Capitolo 39

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La spiaggia era affollata quel pomeriggio, ma per nostra fortuna trovammo un posto libero vicino a riva dopo appoggiare i teli mare.
Clayton si era tolto la maglietta dopo neanche due minuti e mi aveva praticamente trascinata in acqua, facendomi bagnare i vestiti.
Abbiamo giocato per un po', tra un bacio e l'altro finché la stanchezza non ha preso il sopravvento.

Adesso, mi ritrovo da sola ad aspettare che Clayton finisca la chiamata. Sullo schermo, poco fa, era spuntato il nome "Ronald" e subito il ragazzo si era affrettato a rispondere.
Mentre aspetto, prendo il telefono e mando un messaggio a Rachel per sapere come sta.

Ehy Rachel, come va?

R- Divinamente sorella, finalmente ho ottenuto la mia vendetta. Fred dovrà soffrire come un cane mentre sentirà la mancanza di Clarissa, proprio come sto soffrendo io.

Leggendo il messaggio, sospiro rassegnata. A Rachel non è ancora passata la cotta per il bellimbusto visto e considerato ciò che ha scritto. La vendetta non è mai un ripiego adatto, a volte bisogna solo affrontate le situazioni a testa alta.

Smettila Rachel, fregatene e trovati un ragazzo che ti ami davvero.

Deve smetterla di sbavare dietro un cretino che non la merita. Anche se non l'ha più rivisto fisicamente dopo stamattina, non ha smesso di pensare a lui e questo è un male.
Non fa altro che progettare la sua vendetta, dal giorno in cui si sono lasciati.
Prendo posizione sotto l'ombrellone e aspetto la sua risposta, che ovviamente non arriva.
Rachel è fatta così, quando qualcuno le sbatte la verità in faccia, preferisce evitare la discussione.

Poggio il telefono in borsa e aspetto, di nuovo, Clayton. Questo suo cugino lo sta trattenendo più del dovuto, e la cosa inizia a darmi fastidio.
Controvoglia, mi alzo e lo raggiungo. Non appena si accorge della mia presenza, liquida il cugino e mi sorride.

"Scusami amore, ma Ronald mi ha chiesto un consiglio." Mi prende per mano e ritorniamo sui teli mare.

"Che genere di consiglio?"

"Sai com'è, cose da uomini." Scrolla le spalle indifferente e si sdraia. Lo imito e rimango con la testa girata nella sua direzione. La luce del sole illumina i suoi lineamenti perfetti, ha una pelle chiarissima e i capelli biondi sembrano risplendere.

Mi guardo le punte dei capelli e mi balena per la mente l'idea di tingerli, magari di un colore tendente al biondo.

Col cazzo che te lo lascio fare. Vuoi per caso somigliare a Elodie?
Okay, forse non è una buona idea.
Ecco, brava!

"Torniamo a casa? Ho voglia di un film strappalacrime."

"Okay ma il film lo scelgo io. Stasera solo Horror." ridacchia nella mia direzione. Sa quanto mi facciano schifo gli horror eppure non perde occasione per farmeli vedere.

Sbuffo e mi arrendo ancor prima di lottare. In fondo mi accontenta sempre quindi per questa volta potrei anche fare un'eccezione.

Raggiunta la macchina, mette in modo e partiamo in direzione casa Roger. Quando entriamo, Fiora sta sistemando le ultime cose prima di andar vita. La saluto con un bacio sulla guancia prima di seguire Clayton in camera sua.

Una volta dentro, non mi lascia il tempo di posare la borsa perché le sue labbra si impossessano delle mie in un bacio famelico.

"Ti voglio. Adesso." mi sussurra all'orecchio.

Mi abbandono al suo tocco e mi lascio condurre a letto.
Lentamente, si posiziona sopra di me e mi lascia baci umidi sul collo. I miei ormoni stanno per scoppiare e, presa da un impeto di coraggio, mi sfilo il top.
Clayton fa lo stesso con la sua maglietta e, ben presto, il resto dei nostri indumenti raggiunge il pavimento.

Un fidanzato per finta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora