Capitolo 45

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- Mamma! Sono a casa! - Urlo entrando in casa, vado in cucina, mia madre sta cucinando.
- Quello con cui ti stavi baciando in macchina sarebbe il tuo amico? -
Sicuramente deve avermi vista dalla finestra.
- Quanti anni ha Greta? -
Ecco che comincia il terzo grado.
- 26 -
- Io Greta non capisco, lo conosci da quanto? Una settimana? -
- Mamma non voglio ascoltarti, lui non è come Andrea -
- Tesoro mio, gli uomini sono tutti uguali -
- Lui no! Mi sta vicino, è sempre presente anche se non c'è -
- Quindi stai insieme a questo.... come si chiama? -
- Simone -
- Ah. Simone. Ci stai insieme? -
Annuisco, non posso dirgli che non ci sto insieme quando ci ha visti in macchina a pomiciare.
- E Andrea? -
- Andrea se ne è andato mamma! Se ne è andato mentre dormivo! Andrea non esiste più! E non voglio sentirne parlare - Urlo.
- Spero che con questo ti vada meglio. O collezionerai una delusione dietro un'altra -
- Sabato vado al mare -
- Con Simone giusto? -
- Mamma è inutile che me lo vieti, se voglio farci qualcosa sono tanti i posti in cui possiamo farlo! -
Mi guarda quasi traumatizzata da quello che ho appena detto, poi il suo viso si addolcisce.
- Va bene. Parlerò io con tuo padre, per ora non dirgli di Simone o gli farai venire un infarto -
Le vado vicino e l'abbraccio.
- Grazie mamma -
Scappo in camera e invio un messaggio su WhatsApp a Simone.
" Per sabato tutto ok "
La sua risposta arriva poco dopo.
" Con chi gli hai detto che vai? "
" Con te! Ci h visti in macchina dalla finestra "
" Cosa? Dici sul serio? "
" Siiii "
Il telefono squilla, rispondo.
- Simo! -
- È uno scherzo Greta? -
- No, e poi c'è un'altra cosa.... -
- Cosa? Mi fai preoccupare -
- Ho dovuto dirgli che stiamo insieme, non potevo dirgli che usciamo quando ci ha visti mentre ci baciavamo -
- Ma non stiamo insieme giusto? -
Sospiro. - No -
- Ok. Vuoi uscire dopo? -
- Avrei voglia di vederti, ma non voglio fare tardi -
- Hai voglia di vedermi? Wow.... -
- Se non ti va basta... -
- Passo alle 21:30 - Mi interrompe.
- Ok! A dopo! -
Riattacco, prendo i vestiti puliti e corro nel bagno.
- Greta! - Mi chiama mia madre e mi affaccio in cucina.
- Dimmi ma -
- Esci anche stasera? -
Annuisco facendole un sorriso a 32 denti.
- Con... -
- Simone mamma! -
- Ok -
Ceno insieme ai miei, mi sento più tranquilla sapendo che mia madre sa tutto, pensavo che mi avrebbe chiusa in casa e invece niente di tutto questo, scendo le scale dopo aver ricevuto lo squillo di Simone, monto in macchina e si avvicina baciandomi, mugolo dentro la sua bocca.
- Che facciamo? - Chiedo.
- Non lo so -
- Il mio cavaliere è a corto di idee? - Lo prendo in giro.
- Ti va un gelato? - Mette la prima e parte.
- E me lo chiedi? Se continui a farmi mangiare tutti questi gelati tra poco diventerò una balena Simo -
- Mi piaceresti ugualmente -
- Lo dici ora perché ancora non sono grassa! -
- Lo dico perché lo penso -
- Sarei curiosa di fare una prova... -
- Prova dai! Io resterò qui con te -
Mi avvicino e appoggio la testa sulla sua spalla.
- Dove sei stato fino ad ora? - Chiedo con un pizzico di malinconia.
- Le persone non si incontrano per caso. Io ho una teoria mia Greta -
- Quale -
- Io... dovevo capitare al bar dove lavori te nel momento esatto in cui tu stavi male, per risollevarti il morale, e io ho conosciuto te nel momento critico dei miei genitori -
Lo guardo poco convinta.
- Non ti torna vero? -
- No Simo - Rispondo ridendo.
- Pensaci bene, è un concetto un po' difficile, però se ci pensi ti accorgerai che è così -
- Magari stasera prima di dormire ci penso -
- Poi fammi sapere -
Parcheggia, scendiamo e una volta vicini le nostre mani si uniscono automaticamente, prendiamo i nostri gelati e ci sediamo su una panchina godendo di un po' di venticello.
- Stai pensando a quello che ti ho detto in macchina? - Mi chiede vedendomi assorta.
- Veramente no, ripensavo alla faccia di mia madre quando le ho detto che sarei venuta al mare con te sabato -
- Tua madre mi odia, lo so -
- No, non credo, mi vede ridere e stare bene, penso che te ne sia grata -
- Io sono grato a lei per averti fatta crescere come sei -
- E come sono? -
- Adesso vuoi sapere troppo subito! -
Mi avvicino e lo bacio sulla punta del naso.
Mi accendo una sigaretta e lui fa lo stesso, il mio cellulare suona per l'arrivo di un messaggio nello stesso momento, lo prendo e mi sento sbiancare; Andrea.
" Greta dovrei parlare con te "
- Va tutto bene? - Mi chiede Simone.
- È Andrea, dice che vuole parlare con me -
Anche la sua espressione cambia, sospiro e rispondo.
" Non ho tempo, e poi non abbiamo niente da dirci "
" Sei con il ragazzo della foto? "
" Si, adesso scusa ma ho da fare "
Lo rimetto in borsa e guardo Simone che fissa la sua sigaretta, mi avvicino a lui, le nostre gambe si sfiorano.
- Greta se vuoi parlarci io... -
- Non voglio parlarci, ti ho già detto che non voglio più vederlo -
- Greta non voglio perderti -
Gli monto in braccio e accarezzo il suo viso.
- Non succederà mai. Il bacio di oggi.... ci ho pensato e ripensato prima di dartelo, e adesso che ho risentito lui... beh, ho fatto la cosa giusta -
Mi sorride appena, sembra triste.
- Simo... voglio che mi credi! Non andiamo da nessuna parte se non ti fidi di me -
Mi guarda negli occhi, struscia il naso sul mio mento.
- Se devi parlarci parlaci Greta, solo avendolo di fronte capirai cosa vuoi veramente -
- Vuoi essere sicuro... lo capisco... -
- Voglio che tu sia sicura Greta! -
- Ok, ci parlerò domani quando esco da lavoro, sempre se è in officina -
Annuisce. - Dai, ti accompagno a casa -
Sotto casa mia lascia il motore acceso, giro io la chiave spegnendola.
- Vuoi fare come ieri? Guarda che questa volta non te la perdono! Puoi arrivare al bar anche camminando a gattoni! -
Ride e mi tira a se.
- Sabato dormiamo insieme? - Chiedo.
- Prima parla con Andrea, ci sta che domani torni insieme a lui e ti dimentichi di me -
- Non hai proprio fiducia in me! -
- Spero di sbagliarmi, non sopporterei di perderti -
Il mio cuore batte forte mentre lo bacio stringendomi a lui.
- Ti chiamo appena ho parlato con lui - Dico aprendo lo sportello e lui annuisce triste.
- Se ho ragione io mi merito un premio - Gli sorrido.
- Ti regalo tutto quello che vuoi! -
Gli strizzo l'occhio ed entro nel portone, neanche io voglio perderlo.

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