Capitolo 19

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Uscita da scuola, avviso Mya che vado a casa di Emma, e poi me ne vado appunto con quest'ultima.

La casa di Emma è perfetta. Né troppo piccola né troppo grande. Perfetta per la sua famiglia, in cui sono lei, i genitori e il fratello che a quanto pare, ha la stessa età di mio fratello Caleb.

Si chiama Matt, ma non so se lui e mio fratello si conoscano, eppure vanno nella stessa scuola. 

"Da cosa vuoi cominciare?" chiedo ad Emma, appena ci sistemiamo nella sua camera

"I logaritmi magari. Non ne capisco niente" 

"Menomale che la sottoscritta li ha capiti bene bene" commento, per poi ridacchiare e iniziare a spiegarglieli come meglio posso. 

Passiamo il pomeriggio ad esercitarci per la verifica di domani, di cui sinceramente non sapevo nulla, finché Emma non mi ha invitato a casa sua. Non sarebbe stato, comunque, un problema, perché me la cavo davvero bene in matematica, e anche quando stanno le verifiche, in realtà, non è che io ripassi più di tanto. 

"Ok, io sono stanca. Basta" dice Emma, chiudendo il libro di matematica

Rido per poi rispondere con un "Sono d'accordo". 

"Andiamo a fare un giro in città? Magari, ci prendiamo un gelato" propone Emma, buttandosi sul letto vicino a me. 

"Un gelato? Con sto freddo? Tu stai male!" dico ridendo 

Siamo in pieno inverso, è il fatto che non ci sia molta neve, non vuol certo dire che sono disposta a raffreddarmi la lingue e il cervello con un gelato. 

"Cosa si mangia in inverno?" 

"La cioccolata calda" sussurro, sognante, pensando ad una tazza di cioccolata calda fumante. 

Certe cose sono meglio di qualsiasi altra cosa; per fino, di Evan Smith. 

Devo smetterla, però. Ma che mi prende? Sembra che il mio cervello, voglia sfruttare ogni momento buono per pensare a quello lì. 

Volevo vederlo oggi, ma giusto per ringraziarlo per ciò che ha fatto ieri per me. 

"Terra chiama Taylor Johnson!" sento dire a Emma, rendendomi conto solo adesso che mentre io pensavo, lei parlava. 

"Mi stavi ascoltando?" mi chiede

Annuisco, anche se non è vero. 

"Ah si? Cos'ho detto?" 

Brava, Taylor. Bella mossa. 

"Scusa" dico, sorridendo 

"Beh, dicevo che conosco un bar dove fanno un'ottima cioccolata calda. Ci andiamo?" 

Non me lo faccio ripetere due volte, e le rispondo semplicemente prendendo il giubbotto e aspettando che lo faccia anche lei. 

Ci incamminiamo e per fortuna, nell'arco di poco tempo arriviamo al bar, dove ci sediamo e aspettiamo che ci venga servita la nostra cioccolata. 

"Ecco a voi signorine" ci dice un ragazzo che lavora lì, come cameriere. 

"Non mangiavo cioccolata calda da tantissimo tempo" commenta Emma

"Perchè? Hai pure questo bar vicino casa" 

"Si, ma vedi..frequento un corso di danza che mi impegna molto e non ho mai tempo, e poi, la mia insegnante dice che non dobbiamo mangiare queste schifezze ipercaloriche" 

Eh be, ma mica la cioccolata è ipercalorica. Fino a qualche anno fa, la mangiavo tutti i giorni e non mi sembra di essere grassa. 

"Non sai che ti perdi, ma se la danza ti piace al tal punto da fare certe rinuncie.." commento, bevendo un sorso di cioccolata. 

"Be, facendola da quando sono piccola, sono abituata a certe rinuncie" commenta lei 

"Vuoi fare la ballerina da grande?" Le chiedo, curiosa

Emma ha sicuramente l'aspetto ideale per fare la ballerina, e anche i modi giusti. E' una persona carina e femminile a tutti gli effetti, con un fisico davvero perfetto, quindi niente glielo impedirebbe. 

"Non lo so. Mi piace la fotografia, ma non so se riuscirei mai a diventare fotografa" mi dice

"Perché no? Fai un corso come si deve e poi apri un'agenzia" le dico, con naturalezza, ma alla fine, dirlo è una cosa e farlo davvero ne è tutta un'altra. 

"Vabbe. Tu invece, sai cosa vuoi dalla vita?" Bella domanda. Faccio fatica già a scegliere cosa mangiare la mattina per colazione, figuriamoci se so cosa voglio dalla vita. 

"No. Ho solo alcuni hobbies, ma per il resto non so" le rispondo 

"Tipo? Che Hobbies?" mi chiede

"Be, la scrittura, ad esempio" 

"Potresti fare la scrittrice in futuro" mi suggerisce

"Non so. E' difficile" 

"Perché scusa? Frequenti un corso e poi ti fai conoscere da qualche casa editrice" mi dice facendo l'imitazione del modo in cui ho parlato prima. 

Scoppio a ridere, e finisco di bere la cioccolata, che Emma ha finito di bere da un pezzo. 

"Che facciamo?" mi chiede all'improvviso

Alzo la testa per rispondere, ma la mia attenzione viene catturata da qualcos'altro, o per meglio, qualcun'altro. 

Un biondino appoggiato ad un muretto con davanti una mora, che ha le mani del biondino poggiate quasi sul sedere, mentre si baciano, in modo davvero disgustoso. Troppo focoso. 

Evan e Alexis. Non so che pensare, ora. 



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