Capitolo 28

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Andrea
La trascino nel bagno sentendola ridere, finalmente la vedo di nuovo di buon umore.
- Che vuoi fare Andrea? -
- Voglio fare l'amore con te nella vasca -
- Tu sei pazzo! -
- Ti sono finite le tue cose? Poi se non sono finite non me ne frega niente! Ho bisogno di te, del tuo corpo, dei tuoi baci e delle tue urla -
Si avvicina e mi toglie la maglietta gettandola in terra, faccio lo stesso con la sua, i suoi seni sono coperti da un reggiseno di pizzo rosa scuro, deglutisco a fatica e la bacio sul collo mentre lo scroscio dell'acqua riempie la vasca, sgancia i miei jeans, mordo le sue labbra togliendoli e poi penso ai suoi, li abbasso sfiorando le sue gambe e appoggio il viso sul suo sesso mordendola attraverso la stoffa dei suoi slip, un grido strozzato rimbomba tra le pareti del bagno, mi rialzo e mi tolgo i boxer mentre lei si toglie i suoi slip che rimangono abbandonati sul pavimento.
I nostri corpi si scontrano, le nostre mani esplorano i nostri corpi, afferra il mio sesso e inizia a muovere la mano, gemo tra le sue labbra stringendomi a lei, la prendo per mano e la faccio entrare nella vasca, entro anche io, mi siedo e si mette a cavalcioni su di me, il suo sesso struscia sul mio provocandomi piacere, le mordo un capezzolo e sistemo il mio sesso all'entrata del suo, senza che le dica niente si abbassa e la riempio gemendo.
- Pensavo di averti persa -
- Non mi perderai. Ti amo troppo Andrea -
- Dimmelo ancora -
- Ti amo -
Le sue pupille si dilatano mentre si abbassa su di me sempre più veloce.
- Che c'è Greta? -
- Sto per venire.... -
La afferro per i fianchi abbassandola su di me con più foga mentre  un po' d'acqua fuoriesce dalla vasca.
- Veniamo insieme amore mio -
Stringe i muscoli intorno al mio sesso continuando a muoversi e faccio in tempo a sollevarla prima di esplodere tremante, mi da un bacio leggero sulle labbra e si siede in mezzo alle mie gambe appoggiando la testa sul mio petto.
- Stai bene? - Accarezzo le sue cosce, tiene gli occhi chiusi.
- Mai stata meglio, mi sembravano settimane che non facevamo l'amore -
- Tre giorni sono un eternità -
- Ti ho abituato male... -
- No, il contrario.... -
Alzo il suo viso e bacio le sue labbra, ride mordendomi, prendo lo shampoo e lavo i suoi capelli, la sua schiena, i suoi seni, lei è completamente rilassata e il suo respiro è regolare.
- Perché non mi hai detto che i tuoi non ci sarebbero stati? Non credo che tu l'abbia scoperto stamani -
- Volevo farti una sorpresa... -
- Me l'hai fatta principessa -
Metto il balsamo sui suoi capelli e li pettino stando attento a non fargli male.
- Dio che bello.... Nessuno si è mai preso cura di me in questo modo -
- E nessuno deve farlo, soltanto io -
- Questo dipende da te -
Si volta verso di me e mi bacia, la sua lingua cerca la mia.
- Non smettere mai di amarmi Greta! Ricordami ogni giorno che mi ami! Non smettere mai di essere quella che sei -
Le sue labbra tempestano il mio viso di baci.
- Sei il mio principe -
Rido tenendola stretta a me.
- Perché mi prendi in giro? -
- Non ti prendo in giro! Nessuna mi aveva mai detto una cosa del genere -
- Forse perché nessuno ti ha mai amato come ti amo io -
La guardo serio. - Forse hai ragione -
Mi morde il mento e poi esce dalla vasca, ammiro il suo fondoschiena appoggiato al bordo della vasca, indossa il mio accappatoio e mi bacia prima di uscire dal bagno, appoggio la testa sul bordo della vasca e mi ritrovo a pensare a cosa sarebbe successo se avessi accettato quella bustina di cocaina, a quanto avrebbe sofferto Greta sapendolo, il mio cellulare vibra sul lavandino dietro di me, lo prendo e rispondo a Claudio.
- Dove cazzo eri sparito! - Mi aggredisce.
- Se non te lo ricordassi ho già un padre -
- Non fare il simpatico, Greta mi ha chiamato diverse volte! -
- Greta è qui con me, va tutto bene -
- Si ma dov'eri? -
Claudio è come un fratello, capisce subito se qualcosa non va.
- Sono andato da Alice -
Rimane qualche secondo in silenzio, ascolto il suo respiro in attesa che esploda, e la sua reazione non tarda a venire.
- Ma che cazzo ti dice il cervello? Ti avevo detto di parlarne a Greta, non di ricominciare con quella merda! -
- Claudio è tutto a posto, anche Greta sa tutto, adesso sono tranquillo -
- Sicuro che non hai fatto niente? Tanto lo vengo a sapere Andrea -
- Sicuro -
- Voglio fidarmi per questa volta, spero di non pentirmene -
- Ci vediamo domani. Saluta Vale -
Appoggio il telefono ed entra Greta, ha addosso un paio di miei boxer e una mia maglietta.
- Con chi parlavi? -
- Era Claudio. Ti donano i miei boxer -
- Non ho niente da mettermi Andrea -
- Domani provvediamo -
Raccoglie i vestiti da terra, mi guarda sorridendo.
- Pensi di uscire? Io ho fame -
- Arrivo subito principessa, ma portami l'accappatoio! -
- Te lo porto subito -
Devo comprare tutto doppio, non sono più da solo, e voglio che quando Greta viene a casa mia abbia tutto quello che le serve, con questo pensiero appena ritorna esco dalla vasca, indosso l'accappatoio e l'abbraccio percorrendo la sua schiena fino ad arrivare al suo sedere.
- E dai! Smetti! - Si dimena tra le mie braccia ma la tengo stretta.
- Dove vuoi andare? Mica pensi di poter scappare da me? -
- Non l'ho mai pensato... -
La prendo in braccio e sorride, la porto in camera, la butto sul letto e mi vesto, lei è lì che guarda il suo cellulare.
- Vuoi mangiare o no? - Domando.
- Si! Ho fame!! -
- E allora andiamo a vedere cosa c'è nel frigo -
Mi segue in cucina e ci ritroviamo a guardare entrambi il frigo, si avvicina al mio orecchio.
- Frittata di cipolle? - Mi sussurra provocandomi un brivido.
- Aggiudicata la frittata di cipolle -
Insieme ci mettiamo a prepararla, quando è quasi pronta apparecchio e ci sediamo a mangiare, di tanto in tanto mi sorride, è bello vederla così felice.

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