Capitolo 15

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Sono cinque minuti che aspetto fuori dal cancello e Fred non si è degnato di venirmi ad aprire. La sua villa è immensa, in confronto quella di Clayton è una casetta. Da qui riesco a vedere il grande giardino che circonda la casa e sono più che sicura che sul retro si estenda una piscina e un campo per giocare a qualcosa. Un lusso pazzesco insomma.
Ho suonato due volte ma non ha né risposto né aperto. Non voglio immaginare ciò che sta facendo perché ho pranzato da poco e sinceramente non ci tengo a vomitare tutto in strada.
Le macchine continuano a passare e per poco una di esse non si fermava. I ragazzi di oggi tendono ad abbordare le ragazze così. Suono di nuovo e aspetto.

"Chi è?" una voce da bambina si sente dal citofono.

"Sono una compagna di Fred."
Finalmente si sono degnati di rispondere, ma una bambina? Chi sarà mai...
Sarà sua sorella, stupida.

Il cancello si apre con un "click" e subito mi incammino per raggiungere l'entrata. Il giardino è circondato da aiuole fiorite e alberi da frutto, è ancora più bello visto da vicino. Peccato che l'erede sia un ragazzo coglione e menefreghista. Speriamo che la bimba che mi ha risposto abbia un carattere diverso.

"Salve, desidera?" un maggiordomo mi accoglie davanti la porta. Non poteva rispondere prima? Che razza di maggiordomo è?

"Sono qui per Fred, per la ricerca." specifico.

"Capisco, il signorino Clayton è già arrivato. Mi segua."
Lo seguo dentro e rimango folgorata dalla bellezza dell'arredamento. Stile antico con mobili imperiali. Una visione sublime per i miei poveri occhi.

Il maggiordomo se ne va dicendomi di aspettare qui e così faccio. Pochi minuti dopo due ragazze scendono le scale mentre si sistemano i vestiti e la mia ira cresce di intensità. Mi hanno fatto aspettare fuori per poter finire di scopare? Cose da pazzi...

Subito dopo scendono i due stronzi, con i capelli scompigliati.

"Stronzi, mi avete fatto aspettare per far cosa, scopare?" sbraito.

"Calmati bambolina, ti credevo più timida riguardo queste cose sai?"

Arrossisco e automaticamente volto loro le spalle. Ha ragione, di solito mi vergogno a parlare di questo genere di argomenti ma ero davvero arrabbiata quando l'ho detto.
"Ero arrabbiata." sussurro.

"Cosa dici bambolina?"

"Ero arrabbiata cazzone, mi avete lasciato fuori ad aspettare perché eravate in dolce compagnia." mi rivolto e li addito. "Sarà anche stato per cinque minuti ma in quell'arco di tempo ragazzi si sono fermati per chiedermi prestazioni e voi stavate facendo altro." gonfio un po' l'accaduto.

Clayton si irrigidisce mentre Fred avanza verso di me. "Chi ha osato?"

"Che ti importa, sono qui ormai."

Stringe i pugni e sbuffa rumorosamente per poi iniziare a dare ordini. "Studieremo in biblioteca, ci sono molti libri utili. Clay, fai strada a Samantha. Io vi raggiungo dopo."

Si fai pure, ordina a Clayton di occuparsi della cagnolina Samantha mentre sei via.
È stato gentile, perché lo prendi in giro?

La biblioteca è una stanza immensa, grande quanto il mio salotto. Incredibile come la gente sprechi i propri soldi così. Amo leggere, sia chiaro, ma potrei perdermici tra gli scaffali.
C'è persino una libreria a muro, che occupa tutte le pareti.

"Ti piace? I genitori di Fred l'hanno creata appositamente per lui, per farlo studiare."

"Non credo che sia utile."

"Invece ti sbagli." mi smentisce Clayton. "Fred sembra un ragazzo poco serio e senza cervello ma in realtà pensa molto al suo futuro e dedica ore del suo tempo sui libri. Lo conosco da una vita, lo so."

Un fidanzato per finta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora