È arrivato un altro lunedì. Un solito lunedì di lavoro.
Io e Juuzou siamo in ufficio. Lui è seduto su una delle scrivanie e sta leggendo alcuni documenti su cui è stata riportata la testimonianza di una ragazza che è stata attaccata da un ghoul ricercato dalla nostra squadra. Io sono al computer e sto trascrivendo le scoperte fatte nelle ultime indagini sul posto.
-Mitsuha. -
-Mh, che c'è? -
"Sta per dirmi che ha fame o che si sta annoiando. O entrambe."
-Ho fame. E mi sto annoiando.-
"Che novità"
-Pensavo volessi chiudere questo caso velocemente. E poi lo sai che non dobbiamo trascurare i nostri doveri.- dico rivolgendogli uno sguardo severo tra un tic e un tac della tastiera.
-Non fare la maestrina! Non sto dicendo che non voglio lavorare, dico solo che lavorare in ufficio è noioso.- dice lui, fingendo di essere arrabbiato per quello che ho detto.
-Lo so... Anche io preferisco di gran lunga andare sul posto e uccidere qualche ghoul.- dico allontanando la sedia dalla scrivania e stiracchiandomi.
-Appunto. Vedi che ho ragione.-dice sfoggiando uno di quei suoi sorrisi da birbantello.
Mi scappa una piccola risata. So dove vuole andare a parare.
-Pausa snack? -dico sorridendo compiaciuta. Anche a me piacerebbe mangiare qualcosa e fare una breve pausa.
-Pausa snack sia! -dice lui trionfante, scendendo con un balzo dalla scrivania e agitando i pugni.
-Ho voglia di budino.-dice aspettando che io mi alzi.
-Andiamo a cercare Hanbee così te ne dà uno?-dico alzandomi.
-Hanbee arrivo.-dice avvicinandosi alla porta.Hanbee è un santo. Un ragazzo un pò inquietante con i capelli lunghi, alto come una pertica. Aveva dei problemi nel combattimento fino a un pò di tempo fa. La paura lo divorava quando si trovava davanti un ghoul. Ma grazie a Juuzou ha superato questa paura, ed ora è un bravo investigatore. Vuole bene a Juuzou e cerca di fare il possibile per prendersi cura del suo capo. Per questo lo adoro.
Juuzou apre la porta del nostro ufficio, mette un piede fuori dalla porta, si gira a sinistra e si blocca di colpo. Mi sembra che stia osservando qualcosa, o qualcuno. Fa una sorta di smorfia e sbuffa leggermente, come se fosse scocciato. Mi rispinge in ufficio e chiude la porta alle sue spalle.
-Che c'è? -dico confusa.
Non risponde.
Lo supero e apro la porta.
-Aspetta- mi dice mentre tiro giù la maniglia.
Mi giro a sinistra e a due metri da me c'è un ragazzo di mia conoscenza.
Sta guardando l'ufficio prima del nostro dalla soglia della porta, come se cercasse qualcuno. Si gira e mi nota.
-Tesshy- lo chiamo io sorpresa.
-Mitsuha!- dice, praticamente venendomi addosso e abbracciandomi.
"Strano. Non è una reazione tipica di Tesshy. È sempre tranquillo e composto. Di solito non esprime le sue emozioni e, se lo fa, non così esplicitamente",penso mentre cerco di ricambiare l'abbraccio cercando di nascondere il mio stupore.
-Ciao anche a te! -dico ridendo.
Mi lascia andare e ci guardiamo da capo a piedi entrambi.
Non è cambiato per niente negli ultimi mesi.
Capelli corti un pò sbarazzini di colore castano scuro, occhi ancora più scuri e intensi come li ricordavo.
Sempre venti centimetri più alto di me.
-Come stai? Non sei cambiata affatto.-mi dice sorridendo. Per un attimo mi sembra di vedere i suoi occhi luccicare di gioia mentre mi osserva.
"Saranno queste luci del corridoio"
-Neanche tu sei cambiato. Sto bene. E tu? -chiedo ricambiando il sorriso.
-Bene. Sempre uguale.-
Solo a quel punto sembra notare veramente la presenza di Juuzou.
Mi allontano un pò da Tesshy, in modo che possano vedersi bene.
-Ciao Juuzou- dice Tesshy porgendogli la mano e sorridendo.
-Ciao- dice Juuzou stringendogliela.
Il suo volto è privo di emozioni in questo momento.
Per un attimo si respira un'aria un pò tesa, ma non ci faccio troppo caso.
"Sarà una mia impressione"
-Io vado a prendermi quel budino.-dice Juuzou sciogliendo la stretta di mano e avviandosi.
-Budino? Davvero?-ripete Tesshy con tono di rimprovero e una smorfia divertita.
Sembra quasi che si stia prendendo gioco di Juuzou.
E dall'espressione di quest'ultimo, è chiaro che l'ha capito anche lui.
Lancio a Tesshy una breve occhiataccia.
-Aspettami Juuzou, vengo con te. Un secondo e andiamo.-
Juuzou annuisce, ma si allontana ancora un pò.
-Lo sai che non è un bambino, vero? -mi dice Tesshy abbassando la voce.
-Lo sai che mi dà fastidio se fai così. Non trattarlo come uno stupido. Non lo è.-
-Okay, scusa. Non prendertela, non ho detto niente di che.-
-Non me la sono presa.-
Mi guarda e corruga la fronte, come a dire 'ah no?'
-Smettila, non sono arrabbiata con te.-gli dico dandogli un leggero pugno sul braccio.
-Meglio così.-dice sorridendo.
-Ci sentiamo o ci vediamo più tardi.-dico io.
-Potremmo vederci a cena.-
-A cena? Stasera?-
-Sì,così... -
-Mitsuha, muoviti!-lo interrompe Juuzou.
-Arrivo!-gli rispondo.
-Ti faccio sapere più tardi, okay?-dico rivolgendomi a Tesshy.
-Okay, a dopo.-
-Ciao Tesshy. -dico allontanandomi.
Raggiungo Juuzou. È ancora scocciato.
-Non farci caso. Non lo fa apposta.-gli dico dopo aver fatto qualche passo in silenzio, aggrappandomi al suo braccio sinistro.
-Non me ne importa nulla di quello che pensa di me o che mi dice.- dice con le mani nelle tasche dei pantaloni.
-Allora cosa c'è? -
-Il modo in cui ti parla. Come ti guarda. Mi dà fastidio. Lo fa in modo strano.-
-Lo fa come un amico.-
Si gira a guardarmi.
-Sono sicuro che non lo fa come lo farebbe un semplice amico.-
Juuzou ha un'espressione imbronciata. Sorrido istintivamente. Cerco di trattenermi, ma non riesco a smettere.
-Perché sorridi adesso?-dice con un'espressione più rilassata.
-Perché sei geloso. E non era mai successo prima.-dico senza smettere di sorridere. Giurerei di essere diventata rossa nel dirlo.
-Geloso?-chiede perplesso, inclinando leggermente la testa.
-E la cosa ti rende felice?-mi chiede, guardandomi in faccia.
-Sì che mi rende felice! Significa che hai paura di perdermi.-dico con un tono più dolce di quanto avessi previsto.
È da un pò che non ci diciamo cose così dolci, o che parliamo dei nostri sentimenti o della nostra relazione. Questa sensazione è una piccola novità per entrambi.
Juuzou arrosisce.
"Che carino che è!Per una volta sono riuscita a metterlo in imbarazzo... Che soddisfazione!"
Non dice nulla,mette le mani nelle tasche dei pantaloni.. Mi stringo di più al suo braccio.
"Il suo budino lo farà riprendere."Sono quasi le otto di sera. In ufficio in questo momento ci siamo io, Juuzou, Hanbee, Akira, e Haise, giovane ragazzo a capo della nuova squadra di sperimentazione chiamata Quinx Squad. Conosco Haise da poco tempo, ma è un ragazzo molto gentile e educato.
Sembrerà strano, ma per una volta mi trovo in compagnia di persone che adoro, anche se non si chiamano tutte Juuzou Suzuya.
La nostra squadra e quella di Haise avevano come obiettivo due ghoul differenti, però, avendo scoperto che questi ultimi sono collegati, abbiamo deciso di lavorare e ragionare insieme rendendolo un unico caso. Akira ci sta dando una mano, anche se non è obbligata a farlo.
Ho sbadigliato diverse volte, sono stanchissima, ho fame e devo fare pipì. Non potendo mettermi a dormire,e non avendo cibo a disposizione, decido di risolvere almeno un problema.
-Scusatemi, vado un attimo in bagno.-dico alzandomi e andando verso la porta.
Qualche istante dopo aver chiuso la porta, la sento riaprirsi.
-Hai sonno, vero? -mi chiede Juuzou dopo aver chiuso la porta.
-È così evidente?-dico stropicciandomi un occhio.
-Abbastanza... Vuoi andare a casa?-
-Adesso?-
-Io ti raggiungo quando abbiamo finito.-
-No no, resto qui. Tanto è presto per dormire.-
-Però a casa potresti mangiare.-
-Rimango qui lo stesso. Anche tu avrai fame e sarai stanco.-
-Ho fatto un pisolino prima....E poi io sono il capo. Devo rimanere.-
-Ecco perché sei ancora in piedi...- dico ridendo.
-Ma sto bene, davvero. Tanto dovremmo aver quasi finito, no?- continuo io.
-Sì, penso di sì.-
-Grazie per avermelo chiesto.-gli dico dandogli un bacio sulla guancia. Mi risponde con un sorriso.
Lui torna dentro e io mi avvio verso il bagno.Solo in quel momento, mentre sono seduta sulla tazza, mi torna in mente la conversazione con Tesshy, e più precisamente di quando mi ha chiesto di cenare insieme.
Strano il cervello.
O almeno il mio.
Finisco di fare quello che sto facendo, esco dal bagno e controllo il telefono, che avevo lasciato in modalità silenzioso. Ci sono tre chiamate e un messaggio, tutti di Tesshy.
Il messaggio dice
"Ciao Mitsuha. Ho provato a chiamarti ma non rispondi. Ho chiesto in giro per gli uffici prima di uscire e mi hanno detto che stavi ancora lavorando. Per questa volta ti perdono, visto che ti sei scordata di me perché avevi cose importanti da fare, contenta? Però adesso sei obbligata a venire a cena con me. Non accetto rifiuti. Fammi sapere solo quando sei libera ;) "Non posso fare a meno di sorridere. È stato gentile e non si è neanche arrabbiato per come l'ho trattato oggi.
"Adesso come glielo dico a Juuzou che devo andare a cena fuori, con Tesshy, solo lui e io?! "
Rispondo al messaggio di Tesshy."Ciao Tesshy. Scusami, scusami, scusami! Lo ammetto, mi sono scordata... Però è vero che sto lavorando! Cercherò di farmi perdonare! :)"
Autrice:
Signori e signore,sono tornata!
Come sempre vi invito a fare quelle cose noiose tipo commentare,mettere una stellina,dire ai parenti che avete letto questa ff e bla bla bla.
E come sempre ringrazio tutti quelli che stanno seguendo la storia!
Alla prossima ragazzi!(Ho scritto una one-shot sulla coppia Nezumi x Shion di No.6; se vi fa piacere passate a leggere ;) )
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Un angelo coi coltelli
Fiksi PenggemarJuuzou x oc Juuzou ha 19 anni, è un investigatore di ghoul con una personalità fuori dall'ordinario e con un passato complicato. Mitsuha è una ragazza di quasi 17 anni che frequenta l'Accademia per diventare investigatore. Anche lei ha un passato c...