Capitolo 13

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 Evan'pov

Dopo un pomeriggio prima a scuola e, poi, in agenzia per alcuni scatti fotografici, posso finalmente buttarmi sul mio letto e chiudere gli occhi per qualche minuto, facendomi avvolgere da una tranquillità che non posso dire di poter provare spesso. 

Prendo la mia descrizione fatta da Taylor, sentendo l'agitazione salire sempre di più, principalmente per due motivi; prima di tutto, sono consapevole che a quest'ora, Taylor potrebbe aver già letto quanto scritto da me, e in un certo senso, penso di aver esagerato, anche se descrivendola, ho davvero scritto ciò che penso davvero di lei.

Non capisco cosa provo per quella ragazza, ma lei è sicuramente diversa. Lei è vera e riesce ad affrontarmi come nessuno mai fa, e questo mi sorprende, perché anche consapevole di chi io sia, lei mi tratta come tratterebbe chiunque altro. Questo mi fa stare bene, perché, in realtà, tutto ciò che vorrei è proprio che gli altri mi trattino come se io non fossi né un modello né il figlio di una delle persone più ricche di New York. 

In secondo luogo, sento l'agitazione salire, perché già mi immagino cosa lei possa aver scritto di me. Da quando ci siamo conosciuti, non si è mai risparmiata nel far emergere cosa lei pensi di me, perciò figuriamoci se l'ha fatto questa volta. 

Prendo il foglio dalla tasca dei miei Jeans, e aprendolo delicatamente per non rovinarlo, inizio a leggere, non sapendo bene cosa aspettarmi: 

Evan Smith; un nome molto influente in questa scuola, in quanto appartenente ad un ragazzo che non è solo uno dei più popolari della scuola, ma è anche figlio di una delle figure più influenti in questa città enorme. Evan ha dei capelli biondo cenere e degli occhi blu, in cui se ti fermi ad osservarli, ti ci perdi dentro per come sono profondi, ed è per questo che penso che il ragazzo superficiale e insopportabile, in realtà, è solo un ragazzo vittima di una società, che dà troppa importanza al conto in banca delle persone. Se i suoi capelli fossero anche solo un po' più corti di come sono ora, non sarebbe mai la stessa cosa, perché se lo fossero, lui smetterebbe di compiere il gesto di passarsi la mano tra i capelli quando cerca di osservare qualcosa o qualcuno seriamente. Mi piace quando lo fa, perché lo trovo particolarmente tenero e un po' impacciato, ma questo solo in un certo senso. Il suo sguardo è particolarmente penetrante, del tipo che per quanto ci si sforzi di non rimanere incantata a guardarlo, è impossibile, perché è uno sguardo che farebbe venire i brividi a chiunque; probabilmente anche alla persona più insensibile del mondo. Le sue labbra sono carnose e di color rosa carne, particolarmente carine in un certo senso, ma questi sono pensieri che non si dovrebbero fare su un ragazzo fidanzato, in effetti, qualsiasi ragazza si farebbe una serie di fantasie di qualsiasi tipo sulle sue labbra e su lui stesso, perché per quanto lui abbia un carattere complicato, si deve riconoscere la sua bellezza esteriore. E' un ragazzo con un fisico particolarmente atletico, che probabilmente passa giornate intere ad allenarsi per non deludere nessuno della sua famiglia, che ha ormai deciso che in futuro, lui si guadagnerà da vivere, posando davanti ad una fotocamera; nessuno tiene conto, però, di quanto lui abbia molto di più al suo interno, coltivando probabilmente tutta una serie di altre passione, che vanno oltre la superficialità, come la scrittura, o chi lo sa, magari, anche un altro tipo di arte, poiché la scrittura creativa, in quanto creativa, può essere decisamente definita un'arte. Quando si comporta sentendosi superiore agli altri, non lo sopporto proprio,  ma non tanto per questo, ma più che altro perché secondo me, lui non si sente davvero superiore agli altri, ma si comporta cosi, in quanto consapevole che per quanto lui possa essere insopportabile, le persone intorno a lui, non lo lasceranno mai solo, se consideriamo la sua grande popolarità. Eppure, credo che in fondo lui sia consapevole che l'80% delle persone che lo frequentano, lo fanno solo per puro interesse, ed è per questo che si spaventa per chi non si sottopone al suo controllo. Lo fa perché, una parte di lui, sa che una persona cosi potrebbe imparare a conoscere davvero il vero Evan Smith, che lui tiene nascosto, convinto che sia la cosa migliore. Chi è davvero Evan Smith? Non lo so, e non sono sicura che lo sappiano neanche le persone che, da tutta la vita, vivono sotto il suo stesso tetto. 

In questo momento, riesco solo a pensare a quanto lei abbia, in parte, azzeccato molti lati di me. 

La mia famiglia, in un certo senso, sfrutta da sempre la mia bellezza per i loro affari, o per meglio dire, è mio padre quello che lo fa, che da quando sono piccolo, non mi ha mai davvero dato l'affetto che si dovrebbe dare ad un figlio. 

Cosa farò domani? Penso che dovrei dire qualcosa a Taylor, perché, nonostante tutto, vorrei ringraziarla. Vorrei ringraziarla di aver visto qualcosa che nessuno ha mai visto. 


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