
Mi allungai verso il cassetto per prendere un preservativo che Seiya si era premunito di donare sia me a Yaten, asserendo che un giorno ci sarebbe stato utile e lo avremmo ringraziato.Non pensavo sarebbe arrivato tanto presto.
Estrassi il profilattico dal suo contenitore plastificato e lo indossai, sentendomi impacciato.
Il mio mondo cambiò, nel momento in cui entrai cautamente dentro di lei. Un forte calore sommerse il mio corpo, portandomi direttamente in paradiso.Restai immobile, dentro di lei, per farla abituare alla mia presenza, osservando le smorfie di sofferenza che l'avevano accompagnata.
"Stai bene?" domandai preoccupato. Sapevo che il dolore dipendeva dall'imene, dalla sua conformazione ed elasticità e che poi sarebbe subentrato il piacere, ma vederne l'afflizione mi fece angosciare.
Ami mi sorrise, spostandomi una ciocca di capelli e guardandomi con dolcezza."Sì, non sono mai stata meglio!"
Mi accarezzò il viso con delicatezza, indugiando sulla gota.
In quella stanza ci amammo per la prima volta, con dolcezza e ardore, nell'immensità della notte.*Spazio Autrice*
Ed ecco la prima volta di Ami e Taiki. Spero vi sia piaciuta, è stato un po' difficile scriverlo, pensando alle parole che avrebbe usato lui; spero non sia venuto una schifezza!
Passiamo ora alle notizie non molto belle... non assicuro la pubblicazione dei capitoli per la settimana prossima; purtroppo sono rimasta indietro con la stesura, ma oggi cercherò di impegnarmi per finire il capitolo, così da potervelo far leggere.
Dedico questo capitolo alla mia amica Mariana, fan della coppia AmiXTaiki.
Baci, Sara.
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Against fate
FanfictionDopo aver definitivamente sconfitto Galaxia, era tornata la pace sulla terra. Usagi e le sue amiche finalmente potevano vivere la vita che desideravano, i Three Lights avevano fatto ritorno sul loro pianeta e il destino della nostra testolina buffa...