Erano passati tre giorni dall'ultima volta che avevo visto Juuzou. Avevo voglia di rivederlo, ma sentivo che per farlo, avrei dovuto prima parlare con Shinohara. Avevo raccontato tutto a Rin, che lo aveva raccontato a Makoto, che lo aveva raccontato a Tesshy. Sapevano tutto. O quasi tutto, visto che alcune cose me le tenevo per me. Mi avevano consigliato tutti e tre di chiamare Shinohara e di sentire cosa aveva da dirmi, così decisi di contattare il numero sul bigliettino. Chiamai un pò prima dell'ora di pranzo, per essere sicura di non disturbare. Ero nella mia camera, seduta davanti alla scrivania.
-Pronto?-
Riconobbi subito la sua voce.
-Pronto, signor Shinohara. Sono Mitsuha.-
-Ah, ciao Mistuha. Dimmi pure. O vuoi che ti passi direttamente Juuzou?-
-In realtà l'ho chiamata perché volevo parlare prima con lei... Da soli.-
-Ho capito. Devo averti incuriosito con i miei discorsi misteriosi...-
"Cazzarola se mi ha incuriosito... Questa è ansia, non è solo curiosità!"
-Beh sì... E le confesso anche parecchio...-
-Quando vogliamo vederci?-
-Io sono libera tutti i pomeriggi, mi dica lei quando le fa più comodo.-
-Che ne dici di stasera? È troppo presto?-
-No no, va bene.-
-Verso le sei? Vengo io in accademia, magari ne parliamo davanti a un buon caffè.-
-Per me va benissimo.-
-Allora ci vediamo stasera.-
-Certo. Ah ,volevo chiederle... Se poteva evitare di dirlo a Juuzou...-
-Come vuoi. A dopo.-
-A dopo.-
E attacammo entrambi.Verso le sei meno dieci andai davanti all'entrata dell'accademia, visto che non ci eravamo dati appuntamento in una zona precisa. Dopo pochi secondi una macchina mi si accostò. Il finestrino si abbassò e spuntò fuori la faccia di Shinohara.
-Ciao, Mitsuha.-
-Salve.-
-Sali?-
-Dove andiamo? -
-A prendere un buon caffè! Ti piace il caffè? -
-Certo che mi piace! -
-Allora sali!-
Girai davanti alla macchina e salii.
-Andiamo in un bar che fa il caffè più buono che tu abbia mai bevuto! Mi pare si chiami Anteiku. -
-Perfetto! Adoro il caffè! Anche perché è l'unica cosa che mi permette di stare sveglia quando non dovrei avere sonno... -
-Ho provato a farlo bere anche a Juuzou, ma dice che non gli piace. -
-Per lui ha un sapore troppo amaro? -
-Lo conosci bene allora...-
Ridemmo entrambi. Dopo pochi minuti parcheggiamo e scendemmo dalla macchina. Fuori dall'entrata c'era un cartello con sopra scritto "Anteiku". Dopo qualche scalino, arrivammo davanti alla vera entrata. Il bar era davvero molto carino, e molto confortevole. C'era anche un bel calduccio e un buonissimo odore di caffè. Per fortuna non c'era molta gente. Avremmo potuto parlare senza dover urlare. Dietro al bancone c'erano una ragazza con i capelli lunghi, neri, e un ragazzo moro, con una particolare pettinatura. Dopo esserci seduti, la ragazza venne al nostro tavolo.
-Buonasera. Cosa posso portarvi?-
-Buonasera. Penso che vadano bene due tazze di caffè. -rispose Shinohara guardandomi. Annuii.
-Arrivano subito.-
La ragazza si allontanò sorridendo ad entrambi, anche se per un momento guardò il signor Shinohara in un modo strano.
-Immagino di dover iniziare io il discorso...-
-Io volevo prima dirle che non è tenuto a dirmi tutto. Intendo dire che sono molto felice per il fatto che lei mi reputi una brava ragazza, e mi sto davvero affezionando a Juuzou... Però mi sento un po' in colpa... Forse perché lui non è qui e quindi mi sembra di... -
-Sono sicuro che non si arrabbierebbe mai per una cosa come questa, Mitsuha. Capisco cosa vuoi dire, ma in realtà... Voglio dirti delle cose su Juuzou perché voglio proteggerlo. Credo che anche lui si stia affezionando a te, e non era mai capitato prima. Preferisco che tu abbia una reazione adesso...-
-Prima che io faccia soffrire troppo Juuzou. Nel caso lo volessi allontanare da me.-
-Già... -
Sembrava quasi che avesse paura di avermi ferita ammettendolo.
-Ho capito. Non la prendo sul personale, non si preoccupi. -
La sua espressione si rasserenò un pò.
La cameriera arrivò con i nostri caffè. Dopo essersi allontanata, Shinohara cominciò a parlare.
-È stata la CCG a decidere di prenderlo in accademia. -
Fece una pausa di qualche secondo, poi iniziò il vero racconto.
-Trovammo Juuzou in un'arena che veniva usata dai ghoul per fare degli "spettacoli". Quel giorno avevamo fatto irruzione e il nostro compito era salvare gli esseri umani rimasti in vita, e uccidere i ghoul più conosciuti e più forti, tra i quali uno che si faceva chiamare Big Madame, che riuscì a scappare. Juuzou era uno dei suoi scrapper. Doveva uccidere degli umani davanti a questo pubblico di ghoul, per farli divertire... Juuzou è stato cresciuto da Big Madame, che lo considerava il suo animaletto domestico. Gli infliggeva diverse torture, a seconda di quanti "punti" avrebbe fatto nell'arena. Quando era piccolo lo vestiva spesso come una bambina, perché lo preferiva da femmina... Al punto da arrivare a... A castrarlo in modo brutale. Quando lo abbiamo trovato, ci siamo resi conto che aveva delle abilità fisiche fuori dal normale, e anche se aveva comportamenti strani e autolesionisti, e anche se non aveva il minimo concetto di morale, il presidente della CCG ha deciso comunque di metterlo in accademia, senza fare alcun test. In accademia ha avuto... Alcuni problemi a socializzare. Non lo hanno mai trattato con gentilezza, nessuno ha cercato di capirlo o di aiutarlo. Quando è diventato investigatore, lo hanno affidato a me, facendoci diventare partner. Ho cercato, e sto cercando, di insegnargli alcune cose, di farlo vivere in modo normale... Però continua a sostenere di non sentire dolore e non riesce a comprendere lo stato d'animo altrui... Io gli voglio bene, e sto cercando di fare il possibile per aiutarlo. Lo considero soltanto un'altra vittima di questa guerra tra esseri umani e ghoul. -
Non riuscivo a dire una parola. Avevo ascoltato il suo discorso senza fiatare. Non mi sembrava possibile una cosa del genere. Un ragazzo così dolce e puro, con un sorriso così gentile, non poteva aver avuto quel passato. Non volevo crederci. Non meritava tutto quel dolore, tutta quella sofferenza. Perché proprio lui? Aveva bisogno di amore. Meritava molto di più. Lo avevo sempre ritenuto speciale, anche se non lo conoscevo molto bene. In quel momento ripensai ai discorsi fatti con Juuzou e con Rin. "Ecco cos'era quella sensazione che avevo... "
-Se dopo quello che ti ho detto vorrai... Allontanarti da lui... Lo capirò. -
-Non ho la minima intenzione di allontanarmi da Juuzou. Dopo aver saputo tutto...-
Mi fermai un secondo, stavo rischiando di piangere davanti a lui.
-Dopo tutto questo... farò quello che posso per stargli vicino e per renderlo felice. Mi dispiace così tanto... -
-Davvero? -
Gli occhi di Shinohara si illuminarono. Annuii.
- E sono davvero felice che Juuzou abbia trovato una persona come lei. Non tutti avrebbero avuto il coraggio e la bontà di andare oltre le apparenze. -
-Ti ringrazio, Mitsuha. Adesso sarà meglio bere questo caffè, prima che si raffreddi. Non parliamo più di cose tristi. -
-Ha ragione. - dissi strofinandomi gli occhi e sorridendo.
Quel caffè era veramente squisito.
Shinohara mi disse che Juuzou in quel momento era quasi sicuramente allo zoo, a disegnare qualche giraffa, e che non gli aveva detto nulla. Juuzou aveva chiesto di me in quei giorni, e la cosa mi rese immensamente felice. Diedi il mio numero a Shinohara, nel caso fosse servito qualcosa. Mi riaccompagnò in accademia verso le sei e mezza; dopo esserci di nuovo ringraziati a vicenda, ci salutammo. Mentre entravo nella mia stanza mi rivenne in mente il nome di quella grandissima stronza.
"Big Madame. Spero davvero di riuscire a vederla morta un giorno. Ancora meglio se la uccidessi io... Potrebbe accadere in fondo... Prenderei la mia quinque e la trapasserei da parte a parte, più volte, finché non muore. Quella grandissima..."
Fermai i miei pensieri quando, aprendo la porta della mia stanza, non trovai Rin.
"Che strano... Dove sarà andata? Volevo sfogare un pò la mia rabbia parlando con lei... Beh, la aspetterò."Dopo un'ora non avevo ancora avuto notizie di Rin. Decisi di chiamare Tesshy, per chiedergli se sapeva qualcosa.
-Pronto? -
-Ciao, Tesshy. Scusa, per caso sai dove è Rin? Ha lasciato il telefono qui e non mi ha detto niente... -
-Non lo so, ma penso che sia da qualche parte con Makoto. Anche lui non c'è. -
-Hai provato a chiamarlo? -
-Sì, ma non risponde. Se ho loro notizie ti faccio sapere, comunque non preoccuparti.-
-Va bene, grazie. Ciao.-
-Ciao.-
"Hai capito Rin... Zitta zitta... "
Dopo qualche minuto mi squillò il telefono. Era Makoto.
-Makoto? -
-Mitsuha, sono io. -
Era Rin.
-Che state facendo?-
-Niente, stavamo solo passando del tempo insieme. -
-Potevi avvisarmi... Comunque, non fa niente. -
-Senti... Dovrei chiederti una cosa... -
-Dimmi. -
-Puoi dormire da sola stasera? -
-Perché?! Che avete intenzione di fare?!-
-Non pensare male! Non vogliamo fare niente di strano! Vogliamo solo dormire insieme... -
-Fammi capire. Vi siete messi insieme? -
Silenzio.
-Rin?! -
-Sì, okay? Ci siamo messi insieme! Ora che è il mio fidanzato ci posso dormire insieme? -
-Non ti arrabbiare! Sono contenta per voi! Finalmente! Vedete di non affrettare i tempi però... -
-Riuscirai a dormire da sola? -
-Ci provo, non preoccuparti. In fondo, mi dovrò abituare a stare da sola di notte ogni tanto... -
-Va bene... Grazie! Ti voglio tanto bene!-
-Lo so... Anche io... Dì a Makoto di tenere giù le mani! -dissi ridendo.
-Sì, sì! Ciao, ciao! -
-Ciao, ciao! -ripetei, sempre ridendo.Verso le nove bussarono alla porta. "Che Rin abbia cambiato idea? "
Aprii la porta e rimasi felicemente sorpresa. Era Juuzou.
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Un angelo coi coltelli
Fiksi PenggemarJuuzou x oc Juuzou ha 19 anni, è un investigatore di ghoul con una personalità fuori dall'ordinario e con un passato complicato. Mitsuha è una ragazza di quasi 17 anni che frequenta l'Accademia per diventare investigatore. Anche lei ha un passato c...