La giostra parte e inizia a farci salire lentamente, apre gli occhi per un istante.
- Quando arriviamo in cima per un secondo si ferma, puoi vedere tutto da lì - Dico quando siamo quasi in cima alla salita.
- Vaffanculo Greta! Non mi importa un cazzo del panorama! Sto per avere un infarto! -
- Grazie Simo! - Dico sincera.
- Vaffanculo di nuovo -
Rido e la giostra parte, lo sento urlare accanto a me, strizza la mia mano talmente forte che non la sento più.
Quando si ferma mi volto verso di lui che ha ancora gli occhi chiusi e rido.
- Si è fermata, puoi scendere, o vuoi fare un altro giro? -
Mi fulmina con lo sguardo, penso che non mi parlerà più per il resto della giornata, e invece dopo aver barcollato un secondo una volta sceso mi sorride.
- Pensavo che non mi avresti rivolto parola per il resto della giornata -
- No, ho accettato io di portarti qui, non potrei, anche se mentre ero lì sopra avrei voluto prenderti a schiaffi -
Rido seguendolo, ci fermiamo a guardare le foto scattate, in una sola Simone tiene gli occhi aperti e lo sguardo impaurito e io lo guardo divertita.
- Questa la prendo! Almeno i miei amici dovranno credere che ci sono montato -
Lo aspetto fuori fumando una sigaretta, esce qualche minuto dopo con due copie della foto.
Il mio cellulare suona, rispondo a Valentina mentre lo seguo a un bar per prendere un caffè.
- Vale! -
- Ho visto la foto su Facebook! Ma dove sei? -
- A Mirabilandia! - Urlo felice e Simone sorride.
- E quel figaccione insieme a te chi è? -
- È... il mio rappresentante dei gelati -
- Sai che quella foto la vedrà anche lui? -
- Che la guardi! Non me ne importa niente -
- Pensavo che ti avrei trovata disperata e invece ti trovo a Mirabilandia con un fico da paura -
- Sto bene Vale! Davvero, anche io pensavo di fare quella fine e invece... -
- Dio benedica il figaccione -
- Scema! Ci sentiamo stasera! -
- Ok! Buon divertimento - Risponde allusiva.
- Vuoi il caffè? - Mi chiede Simone quando lo raggiungo.
- Si grazie -
Bevo il mio caffè e anche questa volta pago io.
- Adesso dove vuoi montare Simo? -
- Penso che dopo quello puoi portarmi su qualsiasi cosa -
- Ti ho fatto fare quella peggio apposta -
- Grazie, sei stata gentile! -
Gli do una sigaretta mentre camminiamo per il parco, ci mettiamo in fila per il Rio Bravo.
- Questo cos'è? - Mi chiede.
- Questa è tranquilla! -
- Certo... il bastone e la carota -
- Ahahah -
Si siede tranquillo sul gommone in realtà lo vedo scendere che è bagnato, questa volta ride anche lui, mi prende per mano.
- Queste sono troppo tranquilla per te? -
- Simone queste le fanno anche i bambini! -
- Scusa, era per sapere -
- Dobbiamo ancora fare le torri gemelle -
- Facciamone un'altra tranquilla come questa, devo ancora riprendermi -
- Va bene! Sei pronto a fare il bagno? -
Alza un sopracciglio.
- Niente paura, sei stato bravissimo sul Katun, hai aperto anche gli occhi! - Lo prendo in giro tirandolo verso l' Eldorado.
Sono quasi le 14:00 quando ci fermiamo per pranzare, prendiamo i nostri panini e ci sediamo su un prato a mangiare, appena finito si sdraia e mette gli occhiali da sole, mi sdraio accanto a lui e guardo le nuvole.
- Stai pensando a lui? -
- No! -
- Sicura? -
- Sicurissima. Stavo pensando a tutt'altro -
- Tipo cosa? -
- Che mi ci voleva una giornata così -
- Sono contento di averti fatta felice -
- Non ti immagini quanto Simo -
- Non ringraziarmi di nuovo! Mi ci voleva anche a me una giornata di spensieratezza senza pensare a niente -
- Quali sono i tuoi pensieri? -
- Lavoro... sono un po' stressato, poi mia sorella... -
- Che ha fatto? -
- I miei si stanno separando, e lei abitando con loro ne sta risentendo un po' -
- Mi dispiace -
- Sono cose che capitano Greta, ma non dobbiamo farcene una colpa noi -
- Se succedesse a me penso che reagirei come lei. Perché non l'hai portata con noi? Magari si svagava un po' -
- Non ci ho pensato, e poi avevo da pensare già a fare felice te -
Mi sorride e il mio cuore batte più forte per qualche secondo.
- Non mi piace quando le persone mi parlano con gli occhiali da sole -
- Motivo? -
- Non capisco se parlano sul serio o ti prendono in giro -
- Stesso discorso contorto dei peli sulle gambe. Mi fai ridere Greta - Dice alzando gli occhiali sopra la testa.
- Prendi il cellulare e vieni qui accanto a me, facciamo una foto. Hai il tuo ex tra gli amici? -
- Si perché? -
- Lo facciamo rosicare, magari lunedì te lo ritrovi al bar e ti chiede scusa -
- Non voglio le sue scuse, e non voglio tornare con lui. Se faccio la foto è perché mi piace avere un ricordo di questa giornata -
- Sicura? -
- Si! Perché non mi credi? Eppure non ho gli occhiali da sole! -
Ride mentre tiro fuori il cellulare dallo zaino, me lo toglie di mano, allarga un braccio e mi tira a se, appoggio la testa alla sua, alza il telefono e scatta la foto.
- Dopo mandamele, le voglio anche io! - Mi dice.
- Ok! - Prendo il cellulare dalla sua mano, pubblico la foto su Facebook con Simone che mi guarda e ride accanto a me, lo rimetto a posto e mi sdraio di nuovo.
- Quindi se lunedì venisse al bar e ti dicesse che ha sbagliato? Che è innamorato di te? -
- Che vada a farsi fottere! Non ci cascherò di nuovo! -
Rimette gli occhiali da sole e appoggia le mani sotto la testa.
- Erano anni che non stavo così bene - Dice guardando il cielo.
- Vuoi toglierti gli occhiali? -
Li alza sulla testa e mi guarda dritto negli occhi.
- Erano anni che non stavo così bene - Ripete e un brivido percorre la mia schiena, lo spingo facendolo atterrare di nuovo giù.
- Con Andrea non parlavamo così tanto, neanche prima di stare insieme, poi una volta fidanzati... dialogo zero - Dico senza pensarci.
Lui rimane in silenzio sdraiato accanto a me.