Dolce e letale

1.9K 127 14
                                    

Dopo qualche giorno il professore ci avvisò che il signor Shinohara sarebbe tornato sicuramente a fare una lezione da noi, ma doveva ancora essere stabilito il giorno. Shinohara aveva un modo di spiegare molto coinvolgente, ed ero contenta del fatto che sarebbe tornato. "E con lui anche Juuzou...almeno in teoria...".

Mentre pranzavo con Rin, Makoto e Tesshy, come sempre, mi tornò alla mente lo strano incontro fatto con Juuzou. "Certo che non è da me...Forse se non mi avesse sorriso in quel modo, sarei riuscita a infuriarmi per bene...eppure non ho pensato neanche per un istante male di lui. Tutto sommato è un ladro, no?". Mentre questi e simili pensieri mi attraversavano la mente, Rin richiamò la mia attenzione.
-Mitsuha? Sei con noi?-
-Sì, sì, perché?-
-Sono almeno dieci minuti che parliamo e tu oltre a non partecipare alla conversazione, non hai ancora finito di mangiare...a che pensi?- mi chiese Makoto.
-A niente in particolare.-
-Forse ha sonno perché questa settimana è sempre arrivata presto a lezione...- disse Tesshy.
-Non ha sonno. E il motivo per il quale non ci fila e arriva sempre in orario, da qualche giorno a questa parte, è lo stesso.- disse Rin.
I ragazzi la guardarono con occhi interrogativi. Capendo cosa stesse per dire le diedi un leggero calcio sotto al tavolo.
-Ahi! È inutile che fai così, tanto quando lo rivedrai lo capiranno che ti piace.-Divenni rossa all'istante.
-Non ho mai detto che mi piace! Stai esagerando! Te lo stai inventando!-
-Ci fate capire qualcosa?- disse Makoto.
-Chi è questo tipo che ti piace?- mi chiese Tesshy.
-Ma non mi piace, ho solo detto che mi piacerebbe rivederlo, tutto qui. Ma non perché mi piace! Mi sembra simpatico!-
-Si riferisce a quel Suzuya.- spiegò Rin
-Quel tipo vestito in modo strambo?- chiese con espressione delusa Makoto.
Io e Rin annuimmo.
-Da quando l'ha conosciuto e Shinohara le ha detto che sarebbero tornati, mi ha fatto una testa come questo tavolino. "Non sai come era dolce", "sembrava un bambino", "era carinissimo". E poi quando ne parla diventa tutta rossa.- disse, indicando le mie guance a fine discorso.
-Tipo come ora?- disse Tesshy ridendo e dando una gomitata a Makoto.
-Siete proprio stupidi. Ho solo espresso un mio parere. La prossima volta non ti dico nulla.- dissi rivolgendomi prima a tutti e tre, poi solo a Rin, che mise le mani giunte e con le labbra mimò un "grazie", con lo sguardo rivolto al cielo. Quando si girò, notò la mia espressione irritata.
-Sto scherzando.- disse ridendo.
-Comunque domani dovresti rivederlo, se proprio ti interessa.- mi disse Tesshy.
-Perché? Shinohara torna domani?- gli chiesi.
Tutti e tre si scambiarono degli sguardi divertiti e annuirono.
-Scusate, perché sono l'unica che non lo sa?-
-Forse non eri attenta-
-Come sempre.-
E risero di nuovo.

La mattina seguente mi svegliai presto, seppur con fatica, o almeno prima del mio solito. E per una volta fui io a dover aspettare Rin. Quando entrammo in classe c'erano pochi studenti, e anche Shinohara e Juuzou , e Tesshy e Makoto, dovevano ancora arrivare. Dopo qualche minuto entrarono in classe i nostri amici, che si sedettero dietro di noi.
-Siete proprio in orario oggi, eh...- disse Makoto, rivolgendosi a me.
-Non volevo perdermi l'inizio, okay?- dissi ridendo per la sua stupidità.
-Mi sto pisciando sotto...- dissi a Rin.
-Allora vai al bagno. Tanto hai tempo prima che arrivino.-
-Ok, vado.-
Quando uscii dal bagno, vidi che si era formato un gruppetto davanti alla nostra aula. Quando intravidi Juuzou, allungai il passo. Un paio di ragazzi gli stavano dicendo qualcosa e quelli intorno ridevano. Sicuramente lo stavano prendendo in giro.
-Ma come cavolo sei vestito?-
-Forse è uscito da un circo.-
-Come hai detto che ti chiami? Suzuya? Non sei tu quel tipo che andava in giro ad uccidere tutti i gatti dell'accademia?-
Juuzou se ne stava con le mani in tasca, appoggiato al muro. Sembrava annoiato, più che imbarazzato. Non sapevo di cosa stessero parlando, ma sicuramente se lo stavano inventando.
Mi avvicinai, e quando Juuzou mi vide si protese in avanti.
-Lasciatelo stare.- dissi ai due bulli, mettendomi tra loro e Juuzou.
-Che cosa hai detto, ragazzina?-
-Levatevi di torno.-
-E noi dovremmo prendere ordini da te?- disse uno dei due avvicinandosi con tono e sguardo minacciosi.
-Andiamocene, non è più divertente. Non possiamo picchiare una ragazza.- disse l'altro.
-Perché no? Siete timidi?-
Sapevo che istigarli non era la cosa giusta, ma era più forte di me. Il ragazzo più vicino a me alzò il braccio destro, per darmi un pugno. Lo schivai e mi allontanai. Stava per fare lo stesso, ma qualcosa che era stato lanciato da dietro di me lo bloccò. Un coltellino gli sfiorò l'orecchio, conficcandosi nel muro. Si toccò l'orecchio, e vedendo del sangue, capii che c'era un taglio.
-Non la toccare.- disse Juuzou alle mie spalle. Mi girai. Aveva la camicia aperta, e dietro di me c'era solo lui. Gli altri si erano allontanati, forse per timore di finire in una rissa. Doveva essere stato per forza lui a lanciare il coltello. La campanella suonò. Senza dire una parola se ne andarono tutti, nel silenzio più totale.
-Grazie.- dissi a Juuzou.
Mi guardò perplesso, poi sorrise.
-Grazie a te!-
-Ora devo entrare in classe...ci vediamo quando finisce la lezione?-
-Certo! Io sto qui!-
Lo salutai e entrai nella mia aula. La lezione stava cominciando. Non mi ero persa nulla.
-Dove sei stata?- mi chiese Rin quando mi sedetti.
-Poi ti spiego...- dissi.
Dopo qualche minuto mi passò un bigliettino che diceva: "mi dici come mai ci hai messo tanto? Vogliono saperlo anche i ragazzi".
"Certo che si preoccupano in modo esagerato... ", pensai.
Girai il bigliettino e scrissi: "c'erano due idioti che stavano prendendo per il culo Juuzou e gli ho detto di andarsene. Tutto qui."
Glielo passai e appena lo lesse lo passò a Makoto, dietro di lei. Prese un altro foglietto .
"Ti sei messa nei guai?", scrisse.
Girai di nuovo il foglietto e le risposi: "non è successo niente di che, va tutto bene".
Lo lesse e si tranquillizzò. Cercai di seguire la lezione di Shinohara, ma continuavo a chiedermi perché Juuzou avesse reagito in quel modo. Sembrava tranquillo all'inizio, ma poi ha tirato fuori addirittura un coltello... E dovevo ancora capire da dove l'avesse preso...
"Prima ruba un portafoglio e poi lancia un coltello col rischio di ferire gravemente qualcuno. Eppure sembra così dolce e innocuo... Si potrà essere dolci e letali allo stesso tempo? Prima ci siamo detti che finita la lezione ci rivedremo, proverò a parlargli...", pensai. Di cosa, in realtà, non lo sapevo bene neanche io.
Finita la lezione, uscimmo dall'edificio per andare verso il cortile. Non mi fermai, perché di Juuzou non c'era traccia. Dopo aver fatto qualche passo lo vidi in lontananza. Stava accovacciato sotto a un albero, da solo, ma non capivo cosa stesse facendo.
-Ragazzi voi andate avanti, vi raggiungo dopo.- dissi.
-Perché? Hai dimenticato qualcosa?- mi chiese Tesshy.
-Più o meno. Voi andate intanto. -
-Va bene.-
E si allontanarono. Andai da Juuzou.
-Ehi.- dissi, visto che non si era accorto della mia presenza. Si voltò subito.
-Ciao, Mitsuha.-
Mi rispose senza sorridere, diversamente dall'altra volta. Sembrava come immerso nei suoi pensieri. Mi sedetti accanto a lui, per terra, a gambe incrociate.
-Che stavi facendo?- gli chiesi, per iniziare la conversazione.
-Uccido le formiche.- rispose lui tranquillamente.
-Ah...-
Pensai che dirgli cose del tipo "Che passatempo divertente!" sarebbe stato stupido e lo avrei preso solo in giro, quindi fui spontanea.
-Va tutto bene?-
-Mh?-
-Mi sembri pensieroso...Stai pensando a quei due idioti?-
-Tu hai sentito quello che hanno detto, vero?-
-Su cosa?
-Sui gatti.-
-Sí.-
-E che cosa hai pensato?-
Non capivo perché mi stesse domandando una cosa del genere. Non avevo dato molto peso alle parole di quei due.
-In realtà niente, perché non so a cosa si riferivano. Ti hanno scambiato per uno che ha ucciso i gatti in accademia?-
-Non mi hanno scambiato con qualcuno. Sono io il protagonista di quella storia.-

Autrice:
Grazie di nuovo per aver letto! Spero vi sia piaciuto ;)

Un angelo coi coltelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora