"Taylor" mi sento chiamare, approfittandone per porre le distanza tra me e mister presuntuoso.
"Ehi Aaron" dico, andando verso di lui e abbracciandolo
"Aiutami, ti prego" gli sussurro all'orecchio, prima di staccarmi da lui
"Che succede qui?" chiede lui
"Loro sono i figli del capo di papà" commento
Lo sguardo di Aaron incontra quello di Evan, finché quest'ultimo non dice: "Oh, Collins. Che piacere vederti"
"Ciao Evan" risponde il mio amico
Sembra che i due non abbiano per niente un bel rapporto e la cosa non mi sorprende, se consideriamo che Aaron non sopporta le persone che se la tirano.
Proprio perché non sopporta quel tipo di persone, continuo a chiedermi come faccia a stare con una ragazza come Tara Walker, che non sembra per niente una ragazza umile e gentile.
"Non tradirai mica Tara con questa qui?" dice Evan, indicandomi
"Ehi, ma come ti permetti?" quasi urlo
Gli salterei addosso per la rabbia, ma sento la mano di Aaron afferrarmi il braccio, impedendomi di avanzare.
"Lascia in pace Taylor, Evan" dice Aaron
"Oh scusami, magari potrei andare a far visita alla tua sorellina"
Cosa?
La presa di Aaron su di me svanisce, finché non mi rendo conto che quest'ultimo ha appena tirato un pugno ad Evan facendolo cadere a terra.
"Aaron!" grido, tirandolo indietro
"Chi è questo qui? Evan stai bene?" interviene il padre di Evan, seguito da mio padre che mi guarda non capendo.
"Signor Smith, io non.." inizia a dire mio padre, cercando di giustificare il tutto
"No, Patrick. Chi è questo ragazzo?" chiede il signor Smith
"Lui è.. " inizia a dire mio padre, ma si vede che ha paura di mettere nei guai Aaron, cosi, ovviamente, interviene mister presuntuoso.
"Lui è Aaron Collins. Abita qui a fianco" dice, alzandosi da terra
"Bene. Andrò a parlare con i tuoi genitori del tuo comportamento"
Il signor Smith si dirige subito verso casa Collins, e Aaron, dopo aver sbuffato con un: 'Faccia come le pare', se ne va via.
Lo seguo, nonostante il richiamo di mio padre di rimanere a casa, e mi dirigo verso la stessa direzione di Aaron.
"Aaron aspettami" gli dico
"Che vuoi?" mi risponde scontroso
"Ehi, non te la prendere con me" gli dico
"Scusa" sussurra lui
"Perché hai reagito cosi?" chiedo subito
"Tay, ti prego.."
Capisco che dev'essere una cosa grave dalla sua espressione, e proprio per questo, anche se lui non ne vuole chiaramente parlare, non posso non insistere, specialmente perché si tratta di sua sorella.
Conosco Jennifer da quando lei ha tre anni, essendo lei due anni più piccola di me. Ci tengo a lei e le voglio un casino di bene, perciò se mister presuntuoso le ha mai fatto del male, io sono pronta ad ammazzarlo.
"Dimmelo Aaron. Sono la tua migliore amica" Gli dico
"Eh va bene" sbuffa leggermente, per poi concludere dicendo: "Tempo fa, io e mia sorella siamo andati ad una festa. Lì, Evan ha cercato di baciarla e metterle le mani un po' addosso, essendo chiaramente ubriaco. Poi, mia sorella si è presa una cotta per lui, che se n'è però fregato senza problemi, facendola soffrire"
"Io lo ammazzo" commento a denti stretti, dirigendomi verso casa
Aaron mi ferma mettendosi davanti a me, per poi dirmi: "Ti prego, Tay, mi sono già messo io nei guai. Non farlo anche tu"
"Che vuoi dire?" chiedo
"Il padre di Evan è una persona molto influente e io ho alzato le mani sul figlio. Credimi che me la farà pagare cara" commenta lui
"Perché? Cosa può fare?"
"Be, comunque potrebbe chiedere una certa somma di denaro ai miei genitori visto che ho alzato le mani sul figlio. E' pur sempre violenza"
"Dai, ma queste sono ragazzate. Non puo' farlo davvero" commento
"Evan è un leccaculo che sa raggirare il padre alla grande, quindi fidati di me. Può farlo eccome" dice infine lui
Decido di cambiare argomento, passando un'altro po' di tempo in giro con Aaron.
Tornata a casa, gli ospiti sono ormai tornati a casa loro, cosi mi dirigo silenziosamente nella mia camera, mettendomi subito a dormire, pronta ad affrontare quello schifoso di Evan Smith all'indomani.
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I WANT YOU.
RomansTaylor Johnson. Lei, una ragazza dagli occhi color blu e i capelli lunghi e castani, con un carattere coraggioso, impulsivo e, a volte, infantile. Evan Smith. Lui, un ragazzo dagli occhi color ghiaccio e i capelli color cenere, con un carattere c...