Il pub è vicino allo stadio, parcheggia e fumiamo una sigaretta prima di entrare, il mio telefono continua a vibrare nella borsa, sospiro e lo prendo.
- Scusa un secondo Simone - Dico fissando il nome di Claudio che lampeggia, non mi allontano, non ho niente da nascondere.
- Dimmi -
- Greta, dove sei? La tua amica sta impazzendo se non sa che stai bene -
- Sto bene! Ragazzi, mi ha lasciata, non ha tentato di uccidermi! -
- Si ma dove sei? -
- Sono con un amico a bere una birra -
- Va bene, se ti serve qualcosa lascio il cellulare acceso -
- Ok. Grazie, di a Valentina che la chiamo domani -
Lo rimetto in borsa.
- Così ti ha lasciata? -
- Così sembra. Per la sua ex -
- È un coglione -
Mi rattristo e ripenso ai suoi baci, alle sue mani sul mio corpo, al piacere che solo lui mi faceva provare.
- Greta se ti ha lasciata ... non merita neanche una delle tue lacrime -
- Sai qual'è la cosa che mi fa più male? -
- Quale? -
- Che se ne è andato mentre dormivo, senza dirmi niente, mi ha lasciato soltanto un biglietto sul tavolo di cucina - Le lacrime iniziano a scendere calde sul mio viso, sento il calore della sua mano sulle mie guance, mi asciuga gli occhi con le dita.
- Ok. Basta così! Non puoi piangere per una persona che si comporta così! Che uomo è uno che non ha neanche il coraggio delle sue azioni? -
- Non è un uomo - Dico tirando su col naso.
- Non è un uomo? Sei lesbica? -
Rido a quella che sicuramente è una battuta.
- Che scemo sei! -
- Dai, adesso entriamo e per stasera ti dimentichi di lui -
Finisce di asciugare il mio viso ed entriamo, una musica soft riecheggia nel locale, mi siedo a un tavolo che mi indica Simone e mi raggiunge poco dopo con due boccali di birra in mano, si siede di fronte e mi sorride.
- Domani lavori? -
- No! È sabato! -
- Che programmi hai? -
- Alzarmi dal letto, spostarmi sul divano e mangiarmi dai 3 ai 5 kg di gelato al cioccolato, e appena l'ho finito tutto sentirmi in colpa e affogare nelle mie stesse lacrime per tutto il giorno -
- Il gelato posso portartelo io. Ma non domani Greta -
Lo guardo e bevo una lunga sorsata della mia birra, è buona e non sembra forte.
- Adesso lo chiedo io a te. Che programmi hai Simo? -
Mi sorride a abbassa lo sguardo sul tavolino di legno.
- Nessun programma Greta. Decidi tu! Tu mi dici dove vorresti andare e io ti ci porto -
- O mio Dio! Sei serio? -
- Si, basta che continui a ridere in questo modo! -
Mi avvicino e abbasso la voce. - Quello è l'effetto della birra! Non bevo mai -
Lo guardo ridere mentre mi prende in giro.
- Mirabilandia! - Esclamo convinta.
- E Mirabilandia sia! Ma dobbiamo alzarci presto! -
- Hey! Stai parlando con una che si alza ogni giorno alle 5:30! -
- Va bene! Allora anche domani ti alzerai a quell'ora -
- Sei una manna dal cielo Simo. Pensavo davvero di passare gran parte del tempo buttata su un divano a piangermi addosso e a pensare a cosa ho che non va -
- Non ti piangerai addosso neanche per un solo giorno! -
Finisco la mia birra, prendo anche il suo bicchiere vuoto.
- Un altro giro? Questa volta offro io -
Prende il portafoglio dalla tasca dei jeans.
- Hai capito cosa ho detto? - Dico seria.
- Ok! Va bene! Scusa! -
Torno qualche minuto dopo con due bicchieri pieni e mi siedo.
- Ti sei rattristata di nuovo -
Sospiro. - Credo sia normale ogni tanto pensarci -
- Greta.... sarebbe normale, ma non dopo che ti ha lasciata mentre dormivi! -
- Quanti anni hai? -
- 26 -
- E la tua ragazza dov'è? -
- Chi? -
- La tua ragazza -
- Mi sa che si è persa... è qualche anno che la cerco ma non riesco a trovarla -
Rido. - Si è persa.... -
- Se avessi una ragazza pensi che mi avrebbe permesso di essere qui con te stasera? -
- Beh, voi uomini siete campioni di bugie -
- Non fare di tutta l'erba un fascio -
- Vuoi farmi credere che sei diverso? -
- Potrebbe. Lo so che non ti fidi degli uomini, ma non stiamo insieme e non avrei nessun motivo di mentirti -
- È vero, hai ragione -
Guardo i lineamenti dolci del suo viso, è più alto di me, neanche con i tacchi riuscirei ad essere alta quanto lui, e stasera con le scarpe da ginnastica sembriamo una sorta di Stanlio e Ollio, mi scappa da ridere pensandoci ma mi trattengo.
- Basta bere Greta, o domani vomiterai tutto il giorno sopra a quegli affari, e la cosa peggiore è che io sarò con te -
- Ah ecco qual'è il problema! Non ti preoccupi per me! Ti preoccupi del fatto che ti vomiterò addosso e della figura di merda che farai -
- No! Non è così! - Ride e io con lui, non sembra che sia la prima volta che usciamo insieme, sembriamo due amici che si conoscono da molto tempo.
- Non potevi arrivare prima? -
- Prima quanto? -
- Qualche anno.... almeno uno -
- Tesoro... averlo saputo... ci stavi insieme da un anno? -
- No, gli sono andata dietro per un anno, poi finalmente si era deciso a stare con me, e dopo quanto... una settimana? Ciaone - Dico con una punta di amarezza girando il boccale di birra nelle mani.
- Era venuto anche a conoscere i miei... che idiota sono stata, quando stavo con lui mi avrebbe potuto dire anche che gli asini volano e io ci avrei creduto -
Afferra la mia mano e la stringe.
- Basta, non parlarne più, vai avanti Greta -
- Già. Dovrei farlo -
Annuisce convinto e accenna un sorriso.
- Ok ascolta Greta, ti avverto che molte di quelle trappole domani dovrai farle da sola -
- Hai paura? - Chiedo stupita.
- Diciamo che non mi stanno molto simpatiche... -
- Quindi mi porterai a Mirabilandia e mi lascerai fare tutte le giostre da sola? -
- Più o meno -
- Ok, no. Cambio di programma -
- Per una volta farò un eccezione, ma proprio perché sei tu Greta... -
- Monterai con me? -
- In qualsiasi giostra tu voglia andare -
- Siii! Adesso va bene! Mi sento sollevata! -
- Non ci vuole tanto per farti felice -
- No, sono le piccole cose che mi rendono felice , quelle più semplici -
- Se poi al ritorno sto male guidi tu? -
- La... tua macchina? -
Ride. - È grossa ma si guida uguale alle altre -
- Va bene! Ci provo, ma se la batto non arrabbiarti! -
- Mi fai ridere Greta. Sembri così indifesa, hai paura di tutto... -
- Non è vero. Non mi conosci abbastanza -