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Juventus

"In Europa combini guai,
ma smettere di amarti,
quello mai".

Il presidente, Andrea Agnelli, camminò fino a centrocampo, e si posizionò vicino al leggio. Guardò con emozione, tutta la gente che occupava lo stadio. Lanciò un fugace sguardo alla squadra, posizionata di fronte a lui. Una luce illuminava l'uomo, e i calciatori sorridevano, emozionati. "Signori e signore, benvenuti a casa!" disse, sorridendo. La folla presente allo stadio esplose in un boato. Il presidente dette un'occhiata al foglio, "Siamo decine di milioni di tifosi nel mondo, siamo milioni in Italia e centinaia di migliaia in questa città. Sappiamo gioire, sappiamo soffrire, sappiamo stringere i denti, sappiamo vincere. Noi siamo la gente della Juve". Un altro boato si fece sentire. I tifosi erano fieri, glielo si leggeva in faccia.
"Siamo gente che si riconosce quando ci si guarda negli occhi, occhi che sanno accettare i risultati conseguiti sul campo, su un campo verde come questo, solcato da linee verdi che definiscono il nostro destino. Linee che non mentono perché il campo dice sempre la verità. Un prato come questo ci ha consacrato 29 volte Campioni d'Italia, 2 volte Campioni d'Europa e Campioni del Mondo" urla di gioia si levarono dopo la nomina dei trofei vinti. Erano sicuri che si sarebbero aggiunti molti altri, negli anni successivi.
Andrea si girò intorno, era così fiero della società, guardò per la millesima volta i tifosi, che dal loro canto si sentivano a casa.
"Oggi scriviamo un nuovo capitolo di questa leggenda, una leggenda che supera amarezza e gioie, una leggenda che supera i presidenti e i giocatori, una leggenda che ha scaldato i cuori di intere generazioni. Una leggenda che oggi entra nella sua casa: la Juventus." Ennesimo boato.
"Quando entreremo qui a casa nostra sapremo guardarci negli occhi e i nostri sguardi incroceranno gli sguardi dei nostri ragazzi, ragazzi che vogliono vincere perché vincere è sempre stata la nostra abitudine ed è una bellissima abitudine! Adesso provate per un momento i vostri occhi, riapriteli e guardate i vostri vicini. Non dimenticate mai le facce dei vostri vicini, sono le facce della Juve che si incontrano dopo 114 anni quando il popolo bianconero ha finalmente conquistato la sua nuova casa." Sorrise, orgoglioso, mentre il rumore degli applausi si faceva sempre più forte. "Abbiamo la nostra casa! Abbiamo la nostra magnifica casa! Abbiamo degli straordinari tifosi! E saremo sempre uniti, oggi e domani, pronti a gridare assieme: "Fino alla fine..."."
I tifosi, chi sorridente come non mai, chi addirittura con gli occhi lucidi, risposero in coro: "Forza Juve!".

solo per ricordarvi quant'è bello essere juventini.

lo so,
è brutto, doloroso e deludente.
non so come altro descriverlo.
ma fa parte del calcio,
vincere e perdere.

poi, quello che è
successo a torino, non so.
ho letto alcuni
post di chi c'era
e boh, i brividi.
pensare che lì ci poteva essere
ognuno di noi, semplicemente a sostenere la nostra squadra...

le frasi su instagram dei ragazzi..
non parliamo di quello, vi prego.

poi cito il fratello di zio gonzalo:
"i migliori giocano le finali,
i mediocri esultano per vittorie
non proprie."

potevamo fare di più,
fare meglio.

- itsPaulosgoal x

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