Capitolo 29

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Mi sveglio di soprassalto. Ho fatto un sogno strano. Mi trovavo su una distesa di sabbia, camminavo eppure i miei piedi non si muovevano di un centimetro. Dovevo raggiungere una meta stabilita. La meta che si rivelò essere una porta rossa. Al di là non c'era niente, o quasi. Una scatola era posta in mezzo alla stanza bianca. Al suo interno c'erano delle foto. Io con un ragazzo, Clayton. Dietro di lui Fred che piangeva. Clarissa piangeva, Rachel piangeva. Erano tutti li i miei amici e stavano piangendo. Poi il nulla, mi sono risvegliata e tutto è svanito. 

Lascio Clayton dormire beatamente e scendo in cucina per prepararmi un caffè. I miei occhi assonnati non riconoscono la figura che si aggira a petto nudo per casa e per poco non urlo. Una mano blocca la mia bocca e solo allora riconosco gli occhi azzurri di Fred. La sua vicinanza mi mette i brividi, ho bisogno di distaccarmi da lui. Mi allontano leggermente e vado in cucina. Lui stranamente mi segue. 

"Dormito bene?" mi chiede, il viso rivolto verso la finestra. 

"Si, tu?"

"Anche. Scommetto che Rachel ti ha parlato del mio invito." esordisce. " Cosa ne pensi?"

Cosa ne penso...Davvero me lo sta chiedendo?

"Non hai bisogno della mia approvazione per uscire con Rachel, o sbaglio?"

Sorride. "Non sbagli, ma nulla mi impedisce di chiedere."

Furbo, devo riconoscerglielo.

"Okay, penso che tu abbia fatto bene. Anzi benissimo, Rachel è una brava ragazza e sareste davvero una splendida coppia."

Fred annuisce e mi da le spalle per andare via. Ho usato tutta la mia forza di volontà per guardarlo negli occhi e non in altro punti. Il suo fisico è tentatore ma forse i suoi occhi lo sono di più. Mi ha ipnotizzato con un'occhiata, oserei dire glaciale. Che non abbia apprezzato le mie parole? In fondo è quello che penso, Rachel saprà amarlo con tutto il suo cuore. L'amore è importante nella vita, arriva quando meno ce lo aspettiamo e cattura la nostra anima. 

È stato così per me e Clayton, un fulmine a ciel sereno. Mi ha stravolto la vita, ma in positivo. Con lui ho scoperto cosa vuol dire vivere davvero. Ma...ma allora perché tutte le volte che vedo Fred, il mio cuore perde un battito? Questa è una delle domande a cui non riuscirò mai a dare una risposta. Magari in futuro, chissà...

In fretta mi preparo il caffè e torno in camera. Clayton dorme ancora, cosi come presumo il resto della casa. Possibile che gli unici alzati siamo io  e Fred? Non reggerei un'altra chiacchierata con lui, non perché io lo odi ma perché davvero non riesco a parlarci per più di due minuti senza avere il cuore a mille. 

Scaccio dalla mia mente la sua immagine e ritorno a letto, con l'unico amore della mia vita. Ieri sera mi sono addormentata tra le sue braccia e sono rimasta nella stessa posizione fino a  stamattina. So che Clayton non me lo dirà mai, ma soffre ad "aspettare". Lui è abituato ad avere rapporti con altre ragazze, mentre io sono ancora vergine. Non sono pronta per fare quel passo, cosi importante per me, ma non posso privarlo di ogni piacere. Qualcosa dovremmo pur fare, prima o poi. 

Al mio risveglio trovo un piatto con un cornetto posato sul comodino. Penso subito a Clayton e sorrido. Il romanticismo colpisce.

Ma l'arroganza rapisce...

Mi alzo dal letto e vado in bagno a darmi una rinfrescata. Indosso il costume sotto un vestito ed esco dalla stanza. In corridoio incontro Daniel e Tyler, mi salutano e scendono le scale. Io invece rimango incantata da un quadro appeso. È la prima volta che ci faccio caso, ieri sera non l'avevo notato. Ritrae una famiglia, la famiglia Baker per l'esattezza. Accanto ai due genitori c'è un bambino dai capelli castano ramati e gli occhioni azzurri. Un piccolo Frederick. Sembra felice in foto, con le manine in quelle dei genitori. Loro sembrano diversi da come li ricordo, i loro volti rilassati e felici.

Un fidanzato per finta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora