"Grazie"

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Brom inspirò a fondo l'aria che si respirava all'esterno di casa West. Aveva sentito qualcosa di strano, come si ci fosse un buco di malinconia...l'aria stessa era pesante e densa, piena di sentimenti negativi. :- Fermati- disse a Josh prendendolo per un braccio- è successo qualcosa- :- Cosa senti?- gli chiese quello facendo saettare lo sguardo dalla porta di casa dei due alpha a l'amico:- Non lo so, ma niente di buono- rispose Brom seriamente. Ginger si avvicinò alla porta e bussò con cautela. Inizialmente nessuno sembrò rispondere alla loro richiesta di entrare, ma dopo qualche minuto sulla soglia comparve Rachel. La bella lupa dal manto argentato aveva due profonde occhiaie, le guance solcate e i capelli scompigliati; quasi non si accorse di chi aveva davanti:- Non è un buon momento- rispose semplicemente chiudendo la porta:- Rachel asp...- provò a protestare Ginger, ma la ragazza aveva già chiuso. Josh alzò lo sguardo sulla finestra aperta del piano superiore e si sforzò di percepire che cosa stesse succedendo all'interno della casa, sorprendendosi di riuscirci.


:- Chi era?- chiese Victoria. La voce della ragazza sembrava stanca, affaticata, come se non parlasse da troppo tempo o no avesse mai smesso di farlo:- Ginger, Josh e Brom- rispose Rachel- li ho mandati via- aggiunse:- No- disse semplicemente una terza voce. Era rauca, femminile, ma graffiata, spezzata- sono ancora qui- aggiunse con un ansito. Sembrava... Non poteva essere Corinna quella che aveva parlato. Non poteva essere il lupo della nebbia con la forza di uragano e la determinazione di un esercito. Non poteva essere quella l'alpha del branco che conoscevano. Ginger notò lo sguardo sconvolto della propria guida, ma non fece domande, non ne ebbe il tempo.

:-Chi si rivede- disse una voce alle loro spalle: Darren era in piedi con le mani nelle tasche dei pantaloni e un sorriso forzato stampato in faccia, ma anche lui sembrava distrutto dalla stanchezza. I tre vampiri non ebbero bisogno di guardarsi o parlarsi per mettersi d'accordo sul da farsi e Brom si fece avanti:- Che cosa sta succedendo Darren?-. Il lupo sorrise scuotendo la testa:- Niente, se non consideriamo che Bruce ha perso una gamba e Corinna un bambino-. Una sfilettata arrivò al cuore di ghiaccio dei tre vampiri come se avesse smesso di battere per la prima volta:- Cosa...- :- Dei cacciatori hanno attacato me e Bruce nella riserva- Darren interruppe Josh- Nathan, Cory e Ren sono arrivati in nostro aiuto. Bruce si è preso la pallottola che mi sarei dovuto prendere io per Ren e Corinna ha fatto lo stesso per Nat, ma non sapeva di essere incinta, nonostante il suo comportamento fosse stato più aggressivo negli ultimi tempi ed il nostro inconsapevolmente più protettivo nei suoi confronti- spiegò- non avevamo capito perchè, ma quando i veterinari ci hanno curato sotto forma di lupi, abbiamo capito. Da allora è cambiato tutto, ci parliamo a malapena- concluse. Ginger si passò le mani sugli occhi:- Xander?- :- Sono giorni che è nella foresta con Wayli, lo stesso vale per Ren...lo vado a trovare tutti i giorni ai piedi delle cascate- :- Corinna?- chiese Brom:- Non è mai da sola. Il preside Taste ci ha detto di tenerla d'occhio per evitare che...- non finì la frase perchè non ne aveva il coraggio, ma tutti e tre capirono:- Che si uccida- concluse Josh. Darren annuì:- Sono venuto a dare il cambio a Vicky e Rachel- :- Nathan?- chiese ancora Brom. Con il passare del tempo aveva imparato a capire il legame che teneva uniti un alpha e un beta, e se Corinna si trovava in quelle condizioni, Nathan non doveva stare certo meglio. Il beta di Renyer West annuì:- Anche lui è sempre con qualcuno. Se uno dei due...se uno dei due decidesse di farla finita, beh...lo farebbe anche l'altro. Non li facciamo stare insieme e ci dividiamo i turni per aiutarli- concluse il moro passando loro davanti e aprendo la porta- non credo sia un buon...- si interruppe- come non detto- si corresse accennando un sorriso- venite-. Era palese che Corinna gli avesse detto qualcosa telepaticamente, perciò i tre lo seguirono all'interno della casa.  

La casa era anche polverosa, l'aria viziata. Rachel scese le scale e lasciò un veloce bacio a Darren ed uscì di casa, seguita subito da Victoria, quasi irriconoscibile sotto una cascata di riccioli marroni, che però regalò un debole sorriso ai vampiri. Darren proseguì su per le scale, invitando i tre a seguirlo. Victoria fermò Brom prendendolo per un braccio:- Aiutala controllando le sue emozioni...attutiscile il dolore- gli disse velocemente, prima che gli altri si potessero ccorgere di qualcosa. Gli lasciò il braccio solo una volta che il vampiro pluricentenario ebbe annuito e si precipitò fuori.

La prima cosa che notarono quando entrerono nella stanza di Corinna, fu la sua figura magra e stanca: emanava tristezza da tutti i pori della pelle. I capelli biondi erano spenti e gli occhi gialli vacui...vuoti. Non era lei. Non poteva essere lei. Darren le si avvicinò, sedendosi al lato del letto dopo averle lasciato un bacio sul fronte:- Li ho fatti entrare come hai chiesto- le fece notare, forse per farla parlare, ma non lo fece neppure telepaticamente. Ginger uscì all'istante dalla camera e Josh si scusò per lui:- Vado a vedere che cos'ha- disse seguendolo fuori dalla porta. Brom restò in silenzio, concentrandosi sulla lupa per fare ciò che gli aveva chiesto la giovane omega poco prima.

:- Che ti è preso?- chiese Josh all'amico:- Quella non è l'alpha contro cui abbiamo rischiato di morire l'anno scorso e nemmeno quella a cui ho salvato il compagno quando Richard e Kristina si sono alleati con Dastin fuori controllo- disse frustrato:- Lo so, ma loro sono diversi da noi...la vita per loro ha un altro significato. Vivono più a lungo di un comune mortale, ma non in eterno e una nuova vita perduta è come il più crudele dei destini- cercò di spiegragli Josh.

Brom sudava freddo e i due vampiri, una volta rientrati, furono i primi a rendersene conto. Non dissero nulla perchè il ragazzo fece loro cenno di non farlo, ma Corinna lo stava fissando e l'unica cosa che fece, dopo aver ripreso leggermente un colorito roseo sulla pelle fu sussurrare un debole "Grazie".





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