-Capitolo speciale sclerato

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Bentornati in un nuovo capitolo sul disagio!

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Bentornati in un nuovo capitolo sul disagio!

In questo capitolo troverete una piccola -tanto per dire- avventura delle care personcine che sclerano spesso e volentieri in questa raccolta. Ricordo che questo capitolo verrà molto probabilmente trasformato nel fumetto che io e la Scaramosca faremo per il lavoro di pittoriche. Nulla, spero vi piaccia!

La foto lì sopra è il risultato di uno sclero mentale avuto durante le lezioni, ho passato almeno mezz'ora della mia inutile vita a giocare ingrandendo e rimpicciolendo la foto con il computer. Curatemi pliz :,D

La prode Scaramosca e Nihal si erano arruolate nel corpo di ricerca per poter sconfiggere i pinguini. Il loro capo squadra gli aveva affidato una pericolosissima missione di uccisione del pinguinello più pericoloso che minacciava le mura, il soggetto aveva spaventato molte persone prima di loro e nessuno era mai riuscito ad avvicinarsi. Poi niente arrivò Nihal che gli si spiaccicò addosso, lei e la Scaramosca erano le uniche sopravvissute all'esperienza con più o meno dignità e sanità mentale. Una volta spiegato l'incarico e recuperata Nihal da sopra un albero furono spedite in missione super segreta, ma povero illuso il capo squadra che confidò in loro. Furono scoperte dopo 3 secondi perché si misero a correre per l'Impero Selliano alla ricerca del Pinguino con il panico, poi giustamente gli finirono addosso e si diedero alla fuga urleggiando.

Marco l'avventuriero che aveva assistito alla scena decise di aiutarle, Catto la fatina no, lui fingeva di non conoscerle. Il prode avventuriero si presentò da loro con il giubbotto allacciato in vita e un piano geniale, per farle calmare le lasciò giocare con i suoi capelli foffi facendogli degli agguati da dietro gli angoli. Una volta ristabilito l'ordine, dopo aver cacciato il leone che aveva mangiato il giubbotto di Marco, i tre si sedettero su un albero sotto consiglio di un pompiere mentre discutevano di un piano d'attacco. In quel momento Catto la fatina passò di lì lanciandogli dietro polvere sbrilluccicante, la Scaramosca starnutì urlando insulti verso i pinguini.

In definitiva il piano consisteva in un agguato previsto proprio nel mezzo di Wall Vascello, una zona ancora sotto il completo controllo dei pinguini nonostante il programma di contenimento organizzato dal corpo di ricerca. Secondo Marco quella era la zona migliore in cui tendere un agguato, il Pinguino sicuramente si sentiva al sicuro e non avrebbe nemmeno fatto caso a segni della loro presenza.

Partirono il giorno dopo, zaino in spalla e sguardo da eroi che si avviano verso una difficile ma necessaria vittoria. La scena fu rovinata da Nihal che si mise a ridere notando la stramba camminata dell'avventuriero, a sua discolpa bisogna dire che è davvero assurda! I nostri tre prodi psicopatici attraversarono il cancello che separava Wall Diaz da Wall Vascello guardandosi attorno, la zona era stata pian piano riconquistata ma non c'erano garanzie sulla sicurezza di quel posto. I pinguini sono pur sempre esseri estremamente coccolosi quanto infimi, mai fidarsi di loro. Dopo circa mezz'ora di camminata si ritrovarono in pieno territorio nemico, erano ormai mesi che nessun soldato -nemmeno dell'armata ricognitiva- si avventurava in quei territori devastati di arcobaleni. Erano schifosamente dolci e teneri, ricoperti di graffiti e varie cose tenere. Ma che problemi avevano quei cosi? Continuarono a camminare e finalmente giunsero al luogo scelto in precedenza per il loro agguato, dovevano solo trovare un buon posto in cui nascondersi ed aspettare. Grazie al cielo non avevano ancora dovuto utilizzare la manovra tridimensionale, ci mancava giusto un attacco a sorpresa in territorio nemico senza alcuna preparazione. Non è sicuramente semplice ammazzare quei cosi quando ti corrono incontro facendoti partire la figuraccia.

Dopo un'accurata ricerca si nascosero dentro alla vecchia sede salendo al primo piano, in fondo il Pinguino era un classe tre metri quindi non necessitava di nascondersi tanto in alto. Mentre la Scaramosca montava la guardia, Nihal e Marco si misero a fare coretto delle peggio canzoni del momento. La povera tizia sbuffò riflettendo su quali cazzate avesse fatto per meritarsi quello stordimento gratuito dei timpani. Dopo un paio d'ore di canzoni brutte e un paio di cambi di guardia, il Pinguino decise di fare la sua apparsa trotterellando. I tre si misero subito in guardia e si misero in posizione d'attacco, al momento giusto gli saltarono addosso ma a quanto pare se n'era accorto perché li evitò facendoli schiantare contro il muro. Ormai la situazione sembrava andata per sempre, sarebbero sicuramente morti spiaccicati da un pinguino. La fine degna di tre idioti del genere ma a quanto pare il karma non era a favore del Pinguino quel giorno, Catto spuntò da un angolo volando alla massima velocità, prese tutti quanti per il mantello e li mise in salvo proprio all'ultimo minuto. Come era prevedibile erano stati salvati di nuovo da Catto che aveva lasciato il Pinguino a terra a saltellare irritato con la sua espressione apatica.

Una volta ritornati in Wall Diaz -con i piedi per terra- ringraziarono Catto che se ne andò facendo finta di non conoscerli. Tutto era tornato come al solito, il loro capo squadra era stato informato del fallimento della missione ma decise di continuare a fidarsi di loro. A quanto erano gli unici sopravvissuti ad un incontro così diretto con il Pinguino. Alla fine il caposquadra gli spiegò che, nonostante il fallimento, sarebbero stati rimandati in missione finche il soggetto non fosse stato abbattuto. C'erano ancora troppe cose da scoprire su quei pinguini e loro sarebbero stati in prima linea per scoprire la verità.

E niente ecco a voi il capitolo bello lungo per compensare tristi capitoli che non arrivavano nemmeno a 500 parole. Spero sia decente :D

Bye lilltle unicorns!

Il disagio all'artistico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora