Il martedì e il mercoledì per un tifoso non hanno prezzo.
Sono due giorni dove ci si chiude davanti alla tv a vedere unicamente una cosa: la Champions League.
Non è una semplice competizione, è la competizione per eccellenza.
Già dai sorteggi si respira aria di tensione, tutti che ti chiedono "che dici ce la facciamo quest'anno?", tu sei lì che fai un cenno con la bocca e un respiro lungo come a dire "mah, speriamo bene, chi vivrà vedrà".
Poi arriva settembre e la fase a giorni, i campioni sono pronti a dare spettacolo, gol meravigliosi e da fantascienza, le goleade, gli assist impossibili, le curve che tremano, l'inno della Champions che ti fa venire i brividi ogni volta che lo senti perchè potrebbe essere l'ultima volta, la felpa della tua squadra del cuore tirata su fino al naso, le notte insonni a pensare al risultato, i film mentali, i posti del divano sempre uguali per scaramanzia, "l'altra volta lì c'ero io e abbiamo segnato subito", la fase a eliminazione diretta che è peggio degli esami, la tensione la senti da una settimana prima, arrivi al pomeriggio prima della partita che nemmeno ce la fai a parlare, a cena non si parla nè di tattica nè di formazione, vince il silenzio, sei carico e hai gli occhi lucidi dalla pressione. Poi arriva il fischio dell'arbitro che manda via tutti i pensieri, problemi, preoccupazioni, perché il calcio è così. Quando vedi quella palla gonfiare la rete, esulti come non mai perchè segnare in Champions è diverso, è estasi, sei su un altro mondo, la tua casa diventa il Signal Iduna Park di Dortmund.
E se poi si vince... vabbe' ma di cosa stiamo parlando, se si vince... spiegatemelo voi io non so come farlo.
Buona Champions a tutti.» l'ho preso da ilcentravanti
su ig, l'ho modificato leggermente.
ps. l'avevo detto che
aggiornavo :) «
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who knew
Fanfiction𝙊𝙉𝙀 𝙎𝙃𝙊𝙏𝙎!☀️ ho il sole in faccia se ridi sei bella pure se gridi, posso darti molto di più di ciò che sottolinei nei libri ©itsPaulosgoal; 2017