-Buonasera.- dico salendo in macchina.
-'Sera.- dice lui sorridendo.
-Come siamo belle.- dice osservandomi.
-Grazie. Anche tu non stai male.- dico sorridendo.
-Lo prendo come un complimento.-
Trascorriamo la serata a chiacchierare tranquillamente di ogni cosa che ci viene in mente. Il lavoro, i colleghi, alcuni nostri combattimenti con dei ghoul, le nostre nuove e vecchie abitudini,i giorni passati insieme in accademia. Mi trattengo dal menzionare continuamente Juuzou nella conversazione, perché potrebbe irritarlo, ma più di una volta lo nomino senza pensarci. Fa parte della mia vita più di chiunque altro, è inevitabile che io ne voglia parlare.
Finito di mangiare, usciamo dal ristorante e torniamo verso la macchina,che abbiamo parcheggiato un pò lontano.
Per un attimo ho pensato che Juuzou avesse ragione, ma Tesshy si sta comportando solo come un amico. Da quando sono salita in macchina sono tentata dal chiedergli se ha parlato con Juuzou e, se l'ha fatto, cosa gli ha detto.Tesshy sta parlando di qualcosa, ma non lo sto più ascoltando.
Mi è tornata in mente una cosa.
Un paio di giorni fa Akira è venuta a chiedermi qualcosa mentre stavo lavorando, ma ero distratta e le ho risposto dicendo "va tutto bene", anche se non sapevo di cosa stesse parlando esattamente.
Cerco di ricordare le sue parole e di rimettere insieme i pezzi, ma è inutile.
Ricordo solo che c'era di mezzo Juuzou.
La voce di Tesshy mi riporta alla realtà.
-Non posso credere che stiano ancora insieme...Voglio dire, in accademia tifavo per loro, ma non credevo sarebbero durati così a lungo...-
Capisco che sta parlando di Rin e Makoto.
-Neanche io me lo sarei aspettata, però sono contenta per loro.-
-Anche io.-
Non si è reso conto della mia distrazione.
In questa strada non c'è nessuno, ci stiamo avvicinando alla macchina.
Ad un tratto Tesshy si ferma. Mi giro a guardarlo e aspetto che dica qualcosa.
-Non ti mancano i giorni in accademia?- dice rimanendo fermo.
-Beh...forse un po' sì. Stavamo sempre insieme noi quattro. Però non avevo ancora incontrato Juuzou...quindi non so se tornerei indietro...-
-La smetti?- dice irritato.
-Di fare cosa?-
-Di parlare del ragazzino. Lo metti in mezzo anche quando non c'entra nulla.-
-"Del ragazzino"?! Stai scherzando?!-
-No.-
-Cos'ha che non va?-dico alzando il tono di voce.
Si mette a ridere.
-Cos'ha che va, vorrai dire.-
-Tu non lo conosci. Non sai niente di lui. Non azzardarti a parlarne in quel modo. Altrimenti puoi scordarti la mia amicizia.-
Rimane immobile qualche secondo, riflettendo sulle mie parole. Mi guarda in faccia come a chiedermi se quello che ho detto è vero. Aspetta che io mi rimangi la parola, ma sa che non lo farei mai. Mi conosce almeno un pò.
-Non ho proprio speranze contro di lui, eh? Io non ti piaccio abbastanza?- mi chiede.
Lo guardo perplessa.
-Che stai dicendo?- dico io.
In un lampo si avvicina, mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
Lo spingo all'istante, inorridita per tutto quello che sta facendo.
-Smettila! Che cazzo ti prende?!- urlo pulendomi la bocca con la mano.
Sembra deluso e arrabbiato, ma pentito allo stesso tempo.
-Che ti ha detto?!Cosa si è inventato?!- dice quasi urlando.
-Ma di che stai parlando?-
La mia mente è come attraversata da un flash.
In quel momento capisco. Ricordo cosa era venuta a dirmi Akira.
"Ho visto un ragazzo alto che parlava con Juuzou, non l'ho mai visto prima. Non so cosa gli abbia detto, sembrava tranquillo e gentile, ma Juuzou era comunque molto scosso. Sei sicura che vada tutto bene?"
Ecco cosa mi ha detto.
-Hai parlato con lui. Cosa gli hai detto?! Cosa gli hai detto per farlo spaventare così tanto?!-
-Non volevo spaventarlo! L'ho solo avvisato...-
-È stato giorni a chiedermi se mi ero stancata di lui e se preferivo te a lui.-
-Gli ho detto che...che non era adatto a stare con te, che tu meriti di più, che prima o poi ti stancherai di lui e che avrei fatto di tutto per aprirti gli occhi e portati via da lui.-
Guarda a terra perché non ha il coraggio di guardarmi in faccia.
Non so cosa dire.
Non ho parole.
Sono solo inorridita dal ragazzo che mi sta davanti, che non riconosco.
-Mi dispiace, mi dispiace tanto. Credevo davvero che tu fossi rimasta con lui solo perché ti faceva tenerezza...Mi sei mancata così tanto, e sapere che eri con lui...Ho pensato che saresti stata più felice con me, che lui non può darti nulla, così com'è...-
La rabbia trattenuta fino a quel momento, esplode.
-Lui non è come me, o come te! È diverso da tutti quelli che conosciamo! È stato cresciuto da un ghoul e per anni ha conosciuto solo violenza, eppure sorride, ride, sa essere dolce e gentile, e vuole bene alle persone! Mi vuole bene e cerca sempre di proteggermi! E io lo amo esattamente così com'è!-
Sento di essermi liberata da un peso enorme. Finalmente l'ho detto.
-Sì, hai sentito bene. E anche se ho capito che quello che hai detto e fatto lo hai fatto per me, non posso perdonarti così su due piedi. Avresti dovuto capire parecchio tempo fa che contro di lui non può vincere nessuno. Per me.-
-Mi dispiace così tanto...Mi sono comportato come una persona orribile e l'ho giudicato senza conoscerlo. Spero che potrai perdonarmi....chiederò scusa anche a lui. Non credevo ci tenesse così tanto a te.-
-Non rivolgergli più la parola.-
-Voglio scusarmi.-
-Non stasera.- dico con tono che non ammette repliche.
Riprendiamo a camminare. È calato il silenzio.
-Io torno a piedi.-gli dico prima che salga in macchina.
-Non ti parlerò per tutto il viaggio, ma sali in macchina. È pericoloso.- mi dice, pregandomi con lo sguardo.
-La strada è breve, non mi succederà niente. Grazie per la cena.-
Mi allontano e dopo qualche passo sento Tesshy che mi chiama.
Non mi giro.
Sale in macchina e parte.Mentre cammino rifletto.
"Ora è tutto chiaro. Tesshy voleva stare con me e voleva che io fossi felice con lui. Voleva proteggermi. Non sapendo nulla sul passato di Juuzou, credeva fosse un tipo strano e ha cercato di fargli il lavaggio del cervello. Anche se ha detto che voleva solo 'avvisarlo', Juuzou ha preso le sue parole seriamente e si è spaventato, credendo che quelli fossero i miei veri sentimenti e che lo avrei abbandonato per Tesshy. Non mi ha detto nulla perché voleva che scegliessi io tra i due, senza essere condizionata. Dovrei essere ancora arrabbiata, ma non posso. Entrambi volevano solo che io fossi felice. Però Tesshy ha fatto un grosso errore, spero l'abbia capito. Non credevo che si sarebbe preso una cotta per me proprio dopo l'accademia...Dovrò spiegare tutto a Juuzou per bene..."
I miei pensieri vengono interrotti di colpo.
Un lampione sembra essersi fulminato. Mi lascio scappare un urletto di stupore, colta di sorpresa. Mi guardo intorno, ma non vedo nessuno.
Improvvisamente mi sento osservata.
Continuo a camminare e mi fermo sotto la luce del lampione seguente. Sento altri rumori, ma anche questo lampione si spegne di colpo. Alzo la gonna del vestito per prendere un coltello.
Non sarà una cosa da fare ad una cena con un amico, ma ho voluto essere prudente, così ho messo dei porta coltelli intorno alle cosce, sopra le calze. Il vestito era abbastanza lungo da coprire i coltelli, così li ho lasciati lì.
E forse ho fatto bene.
Sento una forte ventata sul viso e un attimo dopo qualcosa mi viene addosso e mi lancia con forza dall'altro lato della strada, sotto la luce. Non c'è nessuno in giro. Vedo una sagoma nera che si avvicina sotto la luce.
È un ghoul con un kagune di tipo koukaku. Lancio il coltello da seduta con tutta la forza che ho e lo centro esattamente dove volevo: nell'occhio destro.
Il ghoul comincia a contorciersi dal dolore.
È un maschio di circa trent'anni, molto magro. Non sembra per niente in forma. Provo ad alzarmi ma non ci riesco. Un forte dolore alla schiena blocca ogni mio movimento. Il ghoul tenta di avvicinarsi a me, ma una figura mi si para davanti. Mi dà le spalle ma, anche se non mi sembra vero, so benissimo chi è.Autrice:
Sono tornata ragazzi!
Vi lascio quella foto troppo aaaawwwww :3
Al prossimo capitolo!
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Un angelo coi coltelli
FanfictionJuuzou x oc Juuzou ha 19 anni, è un investigatore di ghoul con una personalità fuori dall'ordinario e con un passato complicato. Mitsuha è una ragazza di quasi 17 anni che frequenta l'Accademia per diventare investigatore. Anche lei ha un passato c...