I don't Want to Be your Boyfriend anymore...
"L'ho capito, sai?" esordì Erik a fine serata. Erik e Marc erano a cena fuori, in uno dei ristoranti più belli di Dortmund. "Cosa, piccolo?" chiese confuso Marc, poggiando il mento sulle sue mani e sporgendosi verso il suo ragazzo.
"Non mi ami più. Ti sei stancato di me e tornerai da lei, mi lascerai da solo, come lui".
"Ma cosa dici?" rise Marc, "perché allora ti avrei portato a ristorante stasera?" lasciò un buffetto sulla guancia del biondo, che dopo questo gesto si lasciò andare contro lo schienale della sedia. "E poi, non nominare Mats. Non voglio vederti triste. Io ti amo, non ti lascerò" continuò lo spagnolo.
"Stai temporeggiando" abbassò lo sguardo il tedesco. Tacquero entrambi per qualche minuto.
"Sono giorni che da parte tua ci sono più silenzi che parole" prese parola Erik, "sei sfuggente, hai la testa occupata da mille pensieri, e io non rientro in alcuno di essi. Spesso dopo che mi hai riaccompagnato a casa dopo gli allenamenti, sparisci e inventi scuse banali. Poi ho saputo dell'offerta che ti ha fatto il Manchester City, e potresti tornare anche a Barcellona, come posso non essere preocupato? Sei così taletuoso che potresti accettare una delle offerte che ti fanno e volare via da me. E poi come potrei non pensare che tu possa essere con Marianne ogni volta che sparisci? Possibile che non ti renda minimamente conto di ciò?", sospirò.
"Hai ragione," esordì lo spagnolo, guardando il suo fidanzato negli occhi, "anche per me è insopportabile. Ho riflettuto molto sulla mia carriera, sulla mia vita con te e su come voglio che vadano le cose. È ora di essere sinceri e non preferire il silenzio alle parole. Scusami se ho impiegato così tanto a dirtelo, ma non voglio più essere il tuo fidanzato..."
Erik, sconcertato, rivolse al castano uno sguardo ferito, ora aveva gli occhi lucidi. Si alzò dalla sedia, provocando un po' di rumore, e iniziò a camminare verso l'uscita del ristorante. Marc si alzò e lo seguì, gli prese il braccio, facendolo girare verso di sé. "È sempre stato un tuo difetto: non mi fai mai finire le frasi." ridacchiò il difensore. "Non voglio essere più il tuo fidanzato, perché voglio essere tuo marito." mentre diceva queste parole, estrasse dalla tasca un anello e si inginocchiò, e il biondo sorrideva come mai aveva fatto.
"Vuoi sposarmi?" gli chiese lo spagnolo.
"Certo che sì, Marc" disse Erik e lo fece alzare, buttandogli le braccia al collo.
"Non avrei accettato l'offerta del City e di nessun'altra squadra, e sai perché? Perché qui a Dortmund c'è un piccolo tedesco che amo tanto" gli lasciò un delicato bacio sul naso, prima di baciarlo dolcemente.n.a
cliché, cliché, cliché.
ma okay,
indovinate chi
non è pronta a
vedere l'ultima partita
del borusse? già, io.
e chi sta già
di merda
per il calciomercato? esatto,
sempre io.
[ e aggiungiamo che
non ho potuto vedere l'ultima
partita di serie a
della mia juve,
andiamo proprio bene ]- itsPaulosgoal xx
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who knew
Fanfiction𝙊𝙉𝙀 𝙎𝙃𝙊𝙏𝙎!☀️ ho il sole in faccia se ridi sei bella pure se gridi, posso darti molto di più di ciò che sottolinei nei libri ©itsPaulosgoal; 2017