Addestramento

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Passai tutta la settimana in attesa di rivedere Juuzou.
Era arrivato finalmente mercoledì, il giorno della prima lezione pratica di Shinohara. Apparte questo, non sapevamo nulla. Eravamo tutti curiosi, ma non sapendo bene cosa ci aspettasse, avevamo anche un pò di timore. Per quanto mi riguarda, l'idea di impugnare qualche arma, mi faceva salire un pizzico di adrenalina. Ci avevano raccomandato di vestirci in modo comodo e abbastanza leggero.
Dovevamo esercitarci in una sorta di palestra, molto grande. Da una parte c'erano attrezzi tradizionali, comuni in tutte le palestre, dall'altra c'erano dei fucili, dei coltelli e delle valige, contenenti ovviamente delle quinque. C'era inoltre una stanza chiusa a vetri, che immaginai servisse per le simulazioni. Il signor Shinohara era in piedi al centro della palestra, e seduto su un macchinario per fare i pesi c'era Juuzou, che faceva oscillare le gambe. Ci avvicinammo tutti al nostro professore. Quando Juuzou mi vide mi salutò agitando la mano, risposi al saluto facendo lo stesso e sorridendogli.
-Buongiorno, ragazzi.-
-Buongiorno, professore.-
Diede una breve occhiata a tutti, evidentemente per vedere se eravamo vestiti in modo adeguato.
-Come potete vedere, avrete diversi esercizi da fare. Dovrete fare tutti gli esercizi almeno una volta. Quando avrete capito qual è la vostra specialità e quali sono le cose sulla quale volete esercitarvi di più, potrete scegliere voi cosa fare. Vi dividerete in due gruppi e vi alternerete. Il primo gruppo comincerà da qui.- disse indicando la stanza chiusa.
-Questi vetri sono fatti in modo che chi si trova all'interno non possa vedere all'esterno. In questo modo non vi distrarrete. Verranno lanciati dei laser verso di voi e per adesso dovete pensare solo a schivarli. Ovviamente è tutta una simulazione, quindi se un laser vi colpirà non vi succederà assolutamente nulla. Sarà il computer a contare quanti laser avete schivato e quanti no. Adesso vi farò vedere come funziona.-
Shinohara fece segno a Juuzou di alzarsi, che subito dopo entrò nella stanza chiusa. Shinohara si mise un piccolo microfono vicino alla bocca e toccò alcuni tasti del computer.
-Juuzou dimmi quando sei pronto.-
-Vada, signor Shinohara!- rispose Juuzou dall'interno.
-Il test dura un paio di minuti. Il vostro non sarà così complesso, ma è solo per farvi capire dove potrete arrivare.-
-Via.- disse al microfono, per far capire a Juuzou che si cominciava. Credevo che i laser sarebbero partiti solo da davanti, invece venivano sparati da tutte le direzioni. Juuzou era velocissimo. Saltava, faceva capriole, faceva salti che non sapevo neanche come chiamare. Li stava schivando tutti. E sembrava divertito. Era davvero bravissimo.
"Certo che... è quasi... figo. No,no,no,no, ma che cavolo dico?!" pensai, mentre lo guardavo sbalordita. Mi girai un attimo e vidi tutti i miei compagni a bocca aperta. Dopo un paio di minuti i laser finirono e una voce robotica disse "simulazione completata".
Quando Juuzou uscì dalla stanza battemmo tutti le mani. Guardò tutti perplesso.
-Sei bravissimo!- mimai con la bocca quando incrociò il mio sguardo. A quel punto sorrise.
-Il secondo gruppo comincerà da qui. Potete decidere voi se provare prima con i coltelli o con i fucili. Avrete davanti a voi tre sagome con dei cerchi disegnati all'interno. Per quanto riguarda i fucili, avete a disposizione sei colpi. I coltelli sono di due tipi, tre coltelli per ogni tipo. Questi sono più piccoli, e quindi più leggeri.-disse prendendone uno in mano per mostrarcelo.
-Però almeno per oggi, dovete provarli entrambi.-
-E le quinque?- chiese un mio compagno.
-Per oggi è meglio lasciar stare le quinque.- disse Shinohara ridendo.
-Quindi ricapitolando: una sagoma i fucili, l'altra sagoma i coltelli, e per la terza potete decidere voi cosa riusare. So che avete già maneggiato queste armi qualche volta, ma mi raccomando. Siate sempre prudenti.-
-Ora vi farò una piccola dimostrazione coi fucili, poi Juuzou la farà coi coltelli.-
C'era una distanza di circa sei metri tra le sagome e il punto in cui dovevamo sparare e lanciare noi. Ovviamente Shinohara centrò tutti i punti al primo colpo, da una distanza maggiore.
Era il turno di Juuzou. Prese tre coltelli in una mano e tre nell'altra. Li lanciò in aria e prima che me ne rendessi conto li lanciò velocissimo uno dietro l'altro. Non riuscii a capire come, ma andarono tutti a segno, nei punti giusti. Aveva lanciato dallo stesso punto in cui si era messo Shinohara. Si spostò verso destra, davanti all'altra sagoma. In un battito di ciglia ripeté le mosse, con il medesimo risultato. Applaudimmo di nuovo tutti. "È inutile negarlo... Lo trovo anche figo, oltre che dolce. E letale... Ora capisco perché è un investigatore, anche se dall'aspetto non si direbbe...Quindi si può essere dolci e letali allo stesso tempo... Come è carino!", pensai mentre si girava verso Shinohara, mettendo in mostra il suo solito sorriso. Shinohara ricambiò. Sembrava orgoglioso di lui, anche se aveva una strana espressione, che non riuscii a decifrare. "Chissà cosa lega questi due... Saranno parenti?"
-Adesso tocca a voi. Potete cominciare.-
Ci divise in due gruppi e cominciammo gli esercizi. Rin, Makoto e Tesshy erano tutti nell'altro gruppo. Non mi importava più di tanto, in fondo eravamo lí per esercitarci, non per chiacchierare. Io ero nel primo gruppo. Guardando Juuzou l'esercizio coi laser era sembrato abbastanza semplice, invece era tutto il contrario. Più che a schivarli, facevo difficoltà a vederli. Quando uscii dalla sala diedi un'occhiata al risultato sul computer. Ne avevo schivati più della metà. "Per essere la prima volta, mi basta e avanza come risultato. "
Osservai un po' tutti. Alcuni se la cavavano bene, altri facevano molta fatica. I gruppi si scambiarono. Fui una dei primi a provare. Con i fucili andai abbastanza bene. I primi due colpi mi servirono per regolarmi e capire a che altezza dovessi colpire, quindi andarono molto lontani dai punti da colpire. Altri tre ci andarono vicino. Riuscii a centrare, con l'ultimo colpo, il punto che si trovava sulla testa. Mi spostai davanti all'altra sagoma. Iniziai con i coltelli più leggeri. Il primo mancò del tutto la sagoma. Il secondo la colpì di striscio, nel punto che simboleggiava il collo. Il terzo centrò il punto al centro del collo. Passai a quelli un pò più grandi. Il primo si conficcò sulla gamba sinistra, all'altezza del ginocchio. Lanciai il secondo più in alto, che centrò il punto al centro della stomaco. L'ultimo coltello non andò a segno. Per la terza sagoma decisi di riprovare coi coltelli grandi. Due andarono a segno, senza però colpire un punto segnato sulla sagoma, e il terzo no. Avevo osservato Rin, Makoto e Tesshy, appena avevo potuto. Rin era molto brava a schivare, Makoto se la cavava molto bene coi fucili, Tesshy andò discretamente in tutti e tre gli esercizi, senza eccellere in qualcosa in particolare. Quando tutti ebbero finito, Shinohara ci fece i complimenti e ci congedò. Stavo per uscire, quando una voce mi chiamò.
-Ehi, Mitsuhaaaa!-
Mi voltai.
-Juuzou!-
-Sei stata brava!-
-Ti ringrazio... Tu sei stato strepitoso! Sei bravissimo coi coltelli!-
-Grazie! Un giorno magari li lanceremo insieme!- disse sorridendo.
-Già...Può essere...- dissi sorridendo a mia volta.
-Ci vediamo alla prossima lezione allora. -
-Certo!-
Mentre uscii ripensai a quello che mi aveva detto.
"Dovrei intenderla come una cosa bella... In fondo vuol dire che vuole fare qualcosa insieme a me...È già tanto! Certo che... Solo lui poteva dirmi una cosa del genere. È proprio unico...", pensai ridendo da sola.

Un angelo coi coltelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora