Capitolo 25

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Quella sera mi ritorna in mente ogni volta che chiudo gli occhi. Fred che urla ai genitori di andare a fanculo e  che non hanno bisogno dei loro soldi, mentre i genitori se la ridono e continuano a bere dalla bottiglia di vodka che hanno in mano. Da come ho capito, Fred e sua sorella non sono ben accetti in casa, i signori Baker sono degli stronzi a cui interessa soltanto la popolarità. I figli sono un "ostacolo per il loro successo", l'ha urlato la madre a Fred. In quel momento il mio cuore si è spezzato in piccoli pezzi. Come può una madre ritenere i propri figli degli ostacoli?
Non sono madre ma sono più che sicura che i figli siano il dono più bello che la vita possa offrirci. Sono la parte più profonda di noi, fanno parte di noi. Scacciarli dovrebbe essere considerato un reato punibile con l'ergastolo. Non si sta solo scacciando una persona ma una pezzo della propria vita.

"Tesoro tutto bene?"

"Mamma posso farti una domanda?" le chiedo invece di rispondere.

"Dimmi."

"Cosa sono per te e papà?"

Ho passato la mia infanzia con una baby-sitter che di certo non poteva darmi l'amore necessario per colmare il vuoto che avevo ma almeno i miei genitori erano presenti. Lavoravano, certo, ma per me ci sono sempre stati. Anche solo per sapere i miei voti. 
Fred e Clarissa, invece, non hanno avuto nemmeno quello.

"Sei la persona più importante della nostra vita." risponde diretta.

"E allora perché non mi chiedete mai di raccontarvi della mia vita?" Ho bisogno di sapere il perché di molte domande che ho in testa. La storia dei Baker non ha fatto altro che alimentare i miei punti interrogativi.

"Io e tuo padre preferiamo non interferire con la tua vita, ecco perché non ti facciamo domande."

"Allora perché quando si tratta di scuola, siete i primi a farne?"
La scuola non è più importante di me...

"Perché quello è il tuo futuro, lavoriamo tanto per permetterti di frequentare una buona università. Non va bene per te?" la sua voce si è leggermente incrinata. Forse dovrei smetterla con tutte queste domande. Mi vogliono bene, lo sento ogni giorno. Non c'entrano nulla con i genitori di Fred, i miei vogliono che io abbia un ottimo futuro e si sacrificano per me. I Baker, invece, preferiscono buttare i figli per strada piuttosto che continuare ad averli intorno.

Smettila di farti film mentali sui tuoi genitori e prova a convincere i tuoi amici a portare la piccola Clarissa in vacanza con voi. Ne ha veramente un gran bisogno.
Quanto sei saggia, coscienza. Mi commuovo...

Mando un messaggio sul gruppo per organizzare una riunione "pre vacanza". Rispondono tutti tranne Clayton e Fred. Aspetto un po' ma non mi degnano di risposta. Dove si sono cacciati quei due?

Mi affaccio dalla finestra e intravedo due figure che parlano nella casa accanto, sedute sul prato. Li riconosco subito, metto una maglietta per coprire il top che indosso ed esco per raggiungerli.

Mi fermo proprio un attimo prima di chiamare a grande voce il nome del mio ragazzo perché sento che stanno parlando di una questione importante. L'affidamento di Clarissa.

"Clayton non capisci, io sono maggiorenne e non andrò in affidamento mentre mia sorella è ancora troppo piccola. Me la porteranno via e i miei cazzo di genitori godranno nel vederci separati."

Mi sono nascosta dietro un albero, non era mia intenzione origliare ma la curiosità ha preso il sopravvento.
Clayton si passa una mano tra i capelli, tipico segno di frustrazione, ed inizia a gesticolare mentre risponde all'amico.

"E quindi cosa vorresti fare? Startene li impalato mentre portano via la piccola Clary davanti ai tuoi occhi?" sospira pesantemente prima di continuare "Stai sbagliando secondo me."

Un fidanzato per finta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora